La causa Coinbase vs. SEC degli USA potrebbe arrivare al suo capolinea. Almeno questa è la volontà della piattaforma crypto, il cui Chief Legal Officer, Paul Grewal, ha rivelato l’intenzione di Coinbase di chiedere l’archiviazione totale del caso.
Summary
Coinbase vs. SEC: la presentazione dell’ordinanza per archiviare totalmente la causa
Coinbase sembra voler chiudere definitivamente il caso mosso dalla Securities and Exchange Commission degli USA (o SEC), a inizio estate.
In una call dedicata alle performance trimestrali della piattaforma, il Chief Legal Officer di Coinbase, Paul Grewal ha affermato la prossima mossa dell’azienda crypto.
Grewal avrebbe dichiarato che Coinbase ha in programma di presentare venerdì un’ordinanza in tribunale per respingere completamente la causa intentata contro di lei dalla SEC.
A tal proposito, Grewal ha anche detto di avere piena fiducia nelle argomentazioni presentate al tribunale, ma che si aspetta comunque di vincere la causa contro la SEC. L’obiettivo di Coinbase sarebbe quello di lavorare con la SEC e i legislatori per ottenere “chiarezza normativa”.
Nello specifico, Grewal avrebbe detto quanto segue:
“Ebbene, domani, a quanto pare, nel nostro caso nel distretto meridionale di New York, chiederemo alla Corte un ordine di archiviazione del caso nella sua interezza”.
Coinbase vs. SEC: le accuse di giugno 2023
Era inizio giugno 2023, quando la SEC aveva citato ufficialmente in giudizio il crypto-exchange Coinbase presso il tribunale distrettuale di New York.
L’ente regolatore avrebbe accusato la piattaforma per aver violato le disposizioni di registrazione per il suo servizio di “staking-as-a-service” e per aver offerto agli investitori vendite di security non autorizzate.
Tra i vari token definiti dalla SEC come “security”, erano elencati SOL, ADA, MATIC, FIL, SAND, AXS, CHZ, FLOW, ICP, NEAR, VGX, DASH e NEXO.
In risposta a tali accuse, il CEO di Coinbase, Brian Armstrong, aveva suggerito che a risolvere la situazione di conflitto con la SEC in merito alla “confusione normativa sul tema crypto”, ci avrebbe pensato il Congresso USA.
Ad ogni modo, il caso di Conbase vs. SEC ha influenzato l’andamento della piattaforma che dopo la metà di luglio aveva visto il prezzo di COIN salire fino oltre 110$, ma a partire dal 20 luglio è iniziata la sua discesa fino a 88$ di inizio settimana. Al momento della scrittura, COIN sembra recuperare terreno, anche se il prezzo è di 90$.
I dubbi sul caso di Ripple
Mentre Coinbase punta a chiudere definitivamente il caso mosso dalla SEC, un’altra società crypto in conflitto con l’ente regolatore statunitense da dicembre 2020, sembra esser riuscita ad ottenere una vincita parziale.
Si tratta di Ripple, la società dietro XRP, che ha resistito per tre anni alla causa contro la SEC, riuscendo ad ottenere solo il 13 luglio di quest’anno, la sentenza del giudice distrettuale Analisa Torres che afferma che XRP non è una security.
Purtroppo però tale decisione non è condivisa da tutti. Infatti, di recente, il giudice federale Jed Rackoff ha fornito delle interpretazioni dettagliate sul test Howey per mettere di nuovo tutto in discussione.
La vincita di Ripple aveva sollevato gli animi all’intero settore crypto. Con l’intervento di Rackoff di qualche giorno fa, anche il prezzo di Bitcoin (BTC) ha visto un piccolo dump che ha fatto scivolare il prezzo sotto 29.000$.
