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Base: gli ultimi dati sul layer-2 di Coinbase

In questo articolo approfondiamo la blockchain layer-2 dell’exchange di criptovalute Coinbase, BASE.

Pochi giorni fa è stata lanciata in mainnet aprendo ufficialmente le porte al mercato.

L’introduzione di Base rappresenta un punto di svolta per il mondo crypto poiché si tratta della prima soluzione decentralizzata su blockchain sviluppata da una società quotata al Nasdaq.

Tutti i dettagli di seguito.

Che cos’è e come funziona Base, il layer-2 dell’exchange di criptovalute Coinbase

Base è una soluzione di ridimensionamento layer-2, sviluppata dall’exchange di criptovalute Coinbase nell’ottica di offrire all’ecosistema Ethereum un’infrastruttura alternativa per operazioni più rapide ed economiche.

Da Ethereum infatti la rete eredita i connotati della sicurezza e della decentralizzazione, offrendo al contempo uno spazio idoneo per scalare tutte le attività del layer principale.

Tecnicamente Base rappresenta una blockchain “optimistic rollup”, in quanto le transazioni avviate dagli utenti vengono compresse ed “avvolte” (da qui il termine rollup) in un batch e processate in seguito sul substrato principale.

Tutti gli optimistic rollup utilizzano la tecnica delle “prove crittografiche a conoscenza zero” per verificare se tutte le transazioni del layer-2 rispettano i parametri di Ethereum.

Questo approccio, oltre che ad alleggerire il carico dell’infrastruttura di Vitalik Buterin, aiuta a creare un ecosistema alternativo dove gli utenti possono godere di una rete decentralizzata super efficiente.

Base è stata costruita utilizzando il set di software “OP Stack” che è servito per garantire agli sviluppatori un ambiente EVM compatibile sicuro ed economico.

Inoltre, durante lo sviluppo dei lavori Coinbase si è affidata alla società di servizi di sicurezza informatica OpenZeppelin per coprire il rischio di hack degli smart contract del nuovo network. 

La notorietà dell’exchange, leader per gli scambi crypto negli Stati Uniti, unità ai 110 milioni utenti verificati ed agli 80 miliardi di dollari che circolano nell’ecosistema aiuterà sicuramente Base ad emergere come uno dei layer-2 dominante nel prossimo futuro.

Il 9 agosto la blockchain è approdata ufficialmente in mainnet, entrando nella storia come prima soluzione decentralizzata di secondo livello ad essere mai stata sviluppata da una società quotata al Nasdaq.

A proposito di mercati americani, se nei prossimi mesi/anni il traffico su Base diventerà organico e consistente, i ricavi della casa madre potrebbero aumentare vertiginosamente inducendo rialzi nell’azione $COIN.

Tutti i dati dopo la mainnet di Base

Base, layer-2 di Coinbase, ha registrato sin da subito numeri degni di nota dopo che la blockchain è stata aperta al pubblico con il lancio in mainnet il 9 agosto.

In pochi giorni sono stati bridgati oltre 75.000 ETH dalla rete Ethereum, per un controvalore di circa 140 milioni di dollari, oltre che ad altri 35 milioni di dollari in USDC ed altcoins (dati Dune).

Complessivamente il totale trasferito su Base ammonta a 175 milioni di dollari e potrebbe crescere facilmente fino a raggiungere il miliardo di dollari in breve tempo.

Di tutti i capitali bridgati verso il layer-2 di Coinbase, circa il 42%, equivalente a 74,83 milioni di dollari, è stato bloccato negli smart contract delle diverse applicazioni decentralizzate dell’ecosistema Base.

Si tratta di un TVL ancora basso rispetto alle principali reti crittografiche del panorama web3, ma allo stesso tempo rappresenta un obiettivo non indifferente se rapportato alla recente nascita dell’infrastruttura.

Le principali dApp presenti su Base sono BaseSwap, Stargate, Sushiswap, Beefy, SwapBased, RocketSwap Base, Overnight Finance, Balancer, Uniswap, KokonutSwap,  SynthSwap e DackieSwap.

Anche sul fronte volumi si sono registrati buoni numeri con un record  da 26 milioni di dollari toccato il 9 agosto.

coinbase layer 2 base

Dal suo lancio in mainnet, Base ha già convalidato circa 2,5 milioni di blocchi e gestito 7,5 milioni di transazioni, mostrando un forte interesse del pubblico nei confronti del prodotto di Coinbase.

Da notare come in breve tempo siano stati già pagati 850 ETH in gas fees: mediamente ogni utente ha pagato 0,0001812 ETH a transazione, per un controvalore pari a 0,33 dollari. 

Si tratta di un costo decisamente più basso rispetto ad Ethereum che richiede attualmente 1,80 dollari per un trasferimento ERC-20 e 6,13 dollari per uno swap su Uniswap (il prezzo del gas in questi giorni è molto basso tra l’altro).

Complessivamente Base ha già raccolto più di 1 milione di dollari come revenue dalle fees delle operazioni, con un dato destinato ad aumentare visto l’hype del momento e la popolarità di Coinbase.

Fino ad ora circa 450 mila utenti hanno interagito con la varietà delle applicazioni della rete crittografica contribuendo al successo iniziale della chain.

coinbase layer 2 base
coinbase layer 2 base
Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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