HomeCriptovalutePrezzo di Bitcoin e crypto in risalita dopo la causa di Ripple

Prezzo di Bitcoin e crypto in risalita dopo la causa di Ripple

Ieri, il giudice Analisa Torres ha di fatto messo fine all’annosa causa della SEC contro Ripple, pronunciandosi a favore di XRP. Ma non è stato solo il prezzo di XRP a beneficiarne, perchè ne hanno beneficiato quasi tutte le crypto, compreso Bitcoin. 

Crypto: il rialzo del prezzo di Bitcoin e Ripple (XRP)

A dire il vero Bitcoin è tra le principali criptovalute una di quelle il cui prezzo ne ha beneficiato meno. 

Infatti ad oggi è risalito solo dell’1% rispetto a ieri, e sebbene proprio ieri abbia fatto registrare il nuovo valore massimo annuale del 2023, oltre quota 31.800$, in seguito però è sceso fin sotto i 31.200$. 

In un primo momento sembrava che potesse superare di slancio anche i 32.000$, ma dopo una salita durata circa quattro ore ha iniziato una leggera discesa. 

Il fatto è che ciò che è accaduto ieri a XRP c’entra davvero poco con Bitcoin, tanto che forse più che XRP ha influito la discesa del dollaro americano. 

Il Dollar Index ieri è sceso per la prima volta sotto quota 100 punti da marzo 2022, sebbene questa discesa sia iniziata molto prima della risalita di Bitcoin. 

In altre parole la discesa del dollaro ha preparato la strada ad una risalita di Bitcoin, scattata poi nel momento del alzo di XRP. 

Da notare che il valore attuale di BTC è in linea con quello del 3 e del 4 luglio. 

Il prezzo di XRP

Il vero e proprio grande balzo ieri lo ha fatto il prezzo di XRP. 

In meno di quattro ore è salito da 0,47$ a 0,93$, ovvero con un balzo improvviso del 98%. Appena superati gli 0,93$ però ha corretto un po’, scendendo attorno agli 0,8$, che è anche più o meno il prezzo attuale. 

In 24 ore è salito del 65%, e questo solo grazie al fatto che il giudice ha dato ragione a XRP ed agli exchange crypto. 

Infatti a partire da Coinbase molti exchange lo stanno di nuovo listando, dopo averlo delistato nei mesi scorsi temendo che venisse dichiarato una security. 

Nessuna altra criptovaluta, tra quelle principali, ha fatto registrare balzi simili ieri. 

La risposta delle altre crypto

Tra le principali criptovalute spiccano quelle che la SEC aveva dichiarato di ritenere delle security. 

Infatti ciò che vale per XRP, ovvero che se venduta da terzi sugli exchange non costituisce un contratto di investimento, in teoria dovrebbe valere anche per le altre crypto. 

Spicca il +26% di SOL (Solana), il +20% di ADA (Cardano), ma soprattutto il +54% di XLM (Stellar), anche se questa ormai non è più tra le top 10. 

Grazie al balzo di ieri comunque se XRP ha superato BNB, portandosi dietro a USDT al quarto posto assoluto per capitalizzazione di mercato, XLM è tonata in top 20 superando BUSD e LINK (Chainlink). 

Ethereum invece si è fermato sotto il +6%, quindi comunque più di Bitcoin ma meno di altre crypto. 

A beneficiare della notizia sono state soprattutto quelle criptovalute che si temeva che fossero dichiarate security, e tra queste in parte c’era anche Ethereum. Bitcoin invece è sempre stata considerata solamente una commodity, quindi non ha subito vendite da paura nei mesi scorsi per questo motivo. 

L’unica che non sembra averne beneficiato per nulla è LTC (Litecoin), sia perchè non è mai stata a rischio di essere considerata security, sia perchè era già cresciuta nei mesi scorsi in vista dell’imminente halving. 

In controtendenza invece BCH (Bitcoin Cash), che oggi perde quasi il 5%. D’altronde era cresciuta moltissimo prima, e forse ieri qualcuno ha deciso di vendere per poter acquistare altre criptovalute. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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