Durante l’ultima settimana, assieme ai prezzi anche l’hashrate di Bitcoin si è mosso positivamente al rialzo evidenziando il momento positivo della crypto.
La metrica della forza computazione del crypto network ha raggiunto oggi nuovi massimi storici, rendendolo ancora più impenetrabile dagli attacchi informatici.
Allo stesso tempo le stock delle compagnie di mining statunitensi aumentano di valore sulla scia di un possibile apprezzamento di Bitcoin.
Vediamo tutti i dettagli di seguito.
Summary
Bitcoin hashrate su nuovi massimi storici
Secondo quanto riportato dai dati di BitInfoCharts, l’hashrate di Bitcoin ha raggiunto quest’oggi un nuovo massimo storico.
Questa metrica, che identifica la somma della potenza di calcolo gestita attorno alla rete crittografica, ha appena raggiunto il valore record di 769,8 exahash al secondo (EH/s).
Negli ultimi 3 anni, l’hashrate di Bitcoin è aumentato in modo significativo passando da 150 exahash al secondo fino ai valori attuali.
Da aprile 2024 in poi, la fase parabolica si era in realtà indebolita lasciando spazio all’incertezza del mercato. Ora invece sembra che l’interesse per la gestione block space del network sia tornato ad accompagnare la crescita dei prezzi della criptovaluta stessa.
L’aumento dell’hashrate implica che la blockchain di Bitcoin diventa ancora più resiliente dai tentativi di attacchi di centralizzazione.
Dall’altra parte significa che il costo di estrazione della risorsa digitale è diventato maggiore, riflettendo l’apprezzamento in borsa.
Ricordiamo che più l’hashrate è alto, minore sarà la fetta di ricompense (block reward+fees) che i miners dovranno dividersi.
È chiaro che più l’indicatore cresce in termini di forza computazionale, più gli addetti della rete dovranno lavorare per minare Bitcoin.
Negli anni partecipare all’estrazione di Bitcoin è diventata infatti sempre più un’attività per élite, dedicata principalmente a gruppi organizzati.
L’escalation dell’hashrate è ampiamente correlata agli sviluppi nell’hardware di mining come i circuiti integrati specifici dell’applicazione (ASIC).
Le attrezzature minerarie ad alta efficienza energetica sono fondamentali affinché i minatori rimangano redditizi, secondo Nazar Khan, co-fondatore e direttore operativo di TeraWulf.
In una recente intervista, Khan ha dichiarato:
“Se sei un’azienda che possiede solo un mucchio di macchine e non sei redditizio, verrai sfidato. Se sei una società che possiede un’infrastruttura di qualità in grado di fornire energia a basso costo, questa è una risorsa reale e, semmai, il valore sottostante di tale attività [BTC] è aumentato … ”.
Migliora la sicurezza del network Bitcoin
Con l’hasharate di Bitcoin che varca nuovi livelli storici, possiamo festeggiare il perfezionamento del network che amplifica la sua sicurezza informatica.
Se agli albori dell’espansione di questa tecnologia avere un impatto arbitrario sulle sorti della rete era potenzialmente possibile, ora sembra non esserlo più.
Il superamento dei 700 EH/s sottende il fatto che avere il controllo del 51% della governance è diventato praticamente impossibile.
Considerando che un ASIC di ultima generazione ha una potenza di 21 TH/s, occorrerebbero oltre 34,2 milioni di dispositivi per superare la presunta soglia.
Si tratta di una quantità di hardware fisicamente complessa da gestire, sia in termini di energia che di stoccaggio, che di investimento economico.
Allo stesso tempo il rally dell’hashrate di Bitcoin, rende l’estrazione per i miners ancora più difficoltosa e potenzialmente meno remunerativa per le piccole società.
Con la difficoltà a 92.05 trilioni, diventa sempre più complesso beccare il blocco offre il premio. Inoltre, dopo l’ultimo halving che ha dimezzato la ricompensa, i giochi si sono fatti ancora più competitivi.
Al momento le mining pool che detengono il dominio sul mercato dell’hasharate sono Foundry USA, AntPool, ViaBTC, F2Pool e Mara Pool.
Ognuna di queste gestisce a sua volta il contributo di vari singoli minatori, considerare essenziali per il futuro del crypto network
I solo miners che decidono di minare in solitaria sono però sempre di meno, visto appunto la dinamica dell’hashrate di Bitcoin.
Risolvere un blocco sempre aggregarsi in mining pool è diventato infatti molto raro, tendenzialmente poco probabile che accada anche nell’arco di diversi mesi.
Nuove opportunità nel mercato azionario grazie all’aumento dell’hashrate: occhi su MARA, CLSK, RIOT e TERA
Mentre l’hasharate di Bitcoin accompagna l’aumento delle quotazioni della criptovaluta, le azioni delle maggiori compagnie di mining emergono come passibili di un potenziale rialzo.
La maggior parte dei minatori vedrà infatti crescere i propri profitti qualora la moneta crittografica aumenterà il proprio valore sul mercato.
Infatti il loro business dipende essenzialmente dal controvalore di Bitcoin e dalla capacità di estrazione della stessa risorsa.
Da sottolineare allo stesso tempo come la maggior parte dei miners abbia scelto di non liquidare le proprie scorte negli ultimi giorni.
Secondo i dati di CryptoQuant, questo è il quarto giorno più basso di vendita di BTC da parte dei miners in 30 giorni. Ciò suggerisce che gli operatori si stanno preparando per un imminente rialzo dei prezzi.
In un contesto del genere le stock delle compagnie di mining potrebbero attraversare una fase di hype sui mercati.
L’aumento della metrica dell’hasharate di Bitcoin introduce dunque una tesi rialzista su gran parte delle società di estrazione quotate in borsa, specialmente quelle statunitensi.
Tra le più promettenti troviamo Marathon Digital (MARA), Clean Spark (CLSK), Riot Platforms (RIOT) e TeraWulf (TERA).
Tutte queste registrano un andamento positivo sul mercato nelle ultime 24 ore, accompagnando il rally di Bitcoin.
Occhi puntati particolarmente su TERA, visto che la società TeraWulf prevede di espandere ulteriormente le sue operazioni minerarie nel breve termine.