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Monad: la blockchain “Solana Killer” capace di gestire fino a 10.000 transazioni crypto al secondo

Monad è una rete crypto emergente, attualmente in fase di devnet, che offre un’infrastruttura estremamente scalabile e compatibile con l’Ethereum Virtual Machine (EVM).

Si stima che questo L1 possa arrivare a competere con la rapidità di esecuzione della chian Solana, avendo già raggiunto il traguardo delle 10.000 transazioni reali per secondo durante i propri test.

Monad non ha ancora una propria crypto nativa del suo ecosistema e potrebbe rilasciare nei prossimi mesi a tutti gli early adopters del progetto.

Recentemente il team che gestisce il progetto ha chiuso un finanziamento da 225 milioni di dollari guidato da Paradigm, aumentando le probabilità di osservare una distribuzione ad airdrop del futuro token.

Tutti i dettagli di seguito.

Cos’è la blockchain layer-1 ultra-scalabile Monad

Negli ultimi mesi gli sviluppi infrastrutturali della piattaforma Monad hanno attirato l’attenzione del pubblico dello spazio crypto.

Parliamo di una blockchain di primo livello compatibile con l’Ethereum Virtual Machine (EVM) e capace di offrire una scalabilità significativamente elevata, a tal punto da essere definita la prossima “Solana Killer”.

Fondata nel 2022 da Keone Hon, ex sviluppatore quantitativo di Jump Crypto, Monad vanta già da ora una capacità di elaborazione di 10.000 transazioni reali per secondo (rete in devnet), pur mantenendo peculiarità di sicurezza ed economicità.

Si stima che la rete riesca a portare a termine operazioni con un tempo di blocco di un secondo ed una finalità istantanea.

Monad riesce nell’intento di gestire in autonomia un traffico  di rete relativamente ingombrante attraverso meccanismo di consenso MonadBFT e all’architettura di esecuzione parallela che permette di elaborare più transazioni contemporaneamente, spostandosi dai tradizionali sistemi distribuiti ad sequenziali.

In particolare Monad utilizza tecniche come l’Optimistic Concurrency Control (OCC) e la Software Transactional Memory (STM) per garantire precisione e integrità dei dati che viaggiano su binari paralleli, separando l’ordine e l’esecuzione delle transazioni in fasi differenti.

Tutto ciò permette di sfruttare una blockchain snella con una mole di lavora semplificata, il tutto all’interno di un universo in potenziale connessione con i software presenti su Ethereum, dove sono girano le applicazioni e i progetti di maggiore successo.

Lo sviluppo di Monad è guidato da Monad Labs, appoggiato a finanziatori iniziali come Dragonfly, Lemniscap, Shima Capital, Finality Capital Placeholder.

Si prevede che entro fine anno la blockchain di Monad entrerà in mainnet ed inizierà ad offrire la sua piattaforma ultra scalabile agli utenti del mondo crypto, competendo molto probabilmente con le “top infrastructure” del settore sin da subito.

In quanto EVM compatibile, Monad dovrà vedersela anche con i layer-2 di Ethereum, che puntano ad risolvere gli stessi problemi di scalabilità del L1 ed hanno da poco introdotto un aggiornamento che permette di abbassare notevolmente le tariffe del gas.
La guerra all’efficienza è appena iniziata.

Monad Mainnet in arrivo e probabile crypto airdrop in vista: come qualificarsi come utenti eleggibili?

Mentre Monad si avvicina al suo lancio in mainnet, emergono le prime speculazioni sull’inaugurazione parallela di una crypto nativa che possa fungere da gas token e da gettone di governance per le decisioni della comunità.

Giudicando dagli investimenti VC conclusi di recente, tra i quali spicca un round di finanziamento da 225 milioni di dollari guidato da Paradigm e sostenuto da Electric Capital, Castle Island Ventures, Animoca Ventures, Coinbase Ventures e CoinFund, possiamo ipotizzare una distribuzione di token tramite airdrop.

Solitamente infatti la strategia dell’airdrop viene utilizzata quando alle spalle di un progetto ci sono grandi investitori da ricompensare, e quando allo stesso tempo vi è la necessità (come il caso di Monad) di decentralizzare il più possibile la propria struttura.

Il lancio della nuova crypto per Monad arriverà con molta probabilità dopo qualche mese dall’entrata in mainnet della blockchain L1.

Per provare a risultare eleggibili all’airdrop, non ci sarà da fare altro che interagire con la chain il più possibile, brigando fondi dalla rete Ethereum e svolgendo transazioni con più protocolli possibili costruiti su di essa.

In linea di massima si raccomanda di svolgere almeno 1 bridge, eseguire almeno 10 transazioni nell’arco di 3 mesi o più, e creare un volume di swap minimo di 1000 dollari.

Tra i criteri di eleggibilità potrebbe rientrare anche la fattispecie dello staking della crypto di Wormhole, ovvero W, essendo Robinson Burkey (fondatore di Wormhole) un investitore di Monad.

In merito agli sviluppi della chain e degli ottimi traguardi raggiunti  il socio amministratore di Electric Capital, Avichal Garg ha dichiarato quanto segue in un’intervista a Decrypt:

“Siamo entusiasti di Monad perché risolve uno dei colli di bottiglia critici nella scalabilità per l’ecosistema Ethereum: la macchina virtuale Ethereum. L’EVM parallelizzato di Monad può sbloccare un miglioramento di 100 volte nel throughput nell’ecosistema EVM e rendere possibili applicazioni decentralizzate di livello consumer.”

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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