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Novità in arrivo dagli esperti del Bitcoin Core: dallo sviluppo del settore degli NFT ad un nuovo prototipo di nodo “potato”

Gli sviluppi su Bitcoin, e più in generale sul settore crypto, procedono a gonfie vele: pochi giorni fa un ex sviluppatore del Bitcoin Core ha affermato che il mercato degli NFT è pronto a fare un passo in avanti in termini di espansione di nuovi progetti.

Nel frattempo anche un altro esperto del Bitcoin Core annuncia un innovazione in arrivo sul fronte degli operatori di nodi di Bitcoin.

Vediamo insieme i dettagli di queste news.

Ex sviluppatore del Bitcoin Core credo che il settore degli NFT è pronto per migliorare

Secondo Jeff Garzik, ex sviluppatore del Bitcoin Core, ovvero il cuore pulsante dello sviluppo della tecnologia Bitcoin, il mercato degli NFT è finalmente pronto a sfornare nuovi prodotti interessanti avendo sfumato tutto l’hype del 2021.

Nell’anno del bull market delle criptovalute infatti, il settore dei non-fungible tokens ha raggiunto un picco di entusiasmo che ha impedito lo sviluppo di protocolli seri ed in grado di portare innovazioni sul mercato.

Ad oggi, secondo le parole di Garzik, che è anche fondatore dell’azienda “NextCypher Productions”:

“Il mercato NFT è piacevolmente con i piedi per terra

I volumi di scambio sugli NFT nel primo trimestre del 2023 sono aumentati del 137% secondo i dati di DappRadar, ma sono ancora estremamente lontani da quelli registrati durante il 2021.

Questo potrebbe essere dunque il momento più adatto per i nuovi protocolli di pianificare l’ingresso nel mercato NFT introducendo innovazioni utili per lo sviluppo del settore.

A dire il vero un importante player si è già guadagnato la stima della community degli amanti dei token da collezione, ovvero Blur.

Quest’ultimo è un marketplace dedicato ai traders professionisti di NFT, che presenta una dashboard di livello avanzato con numerosi indicatori molto utili per comprendere in che direzione si stanno muovendo le collezioni più affermate.

Tra i dati più interessanti che presenta Blur troviamo il floor price dei progetti NFT, le variazioni sui volumi di scambio, informazioni sugli holders, sulla supply e sulla royalty prevista.

Il momentum degli NFT su Bitcoin

Lo sviluppo nel settore degli NFT è stato particolarmente interessante per quello che riguarda il protocollo Bitcoin.

Sebbene infatti sia noto che sulla principale blockchain del mondo crypto non sono ancora presenti smart contract in grado di permettere il minting di NFT, c’è stato un protocollo in particolare che ha oltrepassato questo ostacolo con uno stratagemma, ovvero Ordinals.

Questo protocollo ideato da Casey Rodarmor, sviluppatore di Bitcoin Core, ha permesso alla community di Bitcoin di “inscrivere” su singoli satoshi gli stessi dati che rappresentano i comuni NFT.

Si tratta di una questione “linguistica” che permette di creare artefatti digitali simili ai non-fungible tokens mintati su blockchain come quella di Ethereum.

In questo modo i satoshi su cui viene trascritta questa informazione, diventano unici nel loro genere, e capaci di distinguersi dagli altri “banali” satoshi su cui non sono presenti dati aggiuntivi.

L’unica nota da considerare è che queste informazioni risultano immutabili e non possono essere cancellate o modificate in seguito, cosa che invece avviene per gli NFT su Ethereum, Solana, Polygon ecc.

L’”inscription” su satoshi è stata resa possibile dall’aggiornamento Taproot, andato live a novembre 2021, il quale permette di incrementare la scalabilità e la privacy della rete Bitcoin.

L’innovazione di Ordinals è un semplice compromesso che non va a disturbare le regole su cui si fonda il protocollo Bitcoin, ma allo stesso tempo ha aperto la strada ad una nuova era.

A tal proposito, il numero di “inscriptions” ha recentemente superato il milione di unità, consentendo alla rete Bitcoin di incassare oltre 5 milioni di dollari in fees dal lancio di Ordinals.

ordinals nft inscriptions bitcoin core

James O’Beirne, sviluppatore Bitcoin Core, introduce un nuovo prototipo di nodo “potato”

Tra le altre innovazioni del mondo crypto è da segnalare l’idea di James O’Beirne, attuale sviluppatore di Bitcoin Core, ovvero un nuovo prototipo di nodi “potati”.

I nodi “potati” esistono già da tempo e permettono ai nuovi nodi che desiderano convalidare transazioni su Bitcoin di risparmiare spazio di archiviazione sul disco rigido.

Un “full node” di Bitcoin, infatti, per poter iniziare il proprio lavoro dovrebbe teoricamente  scaricare tutta l’archivio di transazioni svolte sulla blockchain, che equivale a 464 GB.

In linea di massimo ogni nuovo nodo completo installa un disco rigido con spazio di archiviazione superiore a 1 TB.

Invece, i nodi “potati” possono decidere di scaricare solo le transazioni che sono state convalidate per 100 blocchi successivi ed includendo i dati precedenti in un singolo hash crittografico

Ovviamente ci sono dei compromessi per questa particolare tipologia di nodo: una volta che il proprietario del nodo ha attivato la potatura, non può trasmettere vecchi blocchi sulla rete Bitcoin né verificare vecchi portafogli.

L’invenzione di James O’Beine consente di superare questo limite tramite una proposta chiamata “assumeUTXO

Il suo presupposto si basa su un modo sperimentale per i nuovi nodi completi di Bitcoin di ritardare la loro necessità di verificare le transazioni storiche fino a quando l’utente non riceve le transazioni recenti.

Senza scendere in dettagli tecnici, si può semplificare la proposta dello sviluppatore del Bitcoin Core, considerando che i nodi completi possono facoltativamente fidarsi un hash istantaneo delle blockchain rivisto in un punto specifico della storia, piuttosto che considerare 100 blocchi come le versioni precedenti.

Un nodo potato può utilizzare quell’hash snapshot come “passaggio di sicurezza

Il nuovo nodo in questo modo può eliminare le informazioni utilizzate per eseguire il il controllo di sicurezza dato dallo specifico hash al successivo riavvio del client software.

Il risultato è un file blockchain molto più piccolo di 464 GB.

È importante ricordare che  gli sviluppatori sono ancora a lavoro per finalizzare la proposta “assumeUTXO” e questa non è ancora live sulla rete Bitcoin.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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