ADA, Stellar e The Sandbox: performance dei prezzi e crypto news

Cardano (ADA), Stellar (XLM) e The Sandbox (SAND): quali sono le performance di prezzo e le ultime crypto news dei tre progetti?

Ecco una breve descrizione.

ADA, Stellar e The Sandbox: le performance dei prezzi nell’ultima settimana

Negli ultimi sette giorni, le tre crypto hanno seguito a ruota il bull run di prezzo che ha innescato la regina Bitcoin (BTC) e le criptovalute principali. 

E infatti, guardando i grafici su CoinMarketCap, Cardano (ADA), Stellar (XLM) e The Sandbox (SAND) hanno registrato tutte un pump di prezzo, anche se in percentuali diverse. 

ADA ha visto un +10%, col prezzo che è passato da 0,2621$ agli attuali 0.2871$. C’è da sottolineare che la settima crypto per capitalizzazione di mercato ha toccato gli 0,30$ nella giornata del 22 giugno e di ieri. 

Passando a Stellar (XLM), il suo rally degli ultimi sette giorni, ha fatto passare il suo prezzo da 0,07$ agli attuali 0,09$, disegnando un grafico con una curva in salita. Si tratta di un pump di prezzo della 29esima crypto per capitalizzazione di mercato totale del +14%. 

The Sandbox (SAND), invece, ha registrato un pump del +10,70% col prezzo che è passato da 0,38$ agli attuali 0,42$. C’è da sottolineare che il bull run di SAND è stato frenato nelle ultime 24 ore, dato che nella giornata di ieri il prezzo era a quota 0,45$. 

Come dicevamo tutte e tre le crypto hanno seguito il trend di BTC che, negli ultimi sette giorni, ha toccato e supetato i 30.000$, Nello specifico, la regina delle crypto è passata 26.440$ agli attuali 30.244$, un pump del +14% degli ultimi sette giorni. 

ADA, Stellar e The Sandbox: le ultime crypto news dei progetti

Spulciando i tre account ufficiali su Twitter, è possibile vedere se i tre crypto progetti hanno solo seguito il rally di BTC o se il loro pump di prezzo è basato anche su alcune novità di sviluppo o espansione. 

In casa Cardano, c’è in ballo un concorso dedicato agli NFT da presentare come proposte per diventare le collezioni ufficiali del Cardano Summit 2023. Il tema è la Blockchain per l’impatto sociale, e la scadenza per presentare gli NFT è il 30 giugno. 

Il vincitore si aggiudicherà il riconoscimento come partner ufficiale del Cardano Summit 2023, ottenendo anche 2 biglietti di accesso completo all’evento principale a Dubai.

Stellar, invece, parla di espansione. Di recente, infatti, è stata annunciata l’integrazione di USD Coin (USDC)  basata su blockchain di Stellar nella piattaforma crypto di Coinbase. 

“$USDC su Stellar è ora ufficialmente supportato da @Coinbase!  I milioni di utenti di Coinbase possono ora beneficiare di una velocità quasi istantanea per i depositi e i prelievi di USDC tramite Stellar, e accedere più facilmente alla rete di utilità del mondo reale. Dalle rimesse e dai pagamenti in tempo reale alle rampe globali di accesso e uscita da fiat e cripto, l’USDC sulla rete Stellar offre un’utilità reale sia per le aziende che per i privati. “

 The Sandbox sembra concentrarsi sul suo metaverso, comunicando al suo 1 milione di followers su Twitter, le varie iniziative. Ecco l’ultima: 

“Trovate un nuovo posto dove abitare accanto al Re del Rock n’ Roll… mentre celebriamo @ElvisPresley nel metaverso!”

Il fondatore di Cardano e il presunto licenziamento del personale

Di recente, Charles Hoskinson, fondatore della blockchain Cardano, ha commentato un articolo di Coindesk che parlava dei suoi presunti licenziamenti di un numero imprecisato di suoi dipendenti. 

Hoskinson ha spiegato che la struttura dell’articolo, la sua forma, facesse intendere cose totalmente errate sul discorso licenziamenti, volendo sottolineare quindi la verità dei fatti. 

E così, Hoskinson ha evidenziato che essendo Cardano una piattaforma su cui si costruisce, le persone assunte sono state trasferite nelle filiali. 

Non solo, Hoskinson ha parlato di Midnight, Lace e Prism come società a sé ma collegate allo sviluppo di Cardano. 

Infine, il fondatore di Cardano ha parlato della prospettiva a lungo termine per l’azienda, sottolineano che prevede di creare in media da 3 a 5 società ogni anno. 

Rimanendo in tema di decentralizzazione, ognuna di queste società avrà un proprio CEO e un proprio team, così da diventare società derivate spinout e non gestite dalla casa madre IOG.