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Il lancio della crypto ZK di ZKsync è stato accompagnato da un alto numero di scam e dapp malevole

Il debutto della crypto ZK, nuovo token di governance dell’ecosistema ZKsync, non è stato tutto rose e fiori: nel mezzo di uno degli airdrop più attesi della storia, si sono registrati anche molti casi di scam.

Primo fra tutti su X che, impersonificando falsamente il team di ZKsync, invitavano a cliccare su link di dapp malevole con conseguente drenaggio dei wallet degli utenti.

Ci sono state poi varie lamentele da parte di utenti e protocolli per un lancio poco decentralizzato, di cui hanno beneficiato in pochi.

Tutti i dettagli di seguito.

ZK crypto listing: il token di ZKsync viene inaugurato nel mezzo di una marea di scam 

Il lancio della tanto atteso token della blockchain ZKsync, ovvero  ZK, non è stato esente dalla presenza fittizia di scam crypto sulla piattaforma X.

Solitamente quando nel settore crittografico viene lanciata una nuova risorsa con parecchio entusiasmo, i truffatori spopolano per cercare di attirare utenti ingenui o distratti nello scopo di derubarli con phishing, malware e link di dApp malevole.

Dopo l’annuncio del checker per l’airdrop di ZK martedì 11 giugno, il numero di scam ha iniziato a moltiplicarsi, con diversi account X che si sono impersonificati falsamente come il team di ZKsync, in attesa di qualche pollo da spennare.

In particolare da quel giorno la società di sicurezza Web3 Blockaid ha registrato un drammatico aumento del volume di dApp dannose che prendono di mira ZKsync, fino ad un incremento di 5 volte nel giorno del listing della crypto.

A tal proposito Il CEO di Blockaid  Ido Ben-Natan ha spiegato in una recente intervista come vengono messi in piedi questi scam e come portano al drenaggio del wallet degli utenti, sottolineando che:

“Le truffe a cui stiamo assistendo sono truffe di impersonificazione: dApp dannose che utilizzano il marchio ZK per indurre gli utenti a firmare transazioni dannose. Queste dApp dannose utilizzano SDK drenanti per mitigare il rilevamento e raggiungere gli utenti” 

Spesso questo genere di truffe utilizzano profili X con un numero notevole di followers, con lo stesso nickname/ foto dell’account ufficiale di ZKsync, e con un “@” simile,  in modo da assomigliare il più possibile all’entità reale.

In genere poi, commentano sotto i post degli account reali (come quello di ZKsync)  con post sempre più redatti a regola d’arte e con link malevoli in bella vista, sfruttando la potenziale disattenzione degli utenti che potrebbero cadere in inganno.

La stessa ZKNation, la sezione della governance del progetto, ha ammesso l’alto numero di scam e la presenza di soggetti che si fingono addetti ai lavori.

Gli aggressori hanno approfittato, e stanno ancora approfittando della FOMO per il lancio di ZK, attirando gli utenti presso dApp dannose.

In tutto ciò poco prima del lancio, il team di ZKsync ha osservato un carico elevato di richieste e prestazioni poco efficienti in alcuni servizi di chiamata di procedura remota (RPC), contribuendo a creare confusione nel mezzo del pullulare degli scam.

Gli RPC sono elementi dell’architettura di una blockchain che comunicano con i nodi ed eseguono le operazioni di rete richieste dagli utenti.

Il team nel momento dell’inaugurazione della crypto ZK, ha spiegato che l’intero staff stava lavorando per aumentare le capacità RPC, invitando a “rimanere sintonizzato per gli aggiornamenti.”  

Ora la congestione sembra essere passata.

Un lancio molto discusso: ZKsync riceve molte critiche da parte della community

Insieme a scam e problemi di natura tecnica, il listing della crypto ZK su tutti i più grandi exchange di primo livello come Binance, Bybit e Bitget è stato accompagnato da una shitstorm di critiche avanzate da una parte degli stessi utenti/protocolli dell’ecosistema ZKsync, più precisamente da coloro che hanno ricevuto l’airdrop.

Portando qui alcuni esempi possiamo citare la memecoin zkPEPE, che pur essendo stata sviluppata nativamente su ZKsync e pur includendo l’acronimo “zk” nel proprio ticker, ha deciso di effettuare un rebranding in “ArbPEPE” e di migrare alla chain di Arbitrum dopo aver scoperto di non aver ricevuto alcun token come incentivo.

È chiaro che si tratta di un atteggiamento poco proattivo nei confronti dell’ambiente crittografico e totalmente inadeguato al contesto.

Un altro protocollo che si è lamentato della distribuzione airdrop poco “fairda parte del team di ZKsync è la piattaforma di lending ZeroLend, che in un post su X ha spiegato come sia stato ingiusto non premiare un dapp che rappresenta un pilastro portante nel TVL della chain. 

La ZKNation ha commentato dicendo di apprezzare il feeback, seppur negativo, ricordando però che ZeroLend ha scelto il competitor Linea per lanciare la propria crypto “ZERO” e dunque non dovrebbe lamentarsi se non è stata ricompensata con un’allocazione da airdrop.

Molti altri utenti hanno gridato allo SCAM, utilizzando l’hashtag #zkscam,  evidenziando una distribuzione di token che ha avvantaggiato insider e team a discapito della community. 

Anche in questo caso, parliamo di semplici “capricci” avanzati solo ed esclusivamente da coloro che non hanno ricevuto alcun token ZK, poiché probabilmente individuati come sybil e perchè poco attivi e con poco balance sulla chain di ZKsync.

Fate sempre attenzione a comprendere le motivazioni che spingono un individuo a criticare un progetto crittografico: molti utenti sono infatti rimasti soddisfatti dall’airdrop, in queste circostanze è statisticamente impossibile accontentare chiunque.

Un problema invece molto più concreto, a cui sarebbe opportuno trovare una soluzione adeguata, è l’eccessiva centralizzazione raggiunta dal DEX Syncswap nella governance di ZKsync, avendo ottenuto delegazioni per circa il 25% degli ZK disponibili sul mercato.

Una possibile soluzione è quella di invitare gli utenti che hanno indicato Syncswap come soggetto per le decisioni formali del progetto, a ri-delegare il proprio voto a se stessi o ad altre entità crittografiche.

Nel frattempo ZK perde il 23% circa dal lancio, con oltre il 40% dei wallet titolari dell’airdrop che hanno già venduto tutte le proprie scorte della crypto (dati Nansen), aprendo ad un possibile scenario di ripresa dei prezzi nei prossimi giorni.

Fonte: https://coinmarketcap.com/it/currencies/ZKsync/
Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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