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Worldcoin entra nella famiglia dei  layer-2 di Ethereum annunciando World Chain: possibile nuovo caso d’uso ed apprezzamento per WLD

Worldcoin (WLD), il progetto di scansionamento biometrico dell’iride capitanato da Sam Altam, ha annunciato ieri il lancio di una rete layer-2 chiamata World Chain.

La nuova rete open source e permissionless, che dovrebbe essere pronta già a partire da quest’estate, si appoggia alla sicurezza di Ethereum ed è costruita attraverso l’OP stack.

Non sappiamo ancora se il  WLD sarà utilizzato come gas token ma per ora, a giudicare dalla reazione grafica, sembra aver preso abbastanza bene la notizia.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

Worldcoin (WLD) annuncia la propria rete layer-2 World Chain basata su Ethereum e costruita con OP stack

Il protocollo Worldcoin e il suo fondatore Sam Altman, stanno per entrare all’interno dell’ecosistema dei layer-2 aiutando Ethereum a sopperire ai suoi noti limiti di scalabilità: proprio ieri è stato annunciato il lancio della propria rete World Chain attraverso un comunicato ufficiale della società di sviluppo Tools for Humanity.

Secondo quanto riportato, la chain sarà protetta dalla sicurezza interna di Ethereum, e verrà costruita attraverso il framework operativo OP stack, ovvero lo stesso utilizzato per sviluppare Base lo scorso anno.

La mainnet è prevista già da quest’estate, con i 5 milioni di utenti della community Worldcoin che hanno effettuato il sistema di riconoscimento dell’iride che saranno al centro di questioni di governance.

World Chain è stata pensata come infrastruttura open source e permissionless, aperta ed utilizzabile da tutti, pur perseguendo l’obiettivo ultimo dell’azienda di limitare la presenza dei bot negli ambienti online.

Proprio per questo, il layer-2 offrirà un accesso prioritario nella costruzione dei blocchi a tutti gli utenti reali verificati, mentre i bot avranno un accesso base. Ciò aiuta a limitare la presenza di queste entità indesiderate che solitamente  intasano le reti crittografiche.

Come spiegato infatti Tiago Sada, responsabile del prodotto, ingegneria e design presso Tools For Humanity:

“Tutte queste blockchain stanno lavorando molto per ridurre le tariffe del gas in modo che la rete sia più accessibile, ma ciò significa che inizi a vedere molta più attività dei bot. Ciò finisce per far aumentare le tariffe per gli esseri umani e le reti si intasano.

World Chain sarà aperto e senza autorizzazione. Chiunque, compresi i bot, potrà inviare transazioni. Ma le transazioni inviate da esseri umani verificati avranno spazio di blocco prioritario, quindi verranno elaborate più velocemente.”

L’annuncio di World Chain lascia qualche dubbio su alcune specifiche tecniche della nuova rete: sarà WLD il gas token designato? quale sarà la capacità di elaborazione delle transazioni? quanti validatori ci saranno al lancio e come saranno distribuiti all’interno della community? quali saranno le prime dapp ad essere lanciate su di essa?

Molto probabilmente a questi interrogativi seguirà una risposta approfondita del team di Worldcoin nelle prossime settimane, mentre verranno svelati dettagli più precisi riguardo la data di lancio. 

Ciò che possiamo affermare per certo, è che gli sviluppatori web3 dopo il lancio della chain avranno a disposizione uno strumento in più per costruire app focalizzata sull’utilità del mondo reale, contribuendo a creare un mondo on-chain verificato e connesso strettamente con la controparte off-chain.

WLD gas token della nuova chain? Analisi completa della crypto

Sebbene il team di Worldcoin non abbia esplicitamente garantito il ruolo di gas token a WLD all’interno della nuova rete layer-2 World Chain, possiamo affermare come verosimilmente sarà la valuta designata al pagamento delle commissioni.

Dopo l’annuncio di ieri, WLD non ha registrato particolari rialzi grafici ma allo stesso tempo è riuscita a limitare fortemente le perdite in un momento in cui tutto il mercato, specialmente il comparto AI, registrava una performance da rosso intenso.

 Come possiamo vedere nel seguente grafico a 4h sulla coppia WLD-USDT, la crypto pur trovandosi all’interno di un trend ribassista, è riuscita a mantenere le quotazioni al di sopra della regione dei 4,5 dollari aprendo la porta a scenari di inversione nel breve periodo.

Purtroppo il  forte scossone del mercato di questi giorni ha distaccato il sentimento euforico dei tori che ha contraddistinto i primi mesi del 2024, dunque potremmo comunque aspettarci un attacco a nuovi minimi.

Ad ogni modo vista la solidità mostrata ieri, WLD potrebbe balzare dal supporto attuale e recuperare facilmente i 6 dollari, tornando al di sopra delle EMA50, soprattutto qualora BTC ed ETH dovesse accennare ad un recupero.

Per il momento occhi puntati agli estremi del trading range che va dai 4 ai 5,5 dollari.

L’inclusione come gas token all’interno di World Chain, potrebbe dare a WLD quell’utilità mancante capace di dare valore alla risorsa e di aumentare la domanda per l’uso dei servizi  correlati a Worldcoin.

Purtroppo però al momento il fattore “utilità” non è il vero problema di WLD: ciò che pesa sulle spalle della crypto è il vesting aggressivo di nuova supply che verrà immessa sul mercato e l’inflazione prevista nei prossimi anni.

Secondo i dati di Dune Analytics, al momento la supply circolante è a malapena il 2% della supply totale di WLD, con molti token che aspettano di essere sbloccati e distribui tra community, investitori, team e fondi per lo sviluppo interno.

Già ad agosto di quest’anno avverranno i primi unlock per gli investitori, che probabilmente punteranno a fare i primi take profit. Ad inizio 2026 invece avremo già il 50% della supply totale sbloccata, con molti dei nuovi token WLD che saranno liquidati spingendo il deprezzamento della crypto.

Da notare  a tal proposito come a partire da metà dicembre 2023 la curva di emissioni di nuove monete abbia iniziato ad impennarsi sempre di più, arrivando quasi a raddoppiata la quota di token circolanti in appena 4 mesi

Segnaliamo infine come, sempre secondo quanto riportato da Dune, i top 8 holders di WLD detengono una quota di token (in gran parte ancora bloccati) che ammonta al 90% della supply totale della moneta.

Non affatto un buon segnale per il lungo termine.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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