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Bitcoin è scatenato, ma le previsioni dei prezzi indicano la possibilità di una correzione prima dell’halving

Bitcoin inizia la settimana con il sorriso, stampando un +1,44% nelle ultime 24 ore e posizionandosi al di sopra dei 52.400 dollari: tuttavia le previsioni dei prezzi indicano la possibilità di un forte  ritracciamento prima dell’halving di aprile.

Storicamente infatti, Bitcoin ha sempre registrato un calo del suo valore  prima di ogni evento di dimezzamento dei premi per i miners, per poi ripartire puntualmente nei mesi successivi.

Anche questa volta, con uno scenario completamente diverso dagli anni precedente, la storia si ripeterà?

Previsioni BItcoin: potenziale correzione dei prezzi prima dell’halving 

Nonostante l’attuale previsione dei prezzi di Bitcoin basata sui grafici indichi una forza

notevole per il crypto asset, l’analisi dei cicli di mercato precedenti suggerisce la possibilità di un forte “dip” prima dell’halving, atteso per il 18 aprile.

Storicamente Bitcoin è sempre cresciuto di valore da sei a sette mesi prima del quadriennale dimezzamento del block-reward per i minatori del network, per poi scivolare puntualmente pochi mesi prima del fatidico evento e ripartire infine dopo il suo completamento.

A gennaio, questo tema è stato particolarmente sentito sulle piazze di discussione di Reddit, all’interno del forum r/bitcoin dove solitamente si discute di previsione dei prezzi e sviluppi dell’infrastruttura. 

Un utente del social media ha attirato quasi 1000 voti positivi parlando di un ipotetico crash prima dell’halving, in un momentum in cui chiunque gridava alla caccia al long. Ecco le sue parole nel post su Reddit:

“C’è sempre un calo prima dell’halving. Questo ha qualcosa a che fare con i minatori? Sembra semplicemente controintuitivo, perché tutti, e anche le loro madri, sanno che il prezzo aumenterà dopo il dimezzamento.”

Analizzando nel dettaglio l’andamento dei prezzi di Bitcoin dal 2009 fino al 2024  ci accorgiamo subito che una correzione pre-halving risulta essere un minimo comune denominatore per l’inaugurazione di ogni bull market.

Nel 2012 ad esempio, Bitcoin raggiunse un picco positivo di 13,50 dollari il 17 di agosto, per poi crollare del 40,74% in soli 3 giorni. In quella circostanza, dopo l’halving che avvenne a novembre, i prezzi della criptovaluta avevano raggiunto un nuovo massimo.

Nel 2016 invece, la moneta crittografica ha raggiunto un massimo di 766 dollari il 16 giugno, prima di registrare un calo del 13,83% a 660 dollari a metà agosto, ritornando poi al di sopra dei 960 dollari dopo il tanto atteso dimezzamento del block-reward alla fine dell’anno.

Nel 2020 abbiamo assistito allo stesso iter, intensificato dal crollo delle borse dell’11 marzo identificato come “giovedì nero” in concomitanza con la diffusione del covid-19 in tutto il mondo. Bitcoin in quell’anno raggiunse i 10.000 dollari ad inizio febbraio, crollando  spaventosamente a 4.850 dollari a marzo, con un minimo registrato di 3.800 dollari.

Nonostante la situazione particolarmente delicata, Bitcoin recuperò il terreno perso post-halving e chiuse l’anno con un valore di 29.200 dollari, segnando un aumento del 302% su base annua.

Nel 2024 da inizio anno, Bitcoin è già cresciuto del 21,17%, aprendo le porte all’ennesimo mercato rialzista della crypto che potrebbe a breve trasportarla su nuovi massimi storici.

Prima di tutto però, se la storia dovesse ripetersi, potremmo aspettarci un calo, quantomeno al di sotto dei 45.000 dollari.

Alcuni utenti su Reddit, facendo seguito al post indicato in precedenza, hanno rivelato di aver accantonato fondi da investire nel caso in cui il prezzo dovesse scendere come successo negli scorsi anni.

L’approccio strategico degli investitori e l’atteggiamento fiducioso della community Bitcoin, indicano che nonostante la presunta correzione in arrivo, le previsioni per la fine dell’anno porteranno la crypto ad un valore più di alto di quello attuale

L’outlook generale di Bitcoin e del mercato crypto

Nonostante le previsioni storiche dei prezzi di bitcoin suggeriscono l’elevata probabilità di incontrare un rintracciamento prima dell’halving, l’outlook generale del mercato crypto sembra mostrare una situazione tutt’altro che negativa.

Con una quotazione attuale di 52.400 dollari, una capitalizzazione di mercato pari a 1,02 trilioni di dollari, un open interest aggregato in crescita a 14 miliardi di dollari e un funding rate prevalentemente positivo sui maggiori mercati derivati, Bitcoin sembra voler puntare a nuovi massimi al di sopra dei 69.000 dollari da qui a breve.

Robert Kiyosaki, noto investitore ed autore del bestseller “Rich Dad Poor Dad”, va in controtendenza con gli eventi storici di Bitcoin e prevede un prezzo di 100.000 dollari entro giugno, proprio due mesi dopo il tanto atteso halving.


Le circostanze in cui fluttua ora la crypto, sono estremamente differenti rispetto a quelle degli anni passati, dove il mercato era meno maturo e c’era meno consapevolezza delle potenzialità dell’asset.

Oggi, nel 2024, con i primi ETF spot Bitcoin approvati ad inizio anno e con i mercati speculativi mondiali enormemente in forza nonostante le diverse recessioni tecniche registrate da molti Paesi ( es Giappone e Germania), la storia potrebbe non ripetersi.

Da segnalare anche come l’andamento dei tassi d’interesse sui titoli del tesoro USA abbia preso una strada completamente differente rispetto agli scorsi anni. Dal 2009 fino al 2016 i tassi sono stati pressoché prossimi allo zero, per poi toccare un massimo del 2,40% ad aprile 2019 e tornare vicini allo zero nel 2020.

Oggi ci troviamo con i tassi al 5,25% e con prospettiva di taglio da qui entro fino anno, con la previsione di agevolare i mercati risk-on come Bitcoin.

Questo potrebbe incidere fortemente sulla price action del crypto asset da qui al realizzarsi dell’halving, sostenendo il suo valore sopra i 50.000 dollari.

bitcoin halving previsioni

Ritornando all’analisi tecnica dei prezzi, su cui siamo partiti, possiamo evidenziare come questa volta la spinta bullish di Bitcoin sia particolarmente più forte rispetto ai cicli pre-bull market precedenti.

Come evidenzia un utente su Twitter infatti, questa è la prima volta nella storia dell’asset, che Bitcoin ritorna al si sopra del livello 0,618 del ritracciamento di Fibonacci ( che riferimento massimo del 2021 e minimo del 2022)  prima dell’halving.

Solitamente quel livello è stato sempre riacciuffato dopo il dimezzamento dei premi per i miners.

Questa volta per Bitcoin potrebbe essere tutto diverso: allacciate le cinture e godetevi lo spettacolo.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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