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Ultime crypto news: Société Générale annuncia l’introduzione di una nuova stablecoin peggata all’euro

SG Force, divisione crypto di Société Générale, ha da poco annunciato la nascita di una nuova stablecoin ancorata al valore dell’euro sulla blockchain di Ethereum.

Vediamo insieme i dettagli della news

Société Générale e la stablecoin che riprende il valore dell’euro

La divisione crypto dell’azienda Société Générale, SG Forge, ha annunciato di aver introdotto EUR CoinVertible (EURCV), una stablecoin ancorata al valore dell’euro.

La nuova valuta virtuale si appogierà sulla blockchain di Ethereum, la rete distribuita più conosciuta e sicura al mondo per quello che riguarda il deploy di nuovi token.

Si tratta del primo caso in cui una risorsa di questo tipo viene emessa da un’istituzione bancaria su una blockchain pubblica.

Infatti, la stable del colosso finanziario statunitense JP Morgan, JPM Coin, è in uso da più di 2 anni ma viene scambiata solo internamente su una rete privata della banca stessa ed utilizzata come token di regolamenti tra istituzioni finanziarie, diciamo una sorta di XRP.

In questo, invece, gli intenti sono ben più interessanti, visto che EURCV avrà vita su Ethereum e potrà essere scambiata da chiunque, in modo trustless.


L’unità della banca con sede a Parigi, ha dichiarato che la creazione di EUR CoinVertible (EURCV) servirà per colmare il gap fra i mercati tradizionali europei e il mondo degli asset digitali crypto.

Secondo quanto emerso da SG Forge, la continua pressione e domanda da parte dei loro clienti per un asset class  che vive on-chain ma che è in grado di mantenere un valore stabile ancorato a quello dell’euro, li ha spinti ad erogare il prodotto.

Difatti gli utenti Europei che vogliono entrare nel mondo crypto senza esporsi alla volatilità del mercato, non posso contare su molte soluzione che non sia stablecoin emesse da società fuori dal continente.

La nuova valuta virtuale sarà anche utilizzata per attività di finanziamento e rifinanziamento della liquidità on-chain.

La divisione crypto di Société General sembra voler fare sul serio con questo suo nuovo prodotto, visto che recentemente ha anche ottenuto la registrazione dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF), organismo di vigilanza Francese, per poter permettere ai propri clienti il trading di crypto e la custodia presso la piattaforma della banca.

Quali altre stabelcoin peggate all’euro ci sono nel mercato oltre la neonata di Société Générale?

La notizia dell’introduzione di EURCV da parte di Société Générale è molto importante poiché nessuna banca europea certificata aveva emesso su una blockchain pubblica una stablecoin ancora all’euro.

Infatti tutte le altre soluzioni che conosciamo, si riferiscono a stablecoin gestite da società private o da istituzione con sede fuori dal continente Europeo.

La stablecoin peggata all’euro più nota e con più supply su Ethereum ( e di conseguenza più capitalizzata) è EURT, valuta emessa da Theter, società che gestisce USDT.

La seconda criptovaluta che replica il valore dell’euro con più seguito è EURS, controllata dalla società di tokenizzazione di asset Stasis, con sede a Douglas nelle isole di Man.

Infine, in quantità e successo ridotto sul mercato troviamo EUROC e agEUR, rispettivamente gestite da Circle, la quale gestisce anche USDC, la seconda stablecoin più capitalizzata al mondo, e Angle Protocol, piattaforma decentralizzata specializzata in emissione di stablecoin.

euro stablecoin ethereum Société General

È importante ricordare che la presenza sul mercato di stablecoin peggatte al’Euro e drasticamente inferiore rispetto a quelle che riprendono il valore del dollaro.

Infatti, l’emissione di token che si rifanno ad una valuta FIAT è iniziata diversi anni fa negli USA e solo da poco sta emergendo come fenomeno in Europa.

Le stable con peg in USD sono molto più liquide e molto più capitalizzate rispetto a quelle con peg EUR, e di conseguenza sono quelle preferite dagli investitori, siano essi Americani, Asiatici, Afriacani o Europei.

Il 99,3% del mercato delle stablecoin si basa su ancoraggi al valore del dollaro americano.

share ethereum fiat stablecoin

I rischi delle stablecoin 

Tutti conoscono i benefici dell’utilizzo di stablecoin, ovvero la possibilità di avere una valuta priva di volatilità utilizzabile per le transazioni on-chain, ma in pochi conoscono i rischi intrinseci delle stablecoin.

Ovviamente questi rischi sono infinitamente inferiori rispetto a quelli presenti in token altamente volatili fondati da società sconosciute o peggio ancora emesse da soggetti di cui non si conosce l’identità (fatta eccezione per Bitcoin).

Tuttavia è importante comprendere i concetti base dell’emissione delle stablecoin per proteggersi da eventuali prodotti a rischio o truffe sul mercato.

In primis quando avviene l’emissione di una stablecoin, quasi  sempre questa pratica è gestita in maniera centralizzata, ovvero c’è un singolo ente che decide in che modo emettere moneta, dunque potenzialmente soggetto ad attacchi informatici o ad errori umani (in buona o cattiva fede)

Inoltre, c’è da considerare il concetto della collateralizzazione: generalmente le società più serie quando emettono una stablecoin, hanno un controvalore di copertura totale (al 100% o più) in base alle unità mintate su blockchain.  

USDC gestita da Circle, ad esempio, è collateralizzata al 100% da FIAT ed obbligazioni a breve termine del tesoro americano.

In altri casi potremmo imbatterci in valute non coperte completamente o peggio ancora collateralizzate algoritmicamente.

La storia ci insegna che le stable parzialmente collarelatizzate con asset volatili o collateralizzate in modo algoritmico, hanno avuto vita breve, seppur intensa e con molte soddisfazioni.

Il crollo di UST e dell’ecosistema Terra/Luna ha messo in guardia gli investitori da questi tipi di prodotto finanziari che risultano troppo rischiosi per il ruolo che ricoprono. D’altronde, se le stablecoin non rappresentano asset sicuri da detenere in portafoglio e dunque soggetti a situazioni di volatilità o peggio ancora di crash, perchè non detenere Bitcoin?

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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