HomeBlockchainRegolamentazioneCrypto news: Binance ritira la sua domanda per una licenza in Germania...

Crypto news: Binance ritira la sua domanda per una licenza in Germania mentre cerca di adeguarsi alle direttive MiCA

Le ultime news parlano di Binance e della decisione di ritirare la domanda per una licenza da operatore di custodia crypto in Germania, motivata dalla volontà di concentrarsi sull’obiettivo più ampio di un adeguamento alle normative MiCA.

Dopo il respingimento del mese scorso da parte dell’ente regolatore tedesco BaFin, Binance chiude questo capitolo ridimensionando la sua presenza nel territorio europeo, dove ha ormai abbandonato anche i mercati dell’Austria, Belgio, Paesi Bassi e Cipro.  

Vediamo insieme i dettagli della notizia.

Crypto news: Binance esce dal mercato tedesco in attesa dell’entrata in vigore del MiCA

Tutte le news delle ultime ore citano il dietrofront di Binance nel tentativo di ottenere una licenza per operatori di servizi crypto in Germania, attendendo l’entrata in vigore definitiva del quadro normativo europeo MiCA (Market in Crypto Assets).

L’exchange di criptovalute più grande al mondo in termini di volumi transati, ha ritirato così la sua domanda all’agenzia governativa tedesca BaFin, dopo che quest’ultima il mese scorso le ha chiuso le porte in faccia negando la licenza.

Le motivazioni della scelta sembrano essere legata a regolamentazioni troppo stringenti che rendono complesse le pratica di registrazione, visto e considerando anche che tra circa 12 mesi l’ingresso del MiCA consentirà ai provider crypto di operare nell’intera Unione qualora vengano rispettati alcuni compromessi.

Nonostante ciò, un portavoce dell’exchange ha affermato:

“Binance intende ancora richiedere una licenza appropriata in Germania”,

osservando che la presentazione rivista rifletterebbe cambiamenti significativi nel mercato globale e nella regolamentazione.

Binance potrebbe dunque riprovare a breve con una nuova domanda al regolatore tedesco, ma tutto ciò risulta almeno in parte superfluo in un momento storico come questo.

La società infatti non è stata obbligata ad abbandonare completamente il mercato tedesco, dove può continuare ad operare come sempre senza tuttavia poter effettuare propaganda o compagne pubblicitarie.

In germania exchange può contare ancora circa 2 milioni di clienti con un afflusso di altri 12.000 iscritti ogni settimana.

Una licenza per procacciare attivamente nuovi clienti forse non è necessaria ora come ora.

Ciò che più conta è farsi trovare pronti per il MiCA, che aprirà le porte all’intera Europa dando nuovi stimoli, sfide ed opportunità a tutti i provider di trading crypto.

Binance ridimensiona la sua presenza crypto in Europa mentre  attende il MiCA 

L’ultima crypto news che vede Binance annunciare il proprio ritiro per una licenza in Germania in vista del MiCA, segue altri ridimensionamenti nel territorio europeo.

Mentre infatti il Market in Crypto Assets rappresenterà il nuovo standard condiviso per tutti gli stati dell’Unione in tema di regolamentazione criptovalute, al momento l’exchange ha dovuto accontentarsi di una presenza frammentata nel continente.

Già il mese scorso infatti, Binance aveva annunciato di aver intrapreso la decisione di uscire dal contesto finanziario dei Paesi Bassi.

A differenza della Germania, dove il trading e tutte le operazioni rimangono aperte come di consueto, in Olanda gli attuali clienti possono solo prelevare i propri asset dalla piattaforma senza la facoltà di svolgere acquisti, scambi o depositi.

Inoltre, recentemente l‘exchange ha ritirato la propria domanda per un’approvazione regolatoria a Cipro oltre ad esser stata stoppata dalle autorità belghe per violazione delle leggi nazionali sulla lotta al riciclaggio di denaro e sul finanziamento del terrorismo.

Ad aggiungere alla lista nera della piattaforma crypto c’è anche l’Austria, dove non è stata ottenuta la licenza VASP per operare legalmente nel Paese.

Secondo quanto riportato da Finance Forward, le difficoltà riscontrate nel continente europeo per Binance ed il fallimento negli obiettivi di registrazione presso le varie autorità governative ha portato ad un turnover di 12 dirigente dall’azienda.

Tra questi spicca la figura di Michael Wild che in precedenza ha lavorato per il broker israeliano eToro con l’incarico di sviluppare soluzioni di business in Germania, Austria e Svizzera.

Al momento Binance può comunque continuare a vantare una forte presenza in Francia, Spagna ed Italia, Polonia, Svezia e Lituania dove sono stati ottenuti tutti i documenti come provider di servizi per asset virtuali.

In Francia, l’exchange ha ottenuto circa un anno fa l’approvazione del regolatore AMF e ha aperto la propria sede europea, distante dall’holding principale nelle isole Cayman.

Mentre il MiCA attende che tutti i partecipanti nell’Unione si adeguino alle direttive firmate dal Parlamento Europeo ad aprile 2023, Bilance deve solo sperare di non affrontare ulteriori battibecchi con le autorità e proseguire indisturbato con la propria espansione nei territori extra-europei.

Altri problemi con le autorità di vigilanza statunitensi

I problemi per Binance non sembrano essere confinati all’interno del contesto europeo: mentre si prepara per il MiCA, l’exchange crypto ha dovuto anche affrontare diversi attacchi degli enti federali statunitensi, tra i quali emergono la SEC e la CFTC.

In particolare, a giugno la Securities and Exchange Commission aveva accusato Binance Holdings Ltd., la sua affiliata negli Stati Uniti BAM Trading Services Inc. ed il loro fondatore, Changpeng Zhao, di “una varietà di violazioni della legge sui titoli”.

Nel dettaglio, Gary Gensler ed il suo team avevano depositato 13 capi d’accusa differenti presso il distretto federale della Columbia, con l’intento di ostacolare lo sviluppo del settore crypto in USA.

Nello stesso periodo anche altri exchange come Coinbase sono stati presi di mira dal regolatore statunitense, che tuttavia ha subito un duro colpo con la recente vittoria giudiziaria di Ripple in un caso che durava ormai da anni.

Oltre alle calunnie della SEC, da cui sembra quantomeno fattibile una vigorosa difesa in tribunale, Binance ha dovuto affrontare anche una questione con la Commodities Futures Trading Commission.

Quest’ultima avrebbe citato l’exchange per una presunta elusione delle regole sui derivati e sui titoli, con la risposta di Changpeng Zhao ed il suo team che hanno presentato una mozione per archiviare la causa.

In USA non è stato ancora approvato un documento unico come quello del MiCA in Europa, dunque pur non avendo riscontrato le stesse difficoltà di registrazione, Binance deve sottostare ad una varietà di leggi locali, cercando di conformarsi a tutte mantenendo una struttura aziendale solida.

Le sfide sono davvero tante per il colosso delle criptovalute, che potrebbe tuttavia trasformare i recenti fallimenti europei e le accuse statunitensi in occasioni per dimostrare ancora di più la propria forza e la propria resilienza, aprendo la strada per un futuro fatto di successi su scala mondiale.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS

GoldBrick