Dopo 4 lunghi anni di scontri in tribunale, Ripple vede concludersi definitivamente la sua causa contro la SEC, e XRP festeggia sui mercati crypto andando a segnare una crescita del +20%.
Il giudice Annalisa Torres, lo stesso che lo scorso anno aveva esplicitamente affermato che XRP non è una security, ha deciso di porre fine alla questione con una sentenza storica.
Ripple è obbligata a pagare una multa di 125 milioni di dollari, significativamente inferiore rispetto alla cifra chiesta dall’agenzia federale, ma così facendo si allontana una volta per tutte dall’occhio del ciclone.
Vediamo tutto nei dettagli di seguito.
Summary
Ripple vince la causa contro la SEC dopo 4 anni di battaglie in tribunale
Incredibilmente, la società di pagamenti Ripple e la sua crypto XRP tirano giù il sipario e concludono in definitivamente la causa storica contro la SEC.
A dicembre 2020 la Commissione federale aveva accusato gravemente Ripple Labs di aver condotto offerte di titoli non registrati tramite la vendita di token XRP.
Negli ultimi 4 anni si sono susseguite diverse battaglie in tribunale, con verdetti che avvantaggiarono l’una o l’altra parte senza però chiudere inderogabilmente il caso.
Nel luglio 2023 il giudice Annalisa Torres aveva stabilito che XRP non è un security, dando una svolta alla faccenda. Pochi mesi dopo però la sua sentenza è stato oggetto di critiche ed altri magistrati si sono scagliata a favore della SEC, riportando accesa la questione.
Ora, dopo 4 lunghi anni di attesa, sembra proprio che la causa sia stata formalmente archiviata dopo l’ultima sentenza di New York.
Il giudice del Tribunale Distrettuale degli Stati Uniti (lo stesso sopra citato) ha emesso una sentenza finale sulla mozione della SEC.
Ecco quanto stabilito testualmente:
“La mozione della SEC per i rimedi e l’ingresso della sentenza finale è concessa in parte e negata in parte. Il tribunale emetterà una sentenza finale che proibisce a Ripple ulteriori violazioni delle leggi sui titoli e imponendo una sanzione civile di $125,035,150”.
È ufficiale: XRP non è una security e Ripple non deve più rispondere ad alcuna accusa!
Nonostante Ripple sia stata obbligata a pagare una sanzione per le irregolarità svolte in passato, possiamo comunque festeggiare un lieto fine per la società crittografica.
L’ammenda è notevolmente inferiore rispetto alla quota richiesta dalla SEC, e pone fine ad uno dei casi giudiziari più contorti della storia delle crypto.
Per il progetto di pagamenti transfrontalieri e per il suo token XRP si aprono ora diverse opportunità di crescita sul mercato.
Giusto per citare un esempio, da oggi in poi la moneta può essere venduta liberamente ai retail all’interno degli Stati Uniti.
Il giudice concorda una pena di 125 milioni di dollari a Ripple e la redime dai suoi peccati
Il giudice Annalisa Torres, lo stesso che in passato aveva emesso una sentenza a favore della crypto XRP, ha concordato una multa a Ripple Labs per risolvere il conflitto con la SEC.
La sanzione ammonta a 125 milioni di dollari e si riferisce a 1.278 transazioni di vendita istituzionale, avanzate illecitamente in passato da Ripple.
Sebbene la cifra possa sembrare elevata e non concepibile come una vittoria per la società crittografica, rimane notevolmente inferiore rispetto quanto richiesto dalla SEC.
Infatti l’agenzia aveva formalmente citato una multa da 1,1 miliardi di dollari in interessi di restituzione e pre-giudizio, con altri 900 milioni in sanzioni civili.
Quella imposta come multa dalla sentenza del giudice, risulta dunque più bassa del 94% rispetto alla somma record di cui si discuteva.
Contemporaneamente però, Ripple chiedeva una sanzione civile da 10 milioni di dollari che non è stata accolta. Ad ogni modo, tutto sommato Ripple è uscita vincitrice da questa lunga e onerosa storia.
L’ordinanza del giudice Torres non si chiude solo una multa ma impone a Ripple di violare in futuro le leggi federali sui titoli azionari. L’azienda non può vendere la crypto XRP ad un pubblico istituzionale negli USA.
È stato inoltre concordato un documento ingiuntivo che impone a Ripple di presentare una dichiarazione di registrazione qualora intenda vendere titoli.
La corte ha infatti dichiarato che Ripple potrebbe ancora oltrepassare i limiti consentiti in futuro e meriterebbe un’ingiunzione aggiuntiva, ovvero un’ulteriore multa.
Queste le parole pronunciate nella sentenza di mercoledì:
“La Corte ritiene che la volontà di Ripple di spingersi oltre i limiti dell’Ordine dimostra una probabilità che alla fine (se non lo ha già fatto) supererà il limite.. “Tutto sommato, la Corte ritiene che vi sia una ragionevole probabilità di violazioni future, che meritino l’emissione di un’ingiunzione”.
In una dichiarazione su X, il CEO di Ripple Brad Garlinghuose ha condiviso pubblicamente la notizia annunciando una vittoria storica contro la SEC.
Non si tratta tuttavia di una vittoria esclusiva di Ripple, ma di tutta l’industria crittografica che da anni è massacrata dall’ostracismo della Commissione di vigilanza statunitense.
XRP (Ripple) cresce del 20% sul mercato crypto dopo la news della SEC
Nel mezzo della pronuncia della sentenza definitiva nella causa Ripple vs SEC, ieri la crypto XRP ha registrato un forte rally crescendo del 20% in un solo giorno.
In una sola candela la valuta crittografica ha recuperato gran parte del crollo che ha caratterizzato l’andamento della scorsa settimana.
Mentre molte altre criptovalute rimangono schiacciate sotto i vari timori macroeconomici, XRP riacciuffa quota 0,61 dollari e va ad attaccare la resistenza locale a 0,65 dollari.
Dal bottom di lunedì fino al top di ieri, XRP ha visto un’ampiezza massima di movimento pari al 53%, evidenziando una forte volatilità sul mercato.
I volumi di scambio sono stati particolarmente significativi, lasciando pensare ad una possibile continuazione bullish nei prossimi giorni.
Nonostante l’ottimo risultato sul breve periodo, ricordiamo che XRP nel grafico contro BTC rimane soffocato da ormai diversi anni.
Dopo il bull market glorioso di fine 2017/inizio 2018, in cui la moneta di Ripple aveva raggiunto quota 0,00022 sat, le cose hanno iniziato a mettersi male.
I prezzi hanno cominciato a calare vertiginosamente e nel successivo mercato rialzista del 2021 XRP non è riuscito minimamente ad avvicinarsi al precedente target.
Vedremo adesso se dopo la vittoria in tribunale contro la SEC potrà recuperare terreno e tornare al suo periodo di massima espansione.
Probabilmente non riuscirà comunque a tornare ai livelli del 2017 in quanto presuppone che XRP cresca di circa 20X volte.
Parliamo di un aumento di capitalizzazione pari a 680 miliardi di dollari, attualmente improbabile.