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Justin Drake e Anthony Donofrio criticano Bitcoin ed Ethereum

Anthony Donofrio è uno dei co-fondatori di Ethereum, mentre Justin Drake è ricercatore presso la Ethereum Foundation.

Drake e Donofrio contro l’elevato consumo energetico delle crypto PoW, in particolare Bitcoin ed Ethereum

Qualche giorno fa si sono resi protagonisti di uno scambio di tweet con cui hanno criticato i consumi energetici di Bitcoin, ma di fatto anche di Ethereum. 

Donofrio, infatti, ha affermato che se Bitcoin davvero utilizza quasi l’1% dell’energia utilizzata dall’uomo al mondo è troppo.

Drake ha risposto facendo notare che, secondo i dati di Statista, il consumo energetico di Bitcoin è di 204 TWh all’anno, pari allo 0,82% dei 25.000 TWh all’anno consumati complessivamente, mentre quello di Ethereum è di 85 TWh annui, pari allo 0,34% del totale. 

I dati fanno riferimento ovviamente al solo consumo netto di energia elettrica. 

Tuttavia va sottolineato che se questa risulta essere a tutti gli effetti una critica ai consumi energetici generati dal mining basato su Proof-of-Work, sia per quanto riguarda Bitcoin che per Ethereum, con il prossimo passaggio a Proof-of-Stake i consumi di Ethereum dovrebbero ridursi in modo drastico. 

Anzi, probabilmente l’attacco dei sostenitori di Ethereum a Bitcoin serve proprio per propagandare questo imminente passaggio epocale di Ethereum. 

Infatti, nonostante il passaggio sia previsto già ad agosto, o comunque entro la fine dell’autunno 2022, non sembra che i mercati lo stiano apprezzando. 

Il trend attuale del mercato delle criptovalute

I mercati crypto in questo momento sono in grossa difficoltà, con Bitcoin che ha perso il 15% del proprio valore nell’ultima settimana, ma Ethereum non sta affatto andando in controtendenza, nonostante il prossimo passaggio a PoS. 

ETH ha perso addirittura il 26% negli ultimi sette giorni, ed il 34% nell’ultimo mese. 

Molti, invece, si attendevano che le aspettative riguardo il Merge, con il conseguente passaggio da PoW a PoS, avrebbero dovuto fare bene al prezzo di ETH, invece ciò non è accaduto. 

È possibile che in un tale scenario i sostenitori di Ethereum stiano cercando di provare a risollevare le sorti di ETH sui mercati ricorrendo ad un po’ di propaganda, ma a quanto pare questa non risulta affatto essere efficace. 

I consumi energetici di Bitcoin ed Ethereum subiranno un cambio di rotta

Va anche detto che il consumo energetico del mining di Bitcoin a partire da gennaio di quest’anno si è stabilizzato, e potrebbe anche ridursi in modo significativo qualora il valore di BTC rimanesse basso. Inoltre, in primavera del 2024 avverrà il quarto dimezzamento del premio per i miner, che potrebbe portare ad un’ulteriore diminuzione. 

Invece, la riduzione del consumo energetico di Ethereum sarà molto più veloce e drastica con il passaggio a PoS, ma evidentemente ciò ai mercati interessa poco. 

Anzi, è possibile che qualcuno ipotizzi anche che una riduzione dei costi del mining possa far ridurre i prezzi di vendita sul mercato degli ETH che verranno creati ogni giorno ed incassati dai validatori. Probabilmente anche per questo motivo sono state introdotte misure deflattive nel protocollo Ethereum mirate ad evitare che possano essere messi sul mercato troppi ETH a prezzi stracciati. 

Conviene infine, aggiungere un importante elemento di riflessione. Storicamente in tutti i cicli passati in cui sono coesistiti BTC ed ETH, quest’ultimo ha fatto sempre registrare guadagni superiori durante le bullrun, ma anche perdite superiori durante i bear market. L’attuale bear market a quanto pare da questo punto di vista non sta facendo eccezione. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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