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Che cos’è e come funziona il protocollo di interoperabilità crypto Polyhedra?

Polyhedra Network è un protocollo web3 che mira ad introdurre maggiore interoperabilità, privacy e scalabilità all’interno del mondo crypto, sfruttando sistemi a conoscenza zero.

L’applicazione è dotata di un bridge per criptovalute, con cui poter trasferire ETH, BNB e USDT tra diverse blockchain, oltre ad un bridge per NFT ed un’infrastruttura per messaggi crittografici.

Da poco Polyhedra  ha iniziato a collaborare con la piattaforma di restaking EigenLayer per facilitare la connessione tra le reti Ehereum e Bitcoin, sfruttando un particolare sistema di bridging zk.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

Cos’è il nuovo progetto crypto Polyhedra Network?

Polyhedra Network è un protocollo di ultima generazione pensato per offrire agli utenti del mondo crypto una soluzione comoda e sicura per trasferire i propri asset cross-chain sfruttando la tecnologia avanzata delle Zero-knowledge proof (ZKP).

Questa applicazione innovativa fornisce una base interoperabile altamente efficiente per i trasferimenti di risorse digitali, scambi di messaggi crittografati e condivisione di dati tra infrastrutture web2 e web3.

Polyhedra riesce nell’intento di elaborare migliaia di transazioni al secondo con tariffe minime, grazie al suo innovativo algoritmo di consenso e al meccanismo di sharding.

Allo stesso tempo supporta più linguaggi di programmazione e framework, come Solidity, Rust e JavaScript, e garantisce la sicurezza e l’integrità della rete, così come la privacy dei dati dei propri utenti.

Nel dettaglio il network è diviso in 3 componenti che si integrano a vicenda tra di loro: Polyhedra Chain, Polyhedra Hub e Polyhedra SDK

La prima rappresenta una blockchain di primo livello che supporta transazioni rapide ed economiche, e funzionalità avanzate.

La seconda costituisce una soluzione di scalabilità di secondo livello che collega più reti crittografiche e permette di offrire interoperabilità senza soluzioni di continuità.

Infine, l’ultima componente è un kit di sviluppo software che permette ai developer di costruire facilmente applicazioni decentralizzate all’interno della rete Polyhedra.

Tra i prodotti più interessanti rilasciati dal team del protocollo crittografico vediamo il Bridge di token, il Bridge per NFT e l’infrastruttura di messaggi zk nota come Greenfield zkMessenger

Per quanto riguardo il bridge di crypto fungibili, possiamo trasferire monete come ETH, BNB e USDT tra una vasta gamma di reti come Ethereum, Base, Linea, Optimism, Arbitrum, Mantle, Polygon, BNB chain ecc.

Il Bridge di NFT è ancora in versione mainnet Alpha con funzioni limitate che permettono di inviare token non fungibili tra diverse reti ed eseguire il reedem delle stesse risorse, mentre il Greenfield zkMEssanger è in fase di sviluppo sotto testnet.

Polyhedra crypto

La tecnologia di Polyhedra Network è ancora in fase di sviluppo architetturale, con il protocollo sottoposto a test e ottimizzazioni rigorosi.

La rete prevede inoltre di lanciare nel prossimo futuro un proprio scambio decentralizzato, una piattaforma di prestito, un servizio Oracle e un mercato NFT.

Lo zkBridge Bitcoin di Polyhedra

Recentemente Polyhedra ha stretto una partnership con il protocollo di restaking EigenLayer con l’obiettivo sviluppare ulteriormente la tecnologia zk Bridge, rendendo possibili i trasferimenti in crypto da rete Ethereum a Bitcoin e migliorando l’efficienza di varie reti L1 e L2.

Polyhedra amplia così l’iniziativa precedentemente lanciata con lo stesso bridge, inaugurando il dual staking di EigegnLayer che utilizza token nativi su più blockchain.

Questo approccio, che fonda le sue radici sull’implementazione delle tecnologie a conoscenza zero e del meccanismo del reimpegno, offre ai detentori di BTC l’opportunità di generare profitti e offre vantaggi sostanziali all’ecosistema BTC complessivo.

La caratteristica primaria del prodotto zkBridge è che a differenza dei tradizionali sistemi dual staking che utilizzano token nativi ed ETH, incorpora Bitcoin come risorsa di staking secondaria.


Questo tipo di comunicazione cross-chain per funzionare ed essere riconosciuta valida all’interno della blockchain di Polyhedra, deve ricevere una doppia convalida da due gruppi distinti: gli operatori di token nativi e gli operatori supportati da BTC.

Così facendo si raggiunge un elevato livello di sicurezza e consenso, tale da permettere agli utenti di passare tra le due reti crittografiche, per natura non comunicanti tra di loro, in completa sicurezza e facilità.

Questo quadro riduce, inoltre, la probabilità di processi decisionali o manipolazioni unilaterali, poiché impone un consenso più ampio tra i diversi detentori di asset.

L’integrazione tra EigenLayer e Polyhedra amplia il set di token LST disponibili ed utilizza la stabilità e la reputazione del mercato di Bitcoin, fornendo un ulteriore livello di fiducia e resilienza al processo.

Entrambe le crypto community dei bitcoiner e degli ethereum fan boy, potranno impegnarsi reciprocamente per contribuire ai processi di sicurezza e consenso della blockchain, alimentando una maggiore partecipazione all’interno della rete.

Attualmente il dual staking con cui si potrà utilizzare la crypto BTC all’interno di Polyhedra non è ancora live, ma verrà lanciato dopo l’AVS di EigenLayer mainnet.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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