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Halving di Bitcoin in arrivo: le previsioni sul futuro del panorama crypto

L’halving di Bitcoin è programmata ad aprile 2024, e con esso ormai all’orizzonte le aspettative e le previsioni lungimiranti sul futuro del mercato crypto si fanno sempre più concrete.

Quello che solitamente rappresenta l’evento catalizzatore per l’incremento dei prezzi di Bitcoin e delle altre criptomonete, può però portare con sé anche delle insidie.

Molte società crittografiche potrebbero infatti far fatica a resistere ai cambiamenti significativi che l’industria dovrà affrontare, sia sul fronte più tecnico che su quello economico-finanziario.

Quali sono dunque le previsioni più concrete e attendibili per il prossimo halving? Quali sono i comparti del settore crypto più a rischio e quali quelli che si troveranno avantaggiati?

Tutti i dettagli di seguito.

Halving di Bitcoin atteso per aprile 2024: bull run anche a questo giro?

Con l’halving di Bitcoin che si avvicina sempre di più crescono le speculazioni e le previsioni ottimistiche sull’evoluzione del mercato crypto nei prossimi 2 anni, che vedrà presumibilmente cambiamenti significativi nelle sue profonde radici.

Indicativamente il 19 aprile 2024, o più precisamente all’altezza del blocco 840.000, la rete Bitcoin eseguirà il suo 4° dimezzamento dei premi dei miners andando a ridurre le emissioni di moneta circolante.

Come pianificato sin dall’era dei tempi,  estrarre la crypto diventerà ancora più difficile di quanto non lo sia attualmente ed il concetto di “scarsità in ambito digitale” sarà ancora più tangibile e verificabile sotto mano.

La riduzione delle estrazioni per ogni risoluzione di un blocco si traduce puntualmente ogni 4 anni in una crescita del prezzo dell’asset poiché a parità di domanda, l’offerta vede una diminuzione del 50%. 

Questa narrativa alquanto semplicistica, non tiene conto di una lunga serie di variabili che potrebbero influenzare il risultato finale, ma possiamo dire che osservando i dati del passato si sia sempre rivelata più o meno azzeccata.

Bitcoin, infatti, ad ogni halving rompe puntualmente un nuovo massimo storico, andando a segnare diversi moltiplicatori che scatenano la frenesia dell’intero crypto mercato.

A questo giro le previsioni rimangono tendenzialmente invariate, con Bitcoin che andrà presumibilmente ad attaccare il vecchio massimo situato a 69.000 dollari e con forti probabilità riuscirà a vedersela con la cifra tonda dei 100.000 dollari.

Attenzione tuttavia a non farsi prendere troppo dalla fomo: ci sono infatti diversi fattori da tenere in considerazione.

1- Verosimilmente  la vera bull run inizierà DOPO l’halving, dunque è ancora troppo presto per festeggiare e gridare al long alla cieca

2- Ad ogni halving la corsa al rialzo per Bitcoin potrebbe essere sempre meno marcata perché negli anni  la crypto sta crescendo di capitalizzazione e sta diventando un asset sempre più solido e affermato: pensare di vedere incrementi del suo valore del 20X come successo nel 2017 è alquanto improbabile. 

3-non sempre la storia si ripete e questa volta le cose potrebbero andare diversamente, sia in meglio che in peggio.

Ciò che è importante da tenere a mente quando si fanno queste riflessioni è che non dobbiamo scommettere al buio su quello che accadrà al prezzo di Bitcoin in seguito al prossimo halving affidandosi ad uno storico ridotto,o a delle credenze popolari.

Possiamo infatti leggere la situazione con meno fatalismo ed evidenziare quelle che sono le verità empiriche che il mondo on-chain ci offre.

A tal proposito, un network sempre più longevo che non ha esperienziato problemi strutturali negli ultimi anni, un hashrate in continua crescita, e l’evoluzione del panorama normativo che  vede una forte crescita dell’interesse istituzionale per la criptomoneta sono tra i dati che più spingono a decretare previsioni ottimistiche per il futuro di Bitcoin.

Il dimezzamento dei premi è solo l’ennesimo tassello che viene aggiunto ad un progetto di successo che ha saputo dimostrare negli anni  la propria centralità e la propria influenza nella concezione di denaro digitale

Le previsioni sul futuro del mercato crypto in seguito all’halving

Passando ora ad una riflessione più profonda che mette in luce gli effetti che l’halving di Bitcoin potrebbe generare sul più ampio settore crypto, possiamo giungere a queste caute previsioni.

L’evento dell’halving, oltre ad avere un effetto diretto e concreto nella quotidianità dei miners, che dovranno prepararsi ad affrontare una forte riduzione delle entrate nominali in satoshi, condiziona indirettamente l’intera industria crittografica.

L’entusiasmo speculativo generato dopo ogni halving influenza infatti anche le società che non hanno nulla a che vedere con il mining, spingendo esse ad accelerare i processi di lancio dei propri prodotti/servizi con la paura di rimanere fuori durante uno dei periodi più proficui in assoluto.

Così facendo molte le aziende sacrificano alcuni elementi delicati delle proprie progettazioni, come ad esempio sul fronte della sicurezza informatica, per poter cogliere i vantaggi momentanei del mercato.

Questo approccio causa spesso non poche difficoltà e getta le basi per un terreno fertile dove hacker e soggetti malintenzionati possono andare a colpire, andando potenzialmente a rovinare l’intero progetto in questione.

Un altro aspetto cruciale e spesso trascurato che le società crittografiche dovrebbero considerare è rappresentato dal concetto di regolamentazione.

L’evoluzione del panorama normativo, con le criptovalute che sono sempre più sotto il controllo dei regolatori globali, con particolare attenzioni in Europa, rende necessario un cambiamento sostanziale del modo in cui le aziende operano a mercato.

Una supervisione normativa più rigorosa implica che i governi stanno cercando di bilanciare innovazione e protezione della stabilità finanziaria dei paesi: l’intera industria crypto deve essere cosciente di questo passaggio epocale e deve adattarsi affinché le nuove norme in materia possano aiutare i vari business ad emergere piuttosto che schiacciare la componente di innovazione.

In questo scenario, solo le società più pronte e lungimiranti sopravviveranno e riusciranno a superare quello che probabilmente è l’ostacolo più voluminoso di tutta la storia delle crypto.

L’halving di Bitcoin, nel suo prossimo quarto anniversario, porterà dunque con sè un mercato in intera espansione che sta cercando il suo punto di equilibrio e che deve conformarsi con le tensioni provenienti dall’esterno.

Fare previsioni nel caos del progresso tecnologico e normativo non è semplice: quello che possiamo osservare è che in molti falliranno e non saranno in grado di stare al passo con le crescenti sfide che il settore si troverà di fronte.

Allo stesso tempo ci sarà qualcuno che rafforzerà il suo dominio e qualcun’altro che emergerà dal nulla ed andrà a formare lo scheletro della società crittografica del futuro.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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