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Arrestati per crypto frode i dirigenti di Safemoon dopo un’indagine della SEC

Ieri, la SEC ha aperto una causa contro il progetto crypto Safemoon, citando i suoi dirigenti di aver architettato un massiccio schema fraudolento tramite la vendita di titoli non registrati, causando miliardi di dollari di perdite agli investitori statunitensi.

Lo stesso giorno il DOJ, seguendo le indagini dell’ente regolatore, ha arrestato il CEO ed il CTO di Safemoon per frode telematica,  frode finanziaria, appropriazione indebita e riciclaggio di denaro.

In particolare i membri di alto rango del team di Safemoon avrebbero utilizzato 200 milioni di dollari di proprietà degli investitori per acquistare auto e case di lusso, dopo che avevano descritto come “bloccati” gli stessi fondi.

A seguito di questa vicenda il token SFM è crollato del 60% raggiungendo il suo valore più basso di sempre. Siamo al capolinea per questa shitcoin?

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

La SEC e il DOJ accusano il team di Safemmon di frode e appropriazione indebita: nei guai il CEO e il CTO del progetto crypto

Brutte notizie per Safemoon ed il suo team: la Securities and Exchange Commission (SEC) ha aperto un fascicolo civile contro i dirigenti del progetto crypto accusandoli di vendita di titoli non registrati e di frode a danno degli investitori.

Il Dipartimento di Giustizia statunitense (DOJ), seguendo il caso dell’ente federale preposto alla vigilanza dei mercati, ha proceduto all’arresto di Braden John Karony e Thomas Smith, rispettivamente CEO e CTO di Safemoon. 

Resta latitante, invece, Kyle Nagy, fondatore del token crittografico.

Per la banda criminale  sono stati presentati a New York 3 capi di imputazione ciascuno per aver cospirato per commettere frode sui titoli, frode telematica e riciclaggio di denaro.

Stando ai documenti depositati dalla SEC, si può osservare che i dirigenti di Safemoon avevano architettato un massiccio schema fraudolento, derubando gli investitori delle loro crypto.

In particolare nel 2021 avevano mentito alla propria community dichiarando che i fondi depositati nelle pool di Safemoon erano bloccati e non accessibili quando in realtà erano stati spesi per acquistare auto e beni di lusso.

In totale la somma di cui i dirigenti della criptovaluta si sono appropriati indebitamente  ammonta a 200 milioni di dollari.

In una nota di Breon Peace, procuratore degli Stati Uniti per il distretto orientale di New York, possiamo leggere che: 

“Come affermato, gli imputati hanno deliberatamente fuorviato gli investitori e dirottato milioni di dollari per alimentare il loro avido piano e arricchirsi acquistando un’auto sportiva Porsche personalizzata, altri veicoli di lusso e beni immobili.

Il Dipartimento di Giustizia ha continuato affermando che i dirigenti di SafeMoon hanno utilizzato “routing di transazioni complesse e conti di scambio centralizzati pseudonimi” per mascherare le loro attività.

Gli stessi avevano promesso agli investitori che il prezzo della loro moneta crittografica sarebbe andato “to the moon”  e che le sue caratteristiche avrebbero “spinto il prezzo a massimi storici stratosferici”, quando in realtà le cose sono andate molto diversamente.

Come ciliegina sulla torta  ora John Karony, Thomas Smith e Kyle Nagy,pur dovendo affrontare pesanti denunce penali, devono anche vedersela con la causa civile intentata dalla SEC per vendita di titoli non registrati.

David Hirsch, capo della Crypto Assets and Cyber ​​Unit della SEC Enforcement Division,  nel caso contro Safemmon ha affermato che:

“Le offerte non registrate mancano delle informazioni e della responsabilità richieste dalla legge e attirano truffatori come Kyle Nagy, che utilizzano queste vulnerabilità per arricchirsi a spese degli altri”

La palla passa ora ai tribunali federali statunitensi, che stabiliranno una pena definitiva per il gruppo informatico criminale. Il fondatore di Safemoon, attualmente latitante, sarà quello che verosimilmente riceverà la sentenza più dura non appena sarà catturato.

Secondo quanto riportato da Reuters, il presidente della SEC Gary Gensler ha commentato la notizia dicendo che gli eccessi speculativi nel mercato delle criptovalute come nel caso Safemoon minano la fiducia degli investitori nei mercati dei capitali statunitensi.

Analisi dei prezzi del token Safemoon (SFM)

Dopo la causa della SEC e l’arresto dei dirigenti di Safemoon, ora le cose di mettono male per la moneta SFM, che ieri ha registrato un calo di oltre il 60% del suo valore sui mercati crypto.

La valuta crittografica è stata lanciata nel marzo 2021 ed ha attirato immediatamente l’attenzione degli investitori grazie ad una forte campagna di marketing lanciata dal team del progetto.

In quel periodo iniziavano a diventare popolari le monete che offrivano un incentivo economico agli holder finanziato tramite una tassa applicata a tutti gli acquisti e le vendite che avvenivano con esse.

Per Safemoon in particolare, i possessori del token ricevevano una quota di SFM aggiuntiva pari a 5% del valore scambiato dai traders (la metà del 10% di fee totale)

Questa caratteristica, unita alla tecnica dello “shilling” con cui vari crypto influencers sono andati a diffondere ottimismo ai propri followers in merito al futuro di questa criptomoneta, ha portato ad un’esplosione del suo prezzo nel 2021

Al suo massimo storico di gennaio 2022, la crypto di Safemmon aveva raggiunto una capitalizzazione totale di 8 miliardi di dollari per un prezzo di 0,00338272 dollari ad unità.

Dopo che è emersa la notizia delle accuse del DOJ e della SEC,  il suo prezzo è sceso a 0,00009 dollari portando la capitalizzazione di mercato ad appena 42 milioni di dollari.

La candela rossa di ieri è stata pesantissima: in un attimo il valore del token Safemoon ha raggiunto i minimi annuali, rompendo qualsiasi supporto esistente e facendo passare l’RSI da ipercomprato ad ipervenduto in un battibaleno.

In meno di 24 ore circa 60 milioni di dollari sono evaporati sul mercato della shitcoin.

A questo punto tra la community di X sono apparsi i commenti più stravaganti in merito alla futura price action della crypto.

C’è addirittura chi (scherzando)  ha suggerito di “comprare il dip” dopo che SFM è crollato di oltre la metà del suo valore. 

Vista la violenza del movimento ribassista, un rimbalzino del prezzo non è escluso: tuttavia aprire una posizione long adesso è veramente rischioso e potrebbe portare ad ingenti perdite qualora le cose non andassero per il verso giusto.

Purtroppo, o per fortuna, Safemoon (SFM) non raggiungerà più i prezzi esorbitanti del 2021 e finirà per essere dimenticata dai crypto investitori.

Siamo al capolinea per questa shitcoin, che durante lo scorso mercato rialzista ha reso milionari diversi degen ma ha anche rovinato una lunga lista di persone che l’hanno acquistata nel 2022.

Ciò che è successo ieri serve da lezione per gli scommettitori seriali del mercato crypto, che ancora devono comprendere cosa significa il “value investing” e che raggiungere velocemente la ricchezza con questo tipo di  “monete immondizia” non rappresenta la strada migliore da perseguire.

Molto meglio focalizzarsi sulle coin che portano davvero valore al mercato e che presentano un background tecnologico con casi d’uso reali.

Infine, cosa molto più importante: in questo mondo è fondamentale avere pazienza e non puntare a diventare ricchi con pochi capitali ed in breve tempo.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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