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K9 Finance DAO entra ufficialmente nella whitelist dei crypto validatori del layer-2 Shibarium

K9 Finance DAO, organizzazione decentralizzata autonoma che opera come principale fornitore di liquid staking all’interno della rete Shibarium, è appena entrato nella whitelist dei crypto validatori della chain.

Shibarium, ideato dal fondatore di Shina Inu, potrà contare ora su un partner di tutto rispetto per quanto riguarda il contesto della ricerca del consenso.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

K9 Finance DAO diventa crypto validatore del network Shibarium

K9 Finance DAO è appena entrato a far parte della famiglia Shibarium,  essendo stato inserito all’interno della whitelist per i crypto validatori della chain.

Ricordiamo che l’organizzazione ricopriva già da prima un ruolo centrale nell’ecosistema di Shiba Inu, fungendo da principale provider nel settore del liquid staking derivatives (LSD) con la presenza del token KNINE.

L’ingresso di K9 Finance nella veste di validatore di Shibarium migliora nettamente  l’utilità di KNINE e incentiva economicamente i suoi holders: da oggi in poi infatti questi ultimi guadagnano  commissioni di rete sotto forma di token BONE per ogni blocco validato.

K9 Finance rappresenta uno dei maggiori pionieri DeFi di tutto l’ecosistema crypto: il nuovo ruolo da validatore aiuterà sicuramente Shibarium and incrementare la propria sicurezza nel fronte della ricerca del consenso, migliorandone la decentralizzazione (più validatori ci sono più probabilità ci sono che le decisioni vengono prese in maniera imparziale).

Inoltre, a migliorare sarà anche l’efficienza della chain e la capacità con cui attirerà nuovi capitali visto i forti incentivi sul fronte liquid staking.

Inutile dire che il suo debutto in casa Shiba non può che essere una pietra miliare per l’intera community della memecoin crittografica, e funge da integrazione strategica per alimentare futuri sviluppi di Shibarium e sostenere l’onboarding di nuovi capitali.

La crypto SHIBA INU, con una capitalizzazione di 14,7 miliardi di dollari, se continuerà ad espandere la propria popolarità  potrebbe portare interesse sulla propria infrastruttura decentralizzata, contribuendo allo stesso tempo alla scalabilità di Ethereum.

Alcuni dati on-chain del layer-2 Shibarium

Mentre Shibarium sperimenta l’accesso sotto la veste di validatori di nuovi partner come K9 Finance,  osserviamo come il layer-2 faccia fatica ad emergere nel mezzo della competizione del settore crittografico.

Con un TVL di appena 2,5 milioni di dollari (dati DefilLama) e un valore totale bridgato di 6,75 milioni di dollari (dati Dune), appare quantomeno evidente come la rete di Shiba Inu ricopra un ruolo marginale all’interno del panorama delle soluzioni di ridimensionamento della blockchain di Ethereum.

Con questi valori si posiziona al 36esimo posto nella classifica delle sotto-catene più ricche di Ethereum, senza presentare particolari innovazioni tecnologiche, né vantaggi all’utente dal punti di vista delle commissioni e della velocità di esecuzione delle tx.

Secondo quanto riportato da TX Research, la quasi totalità di asset presenti all’interno di Shibarium consiste nel token BONE, con appena 250 ETH a seguire.

Le attività on-chain come depositi e prelievi sono saltuarie e poco compatte, significative di una chain priva di utenti e poco utilizzata nel suo complesso.

Come mostra DeFilLama, le uniche dapp costruite su Shibarium che contano un TVL maggiore di 100.000 dollari sono WoofSwap, Marswap e ChewySwap.

Tutti e 3 sono semplici DEX e non presentano funzionalità aggiuntive più complesse tipiche del mondo DeFi. Questo testimonia la scarsa attrattività da parte dei developer web3, che preferiscono costruire il futuro della finanza decentralizzata altrove.

È chiaro che l’utilità di Shinarium risulta alquanto scarsa, non essendoci un infrastruttura capace di sostenere il potere dell’innovazione e capace di attirare una mole di utenti sufficiente ad alimentare un’economia circolare.

L’augurio è che SHIB possa crescere come memecoin tanto da attirare nuovi investimenti su Shibarium, tali da risollevare la chain e portarla a competere con le soluzioni più valide nell’ecosistema Ethereum.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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