Al momento, l’outlook generale del mercato delle criptovalute sembra davvero complesso: ci troviamo di fronte ad una situazione in cui politiche restrittive delle banche centrali, tensioni politiche internazionali e stagnamento del mercato immobiliare negli Stati Uniti potrebbero influire negativamente sul prezzo di Bitcoin e sul resto del mercato crypto.
Tuttavia, i timori legati ad una crisi del debito ed una iperinflazione del dollaro hanno alimentato le speranze degli hodler di BTC di rivedere la principale criptovaluta al suo massimo storico.
Nel mese di Marzo il prezzo di Bitcoin ha registrato un +23%, mentre il Nasdaq è in rialzo del 17% nel primo trimestre di questo 2023.
Cerchiamo di fare il punto della situazione.
Summary
La situazione macroeconomica nel mondo: stiamo entrando in recessione?
Sul fronte macroeconomico ci sono diverse cose interessanti da segnalare.
Partendo dalla situazione più calda ed anche quella più importante, è importante notare che nonostante l’inflazione negli Stati Uniti abbia raggiunto valori quasi incontrollabili, gli sforzi della Fed nel frenare la svalutazione del dollaro sembra stiano portando i primi frutti.
Nell’ultimo FOMC, Jerome Powell ha annunciato un rialzo del tasso sui fondi federali di 25 punti base, passando dal precedente 4.75% all’attuale 5%, e parallelamente ha chiarito agli investitori che le manovre di allentamento quantitativo potrebbero continuare anche per i prossimi mesi.
Nel frattempo, però, la Fed ha iniettato ben 300 miliardi di dollari sui mercati (lo si può vedere chiaramente dal suo balance sheet) alimentando l’ultimo rialzo dei mercati americani e del prezzo di Bitcoin.
Vedremo quali saranno le decisioni dei piani superiori nella prossima riunione della Federal Reserve. Sarà interessante vedere se effettivamente ci sarà un ulteriore rialzo dei tassi d’interesse o se si raggiungerà una situazione di stabilità inflattiva.
La situazione sul mercato immobiliare negli USA sembra essere leggermente più rallegrante. Nuovi compratori stanno entrando nel settore e questo fa ben sperare per una ripresa dell’economia in generale.
Tuttavia, l’edilizia residenziale è nettamente in una situazione di stagnamento: elevati tassi del mutuo e alti interessi per richiedere credito alle banche stanno fornendo incertezza nell’interpretazione del futuro del mercato immobiliare.
Sul mercato del lavoro, sebbene le richieste di disoccupazione negli Stati Uniti rimangono a livelli storicamente bassi, nell’ultimo periodo c’è stato un lieve aumento di questo dato.
Anche il PIL si è indebolito, suggerendo un rallentamento della crescita economica del Paese ed un aumento di rischio recessione.
Tali preoccupazioni si riflettono anche sulla fiducia dei consumatori: secondo l’ultimo sondaggio del Michigan, a marzo c’è stato un lieve calo, il primo negli ultimi quattro mesi.
Ad ogni modo, i dati sul reddito di Febbraio e sulla spese delle persone ci fanno ben sperare che le politiche restrittive della Fed stiano facendo progressi.
Come si sta muovendo il prezzo di Bitcoin di fronte a questa situazione di incertezza
Il prezzo di Bitcoin si sta comportando relativamente bene nonostante la situazione alquanto indecisa a livello macroeconomico nel mondo.
Al momento della stesura dell’articolo, il prezzo di Bitcoin è pari a 28.500 dollari, capitalizzazione di mercato a 551 miliardi di dollari e volume nelle ultime 24 ore che si aggira sui 16 miliardi di dollari.
A seguito del fallimento della Silicon Valley Bank e del pump di Bitcoin che lo ha portato appena sotto i 30.000 dollari, il prezzo è entrato in una situazione di range.
Per ottenere conferme sulla price action di Bitcoin sarà necessario attendere una rottura di una delle due side, possibilmente con forti volumi.
La questione dei volumi risulta di fondamentale importanza nello sviluppo futuro del prezzo di Bitcoin. La scarsa liquidità dei mercati delle criptovalute solleva numerosi dubbi riguardo l’aumento della volatilità dei prezzi.
Potrebbe essere anche questo un fattore che ha spinto Bitcoin nell’ultimo rialzo.
Ad ogni modo, fa ben sperare l’andamento del grafico della capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute, che da inizio anno è palesemente in rialzo.
Per quanto riguarda i mercati derivati, è interessante notare che le opzioni di BTC ed ETH sul CME hanno raggiunto un record di volumi, stando a significare che l’attività istituzionale su questi tipi di prodotti è in aumento.
Sul fronte crypto news, nelle ultime settimane c’è stata molta carne sul fuoco. Tra le notizie più importanti ricordiamo che:
- la CFTC ha intentato causa contro Binance, principale exchange di criptovalute al mondo, accusandolo di aver violato molteplici norme del “Commodity exchange Act”;
- La stessa Binance ha ricevuto una stangata da un tribunale degli Stati Uniti, che ha bloccato l’acquisizione della società Voyager Digital;
- Sam Bankamn Fried deve affrontare nuove accuse, questa volta per quanto riguarda la corruzione di alcuni funzionari cinesi;
- MicroStrategy ha aggiunto nuovi Bitcoin al proprio portafoglio, per la precisione 6.455 BTC;
- Galaxy Digital ha registrato una perdita netta di 1 miliardo di dollari nel 2022: il fondatore Mike Novogratz lo definisce “un anno formativo”.
Qualche metrica on-chain: dove è diretto il prezzo di Bitcoin?
Anche fra le metriche on-chain di Bitcoin possiamo osservare indicatori che vanno in direzioni contrastanti. Gli indicatori on-chain difficilmente influiscono sul prezzo di Bitcoin a breve termine, ma ci forniscono un quadro generale della situazione che deve necessariamente essere osservato ed interpretato.
Effettuare solo ed esclusivamente analisi tecniche e fondamentali può essere deleterio nel mercato delle criptovalute poiché si vanno a trascurare molti dettagli davvero importanti.
Secondo i dati di Glassnode, gli indirizzi con saldo diverso da zero sono recentemente aumentati, raggiungendo un nuovo record.
Questo sta a significare che l’adozione mondiale dello standard di Bitcoin è in continuo aumento e si espande con il passare del tempo.
Al contrario il numero di indirizzi attivi e il numero di transazioni giornaliere effettuate sulla blockchain di Bitcoin hanno subito un calo.
Sebbene di per sé, questo dato non rappresenta un problema per il prezzo di Bitcoin, è importante capire come questi indicatori ci suggeriscono che l’interesse ed il numero di operazioni svolte sul mercato crypto è in lieve diminuzione.
Questo dato supporta l’affermazione che abbiamo descritto in precedenza in relazione alla scarsa liquidità dei mercati.
Meno transazioni sulla blockchain di Bitcoin e meno indirizzi attivi si traducono necessariamente in meno spostamenti di fondi su exchange centralizzati e di conseguenza meno liquidità che i trader possono sfruttare.