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Crypto: il bridge Nomic rende Bitcoin accessibile all’interno dell’universo Cosmos

Durante l’evento “Cosmoverse” di Istanbul, sono stati resi noti quelli che sono i piani futuri per il bridge non-custodial Nomic, che a breve renderà Bitcoin una risorsa semplicemente accessibile all’interno dell’ecosistema crypto di Cosmos.

L’annuncio rientra all’interno dei talks più interessanti dell’intero evento dedicato allo sviluppo della rete crittografica Cosmos, in quanto ad oggi ancora non esistono soluzioni decentralizzate e sicure che possano consentire l’approdo di BTC nella chain.

L’aggiornamento interchain di Nomic avrà luogo il 30 ottobre 2023.

Tutti i dettagli di seguito.

Nomic porta Bitcoin all’interno dell’ecosistema crypto di Cosmos

Oggi durante la nota conferenza di Istanbul “Cosmoverse”, Matt Bell, fondatore del bridge non custodial Nomic, ha annunciato che a breve il suo progetto sarà in grado di portare in maniera universale Bitcoin all’interno dell’ecosistema crypto di Cosmos.

Si tratta di una vera e propria innovazione all’interno del contesto dell’interoperabilità di Cosmos, visto e considerando che ad oggi non esistono soluzioni decentralizzate e continuative che permettono il proliferare di Bitcoin nella chain.

Nel dettaglio la fondazione di Nomic ha come intento quello di portare nBTC, ovvero un token IBC-compatibile backed 1:1 con BTC nativo, dentro la rete Cosmos permettendo depositi e prelievi da qualsiasi piattaforma o chain dell’ecosistema.

Questa risorsa crittografica risolve un problema ben definito, ovvero che gli utenti fino ad ora devono convertire i propri Bitcoin in un’altra valuta digitale per accedere all’universo Cosmos.

Durante il Cosmoverse Matt Bell ha annunciato che l’aggiornamento Interchain che inaugurerà nBTC è previsto per il 27 ottobre 2023, con l’effettiva attivazione della criptovaluta il 30 ottobre 2023.

Inoltre, parallelamente nBTC sarà lanciato anche su Osmosis, il principale DEX di Cosmos, dando la possibilità agli utenti di depositare e prelevare BTC direttamente dall’app Osmosis Zone.

Anche sulle popolari applicazioni Kujira e Levana sarà possibile eseguire le medesime operazioni.

A breve verrà svolto un audit per testare la sicurezza del protocollo, e al suo rilascio verrà svolto un aggiornamento che trasferirà la capacità del bridge ed il controllo delle fees alla DAO di Nomic

Finalmente, iniziano ad emergere soluzioni alternative che consentono a Bitcoin nella sua forma nativa, di approdare all’interno dei contesti della DeFi, risolvendo una delle sfide principali degli ultimi anni: l’interoperabilità.

Cosmos si propone come “application layer” di Bitcoin, in grado di offrire un interoperabilità senza precedenti, il tutto mantenendo alti anche gli standard di sicurezza e scalabilità.

A tal proposito Sunny Aggarwal, co-fondatore di Osmosis ha commentato così questa rivoluzione in casa Cosmos:

“Bitcoin ha un profondo bisogno di un ecosistema DeFi applicativo e Cosmos ha bisogno di una risorsa monetaria di base che possa fungere da principale riserva di valore. Nomic contribuirà a rendere realtà questa tanto attesa unione per un Cosmo incentrato su Bitcoin”

Matt Bell, invece, ha utilizzato le seguenti parole per descrivere in maniera emblematica cosa sta portando sul mercato il suo progetto:

“L’ecosistema Cosmos è troppo importante per non avere un modo semplice e sicuro per ricevere BTC. Con questi prossimi aggiornamenti, Nomic è pronto a diventare il bridge Bitcoin più sicuro oggi sul mercato. […] Siamo entusiasti che Nomic ora sbloccherà le entusiasmanti funzionalità DeFi dell’ecosistema Cosmos per qualsiasi utente in possesso di BTC”

Bitcoin e l’interoperabilità tra le varie blockchain

Come detto l’annuncio del bridge Nomic, che introdurrà Bitcoin direttamente all’interno dell’ecosistema Cosmos rappresenta una vera e propria pietra miliare per lo sviluppo di soluzioni di interoperabilità per quanto riguarda la prima criptovaluta del mercato crypto.

Ormai tutti sanno che Bitcoin, a differenza della maggior parte delle altre criptovalute esistenti, non è EVM compatibile e non ha a disposizione una struttura nativa che permetta di utilizzare la risorsa crittografica nella DeFi.

Tutt’al più da maggio di quest’anno, grazie all’innovazione delle Inscriptions è stato reso possibile introdurre le fattispecie di token fungibili (BRC-20) e NFTs (Ordinals) attraverso una soluzione alternativa che vede la sottoscrizione di metadati sui singolo satoshi.

Al di là di questo “esperimento” però ( che non vede BTC uscire al di fuori della propria chain), non ci sono molte opzioni disponibili che possano permettere agli utenti di interagire con le chain di ultima generazione sfruttando Bitcoin nativamente sulla propria rete di appartenenza.

L’unica soluzione attualmente disponibile è quella del provider Spaceshift, che a partire dal 12 settembre ha inaugurato la funzione “multichain snap” consentendo di scambiare BTC ed altre valute non EVM all’interno del proprio portafoglio MetaMask, aumentando così le possibilità di’integrazione tra più chain apparentemente diverse tra loro.

Andando oltre non esistono, però, ulteriori applicazioni al di fuori di quella appena citata che permettono di sfruttare Bitcoin in maniera nativa al di fuori della propria chain.

Dopo Spaceshift e Nomic (non ancora live) non c’è ancora nessun altra realtà in grado di consentire un’interoperabilità tale per Bitcoin

Per questo motivo l’introduzione del nBTC in caso Cosmos rappresenta un vero toccasana per la crescita di tutto il settore, il cui futuro dipende sempre di più dalla capacità degli sviluppatori di rendere tutte le valute crittografiche interoperabili tra loro al massimo livello e semplice da scambiare tra un ecosistema e l’altro.

Il futuro all’adozione di massa delle criptovalute dipende soprattutto da questo: è improbabile che in futuro ancora ogni rete e piattaforma sarà isolata e distante, capace di svolgere un solo preciso compito. 

È fondamentale che tutte le chain e tutte le applicazioni decentralizzate, pur preservando le caratteristiche intrinseche per cui sono state progettate, appartengono tutte ad una singolo conglomerato, facilmente accessibile e semplice da utilizzare.

Speriamo che l’annuncio di Nomic sia solo il primo di tanti altri aggiornamenti su Cosmos e su altre blockchain, tali da elevare Bitcoin fino ad orizzonti ancora inesplorati.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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