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Bitcoin: il candidato Presidente USA crede che il governo si senta minacciato

Il candidato alla presidenza degli USA, Vivek Ramaswamy, parla di Bitcoin, affermando che il governo si sente minacciato e che ne parlerà al dibattito repubblicano. 

Bitcoin: il candidato repubblicano Presidente USA parla della regina delle crypto

Vivek Ramaswamy, candidato alla nomination del Partito Repubblicano per le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2024, ha parlato di Bitcoin in una nuova intervista al podcast What Bitcoin Did

Nello specifico, Ramaswamy ha voluto sottolineare che secondo lui, attualmente, il governo degli USA si sente minacciato da Bitcoin e che, per questo, si rifiuta di abbracciarlo completamente. 

Non solo, il candidato Presidente USA parla di visioni diverse sull’argomento, sottolineando quanto segue quando parla della visione della gente comune: 

“Quelli di noi che stanno avendo questa conversazione credono che noi, come individui, creiamo un governo che sia responsabile nei nostri confronti. La visione alternativa del mondo, per capirci, è che lo Stato precede l’individuo. I vostri diritti derivano dal governo. Non sono indipendenti da esso e quindi questo propone una minaccia all’esistenza dello Stato. Quindi, è perfettamente nei diritti dello Stato intervenire e impedire che questo esista”.

Per l’aspirante Presidente USA, dunque, il governo e i politici non andrebbero educati a cambiare punto di vista su BTC e crypto, ma anzi, Ramaswamy dice che il problema è che tutti sanno cos’è Bitcoin e cosa questo comporta. Proprio per questo, dice che il governo si sente minacciato dalla regina delle crypto. 

Bitcoin: l’aspirante Presidente USA dice che ne parlerà al dibattito repubblicano

Nel suo discorso, Ramaswamy parla del disegno di legge Digital Asset Anti-Money Laundering Act, proposto dalla senatrice  Elizabeth Warren (D-Mass.), insieme a Roger Marshall, Joe Manchin e Lindsey Graham. 

Si tratta di una proposta di legge progettata per chiudere le lacune normative attuali e promuovere una maggiore conformità delle società crypto ai regolamenti antiriciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo (AMF/CFT). 

Nello scorso settembre, pare che nove membri del Congresso USA avrebbero deciso di sostenere tale disegno di legge. Altri, invece, definiscono tale disegno come un attacco diretto alla libertà personale e alla privacy degli utenti crypto.

Anche qui Ramaswamy parla di una visione che però è del governo degli USA, che è molto diversa da quella in cui crede la gente comune. 

Infine, il candidato alla presidenza ha anche detto che solleverà la questione del Bitcoin nei dibattiti:

“L’ho già detto ai moderatori del Partito Repubblicano. Questo dovrebbe essere un argomento di cui parlare. Se non lo faranno, lo farò io”.

Il dibattito politico anche su CBDC e Blockchain

Sempre lo scorso settembre, se da un lato c’è Bitcoin con la sua blockchain, dall’altro si è sollevato anche un altro dibattito politico ma sulla Central Bank Digital Currency (CBDC). 

E infatti, Maxine Waters dei democratici aveva parlato sui provvedimenti legislativi in sospeso su CBDC e la blockchain. Secondo Waters, i repubblicani che sostengono crypto e decentralizzazione, pare stiano ostacolando le banche centrali per la creazione di una CBDC americana. 

In quel caso, la proposta di legge in questione è quella presentata dal repubblicano Tom Emmer che vorrebbe l’anti-sorveglianza delle banche centrali in valuta digitale. Nello specifico, Emmer vorrebbe bloccare gli sforzi dello Stato nel rilasciare uno strumento di sorveglianza finanziaria che minerà lo stile di vita americano. 

Rispondendo a Waters, poi, Emmer ha anche sottolineato che essere favorevole a crypto e blockchain, non vuol dire essere favorevoli anche alle CBDC, dato che sono comunque controllate dal governo. 

Ma i democratici hanno continuato a definire tale proposta repubblicana come anti-innovazione sulle CBDC, citando il fatto che mentre altri 130 Stati nel mondo ci stanno lavorando su, gli USA sono “fermi”. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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