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L’associazione “Japan Blockchain” invita Tokyo a riformare le norme fiscali in materia crypto

Le ultime news parlano dell’associazione “Japan Blockchain” e della sua esortazione a Tokyo per una riforma fiscale in tema crypto che possa invitare gli investitori ad entrare nel mercato senza temere le alte imposizioni sulle plusvalenze.

Il governo ora dovrà rivedere il suo piano fiscale e decidere se adeguarsi alle richiesta della nota associazione giapponese.

Nel frattempo l’exchange di criptovalute Binance prevede di rientrare nel paese durante il mese di agosto, dopo aver subito un avvertimento dal regolatore 2 anni fa.

Tutti i dettagli di seguito.

Tokyo: l’invito della “Japan Blockchain” a riformare il sistema fiscale sulle crypto

Giovedì 27 luglio l’associazione “Japan Blockchain” (JBA) ha presentato al governo di Tokyo  una richiesta di riforma fiscale per il settore delle criptovalute.

I suoi membri sostengono che le attuali normative rappresentino un ostacolo per la crescita dell’industria web3, con potenziali danni per il futuro tecnologico del paese.

In particolare le alte imposizioni fiscali scoraggiano i contribuenti dal detenere ed utilizzare criptovalute, già di per sè soggette ad alta volatilità e rischi operativi non indifferenti.

Andando nello specifico, la richiesta della JBA consiste nell’eliminazione della tassazione sulle plusvalenze latenti di fine mandato sulle società che detengono criptovalute emesse da terzi. 

Inoltre viene fatta istanza per l’introduzione dell’autoimposizione separata e della possibilità di detrarre le perdite come minusvalenze oltre che per l’eliminazione completa della tassazione durante gli scambi in criptovalute

L’associazione “Japan Blockchain” guidata dal noto Yuzo Kano che ricopre il ruolo dei CEO dell’exchange Bitflyer, ha esplicitato la sua visione in relazione ad una modifica del sistema fiscale giapponese che potrebbe attirare molte aziende nazionali ad entrare nel settore blockchain.

Il mese scorso l’ l’Agenzia fiscale nazionale giapponese (NTA) ha modificato parte delle regole di questo tema delicato, aiutando le società a sollevarsi dalla tassazioni su guadagni non realizzati di fine anno derivanti da token che hanno emesso loro stesse.

Ora l’associazione giapponese vuole che anche i profitti non realizzati da crypto emesse da società terziarie siano esenti da tassazione. 

A tokyo la JBA ha presentato il suo pensiero spiegando che una revisione della fiscalità in tal senso potrebbe abbattere alcune barriere d’ingresso, con vantaggi per l’economia del paese. 

Queste le sue parole in una lettera:

“Se l’imposta sulle plusvalenze latenti di fine periodo viene abolita, le aziende non avranno più bisogno di vendere i token che detengono a fini fiscali… Con l’attuale sistema fiscale, la vendita di token per pagare le tasse potrebbe far diminuire il prezzo dei token, che potrebbe ostacolare la crescita dell’economia basata sui token”

Secondo i dati del  Japan Crypto Asset Trading Association, il numero di persone che aprono conti di trading di criptovalute nel mercato giapponese sono in continua crescita, con un numero pari a 6,8 milioni di utenti solo ad aprile 2023.

Il 44% degli intervistati dall’associazione ha riferito che raddoppierebbe i propri investimenti se Tokyo passasse alla tassazione separata per l’autovalutazione.

Se il governo giapponese adempisse alla richiesta della JBA in merito alla questione sulle plusvalenze e consentisse la deduzione delle minusvalenze potrebbe far fronte ad un’impennata di nuovi iscritti.

Binance si prepara a fare ritorno in Giappone con la sua piattaforma

Mentre l’associazione “Japan Blockchain” fa visita a Tokyo con una richiesta sulla riforma della riforma fiscale in materia crypto, l’exchange di criptovalute Binance si prepara a tornare nel territorio giapponese con i propri servizi.

Due anni fa, il Financial Services Agency (FSA) aveva notificato alla piattaforma leader di scambi crypto che stava operando in Giappone senza il loro permesso.

Ora l’avviso dell’ente federale non sembra essere più un problema, grazie all’adeguamento dell’exchange nei confronti delle normative giapponesi.

Nel dettaglio Il ritorno di Binance, fissato entro la fine di Agosto, sarà possibile grazie all’acquisizione del provider di servizi crypto Sakura Exchange BitCoin (SEBC) avvenuta a novembre 2022.

La piattaforma di SEBC sarà rimpiazzata sotto il nome provvisorio di “Binance Japan” che offrirà tutte le soluzioni di investimento della piattaforma globale.

Ad annunciare il glorioso ritorno a Tokyo è stato Changpeng Zhao, CEO di Binance nonché crypto miliardario, che la settimana scorso ha reso noto gli intenti della sua società.

Nel frattempo il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha spiegato la sua visione ottimistica  in merito al futuro crypto del paese, sottolineando il potenziale della tecnologia che potrebbe trasformare gli ambienti online. Queste le sue parole:

“Spero che l’industria Web3 riacquisti attenzione e vitalità e che nascano diversi nuovi progetti”

Il Giappone potrebbe dunque diventare uno degli hub principali dell’industria crypto nei prossimi anni, andando ad attirare nuovi investitori e nuove aziende.

D’altronde cosa aspettarsi visto che il nickname del padre fondatore del protocollo Bitcoin “Satoshi Nakamoto” deriva proprio da un nome giapponese?

Rimaniamo in attesa di vedere quali saranno le prossime mosse del governo e di avere una data precisa per la riapparizione di Binance A tokyo e dintorni.

In conclusione all’articolo, si ritiene interessante mostrare questa foto del 2015 che ritrae il Changpengh Zhao e Vitalik Buterin insieme proprio a Tokyo, dove discutevano di Ethereum e del suo imminente lancio sui mercati.

CZ ha detto che nonostante conoscesse il progetto sin dai suoi albori, non comprò ETH durante la sua ICO e se ne pentì amaramente pochi anni dopo.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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