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Tagliato ufficialmente il nastro dell’aggiornamento Dencun: si chiude un altro capitolo fondamentale della storia della Blockchain di Ethereum

Oggi, alle ore 13:55 UTC, o più precisamente all’altezza del blocco 8626176 della Beacon Chain, è stato eseguito con successo l’aggiornamento hard fork Dencun della blockchain di Ethereum.

La sua implementazione combina due aggiornamenti specifici, noti come Deneb e Cancun, dove il primo riguarda essenzialmente il consensus layer, mentre il secondo si riferisce all’execution layer.

Dencun segna una pietra miliare per la piattaforma di smart contract più conosciuta al mondo, e introduce miglioramenti che potrebbero essere ricordati a lungo nella storia di Ethereum.

Di seguito tutto ciò devi assolutamente sapere.

Al via Dencun: il tanto atteso aggiornamento della blockchain di Ethereum viene eseguito con successo

Dopo l’aggiornamento Shapella datato aprile 2023, con cui si è dato il via all’unstake degli ETH precedentemente bloccati all’interno della Beacon Chain, ecco che Ethereum conclude un altro capitolo fondamentale della propria esistenza inaugurando l’hard fork Dencun.

Questo genere di cambiamento sostanziale del protocollo arriva dopo che le stesse procedure di rinnovamento sono state provate sulle reti di testnet Goerli, Sepolia e Holesky, riscontrando talvolta non poche difficoltà. 

Tecnicamente, Dencun combina altri due aggiornamenti che avvengono simultaneamente sui livelli di consenso ed esecuzione di Ethereum (Deneb + Cancun).

Vari progetti che orbitano attorno all’ecosistema di Ethereum, come ad esempio Optimism, Starknet, Arbitrum e moltissimi altri ancora, hanno festeggiato in sinergia la rivoluzione tecnologica in atto.

La sua implementazione tra i vari client operanti sulla rete è progettata per migliorare l’aspetto della scalabilità, che rimane a distanza di anni ancora il tallone di Achille dell’infrastruttura ideata da Vitalik Buterin.

Uno dei cambiamenti più significativi apportati con Dencun è, infatti, l’introduzione del concetto di “proto-danksharding” progettata all’interno dell’EIP-4844 con lo scopo di ridurre le fees dei layer-2, anticipando la revisione futura dello “sharding”. 

L’aggiornamento portato a termine in data odierna aggiunge, tuttavia, molte altre migliorie dal punto di vista infrastrutturale, celebrando vari Ethereum Improvement Proposal come l’EIP-1153, l’EIP-4788,l’EIP-5656, l’EIP-6780, l’EIP-7044, l’EIP-7045, l’EIP-7514 e l’EIP-7516.

Il lavoro degli sviluppatori di Ethereum, che pianificano ormai da anni di modellare il protocollo aggiungendo novità che miglioreranno la scalabilità, è arrivato finalmente a compimento anche se arrivato dopo qualche ritardo nella programmazione originale che vedeva Dencun essere avviato nel 2023.

Ad ogni modo, seppur riscontrando piccoli intoppi durante il percorso, l’intera community crittografica di Ethereum chiude definitivamente la porta di un’epoca brillante nella storia dei contratti intelligenti ed apre un portone che ci proietta direttamente nel futuro.

Molti fan e soggetti attivi dell’ecosistema come i validatori EthStaker e Nethermind, hanno colto l’occasione per festeggiare insieme la pietra miliare raggiunta, unendosi in livestream assieme al proprio pubblico.

ATTENZIONE: l’aggiornamento dei client avverrà in automatico in base al provider a cui vi state appoggiando. Sia nel caso foste degli staker LST sia nel caso foste dei semplici holders, non dovete fare nulla.

Se, invece, siete dei solo staker (ed avete bloccato 32+ ETH sulla Beacon Chain) dovete assolutamente aggiornare sia l’execution layer che il consensus layer, pena lo slashing continuo degli ether in stake.

I vantaggi apportati da Dencun per il mondo dei layer-2: un piccolo passo verso il danksharding

Come accennato, l’aggiornamento Dencun apporta vantaggi sostanziali sul fronte della scalabilità di Ethereum, introducendo il concetto di “proto-danksharding” all’interno delle reti layer-2 come Arbitrum, Optimism, Polygon ZkEVM, zkSync, Starknet e molti altri ancora.

In questa fase, che anticipa la futura implementazione dello sharding, con cui si andrà a frammentare il lavoro della blockchain, sono stati introdotti i cosiddetti “blobs

I BLOB sono degli spazi di archiviazione dati (nonché una nuova tipologia di transazione), che rimpiazzano le tradizionali puntate ai calldata.

I blob possono essere descritti come partizioni più piccole del database di Ethereum che permettono di gestire segmenti di dati specifici migliorando l’efficienza complessiva della chain.

Questo si traduce in una riduzione importante dei costi del gas sostenuti dai diversi rollup L2 dell’ecosistema crittografico ed una maggior scalabilità delle transazioni.

Si stima a tal proposito che nei prossimi giorni, quando tutte le catene di secondo livello avranno aggiornato i propri sequencer, si raggiungerà il traguardo delle 100.000 tp/s su Ethereum.

Per quanto riguarda il risparmio delle fees, le proiezioni indicano un costo ridotto di quasi 5 volte rispetto al prezzo originale richiesto per eseguire un operazione.

Ricordiamo che, a differenza di come viene erroneamente descritto dai meno esperti, il costo delle transazioni sul layer principale rimane INVARIATO, mentre il vantaggio lo si avrà esclusivamente sui layer-2

Mentre ci avviciniamo alla versione completa dello sharding con questa sorta di  compromesso migliorando l’esperienza per l’utente finale nell’ecosistema dei rollup di Ethereum, l’aggiornamento Dencun segna un altro enorme vantaggio.

Infatti, il proto-danksharding andrà a beneficio anche della classe di protocolli di disponibilità di dati (DA) come Celestia, EigenDA e Avail, aiutando le reti ad archiviare grandi quantità di dati a costi ridotti.

A tal proposito, sottolineiamo come i L2 utilizzino in maniera consistente i progetti DA per archiviare i propri dati on-chain. Dencun potrebbe rendere molto più economico spostare grandi quantità di informazioni aprendo le porte ad una fase di espansione per questa nicchia.

In merito al successo dell’hard fork di Ethereum e della pietra miliare segnata nel contesto DA, il co-fondatore di Polygon, Jordi Baylina, ha dichiarato quanto segue in un’intervista a Coindesk:

“I prezzi dovrebbero scendere principalmente perché è una questione di domanda e offerta. La tua offerta è maggiore, la disponibilità dei dati su Ethereum sarà maggiore, quindi il prezzo dovrebbe scendere.”

Sebbene ancora non sappiamo in che misura il risparmio potrebbe avvenire, possiamo di per certo affermare che gli sviluppatori della blockchain di Ethereum saranno molti più liberi di costruire in modo fluido, senza pensare eccessivamente ad intoppi tecnici dati dal costo dei dati e dalle commissioni di rete nei rollup.

Ora il limite per la creazione di protocolli di successo su Ethereum, è solo l’immaginazione: il futuro è arrivato, e sembra più splendente che mai.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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