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Nayib Bukele ambasciatore di Bitcoin nella Turchia di Erdogan

Il presidente di El Salvador Nayib Bukele oggi sarà in visita in Turchia dove incontrerà il presidente Recep Tayyip Erdogan. Sebbene la visita ha scopi di cooperazione tra i due paesi, secondo alcuni i due leader potrebbero parlare anche di Bitcoin.

Nayib Bukele in Turchia da Erdogan

La visita è stata annunciata nei giorni scorsi dal presidente del Salvador via Twitter, e confermata dal presidente della Turchia, sempre via Twitter.

Un comunicato stampa ufficiale spiega che l’incontro è concepito per rafforzare le opportunità di cooperazione e di investimento. È il proseguimento di un’operazione già avviata nel 2021 e che ha visto l’agenzia di cooperazione turca facilitare la formazione online di 35 medici e operatori sanitari di El Salvador nella lotta al Covid-19.

Tema degli incontri in Turchia sarà anche la possibilità per il paese di Erdogan di investire nel settore dell’energia e del turismo in Centro America.

La visita, conclude il comunicato, conferma l’impegno del presidente Bukele nel cercare di migliorare le relazioni diplomatiche con altri paesi, per il bene dei salvadoregni.

Queste le dichiarazioni ufficiali.

Erdogan
Il presidente della Turchia Erdogan

Bitcoin, Turchia e El Salvador: due mondi contrapposti

Il presidente di El Salvador potrebbe anche diventare “ambasciatore” di Bitcoin in Turchia. Ma i due paesi sono mondi contrapposti. Da una parte El Salvador ha reso Bitcoin valuta a corso legale, dall’altra invece la Turchia ha vietato le criptovalute per i pagamenti (ma consente il trading). 

In un momento in cui la lira turca è soggetta a forte svalutazione e i turchi si stanno rifugiando nelle criptovalute Erdogan potrebbe vedere in El Salvador un esempio da seguire piuttosto che un modello da combattere. Ma c’è una differenza sostanziale tra i due modelli economici. Erdogan si sta battendo per ridare vitalità alla moneta turca, e in questo probabilmente rientra anche la legge sulle criptovalute annunciata qualche tempo fa.

Nayib Bukele quando ha introdotto la Ley Bitcoin non aveva nessuna valuta locale da difendere dal momento che la moneta salvadoregna è scomparsa dalla circolazione già da anni. Prima del 7 settembre in El Salvador la sola moneta circolante era il dollaro USA.

Insomma, l’approccio di El Salvador alle criptovalute è diametralmente opposto alla Turchia perché è diverso il contesto economico.

Il successo delle criptovalute in Turchia e in El Salvador

Sicuramente però i due paesi sono accomunati da una massiccia diffusione delle criptovalute. 

In El Salvador dopo l’introduzione della Ley Bitcoin e del wallet Chivo (complice anche un bonus da 30 dollari in Bitcoin), si contano 4 milioni di utenti che hanno scaricato l’app, su una popolazione di 6,5 milioni di abitanti.

Si tratta di utenti veri, perché l’app prevede la procedura KYC.

In Turchia invece le criptovalute sono sempre più diffuse, in particolare Bitcoin e Tether. Il governo non sta contrastando la loro diffusione ma ne vieta l’uso come mezzo di pagamento. Il risultato è che i turchi convertono la lira con Bitcoin per sperare in un guadagno o con Tether per evitare la volatilità. Sono anche nati degli uffici dove poter fare queste operazioni e raggiungere così anche le persone meno avvezze al mondo crypto.

Chissà che, tenuto conto di questi dati, Nayib Bukele non riesca a convincere il suo omologo Erdogan a rivedere l’approccio con le criptovalute in senso più aperto e non restrittivo.

 

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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