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Tether esegue un chain swap di 1,25 miliardi di USDT da Tron ad Ethereum

Dopo il chain swap di 750 milioni eseguito da Tether appena 3 giorni fa, ecco altri 1,25 miliardi di USDT essere trasferiti dalla blockchain di Tron a quella di Ethereum.

Negli ultimi giorni la società emittente della stablecoin con sede a Lugano sembra essere molto attiva sul fronte interoperabilità, mentre la criptovaluta USDT si appresta a segnare  nuovi massimi storici e a conquistare nuove fette di mercato.

Tutti i dettagli di seguito.

Tether e il chain swap di 1,25 miliardi di USDT

È arrivata proprio in queste ore la notizia di un nuovo chain swap di USDT da parte di Tether, che avverrà tramite l’utilizzo di intermediari di terze parti per trasferire 1,25 miliardi di dollari dalla rete Tron a quella Ethereum.

Il passaggio di USDT da una blockchain all’altra serve per diversificare la presenza della criptovaluta all’interno dei vari ecosistemi Web3, fornendo maggiore liquidità ed accessibilità al credito.

A volte potrebbe essere un cliente stesso dell’infrastruttura di Tether o dell’exchange di criptovalute Bitfinex a richiedere il trasferimento per motivi di necessità operative.

La presenza di soggetti di terze parti in questo contesto serve per garantire una stabilità dell’asset e per non creare problemi di liquidità su una delle due chain implicate nel processo.

Quando si trasferiscono grandi controvalori di asset, come in questo caso, non si può scegliere di utilizzare un banale bridge di interoperabilità cross-chain perché la liquidità al suo interno non sarebbe di certo sufficiente a garantire il successo dell’operazione.

Da sottolineare come nei chain swap, la fornitura circolante di USDT (e dunque anche la marketcap) rimane invariata, poiché non vengono emesse nuove stablecoin ma semplicemente vengono inviate da un’infrastruttura all’altra.

L’ecosistema Ethereum ringrazia dell’azione odierna e segna un aumento di 1,25 miliardi di dollari detenuti al suo interno.

Chi non ha gradito la notizia è sicuramente Circle, società che opera dietro USDC, che pone le sue radici nel mondo DeFi e gode di un’ottima reputazione nel mondo Ethereum.

Al momento USD coin  è l’unica valuta crittografica che si riprende il valore del dollaro, a competere con USDT sulla rete di Vitalik Buterin.

Tether segna nuovi massimi mentre combatte contro il FUD del mercato

Tether continua ad aumentare la propria dominanza nel settore delle stablecoin, e la notiza del chain swap di USDT è solo l’ultima di una serie di azioni di successo intraprese dall’azienda situata a Lugano.

Nel frattempo del FUD (fear, uncertainty, doubt) si è riversato nel mercato proprio ieri a seguito di un lieve e momentaneo depeg di USDT, causato da uno sbilanciamento di una pool su Curve.

Nelle prime ore mattutine del 15 giugno, qualche traders si è divertito a causare delle alterazioni di mercato manipolando la piattaforma Curve, in particolare il 3pool composto da USDC, DAI e USDT, dove quest’ultima moneta ha raggiunto un saldo del 70% rispetto alla liquidità totale.

Lo sbilanciamento ha causato uno scostamento dal prezzo base della valuta, che in 5 ore di contrattazioni ha perso lo 0,35% del proprio valore, tornando tuttavia alla parità con dollaro nelle ore successive.

Paolo Ardoino, CTO di Tether, ha rassicurato la propria community che in caso di depeg gravi della valuta, il suo team sarebbe pronto ad intervenire con la forza, riportando le quotazioni al valore originario.

Tether di fatti è una società che sta acquisendo sempre più forza nel settore delle criptovalute, posizionandosi come leader del mercato delle stablecoin.

Di fondi sicuramente non manca alla società di Lugano, che qualche settimana fa aveva deciso di dedicare parte dei propri profitti all’acquisto di Bitcoin.

Proprio due giorni fa, a sostegno della tesi della forza di Tether, USDT ha toccato un nuovo massimo storico a 83,49 miliardi di dollari, segnando un nuovo record per quanto riguarda gli asset in circolazione.

A partire da Dicembre 2022 la crescita di Tether è stata spaventosa, con un aumento di capitalizzazione pari a 18,5 miliardi di dollari.

Vedremo fino a che punto si spingerà la criptovaluta e se USDC riuscirà a stare al passo con gli sprint della rivale.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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