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Ethereum e Ripple: spiccano i ribassi dei prezzi

La giornata prosegue sulla scia delle precedenti mantenendo una tendenza negativa, in cui spiccano gli affondi dei prezzi di Ethereum e Ripple. 

È dal 5 dicembre che tutto il settore continua a non dare nessun segnale confortante. L’affondo di ieri, a cavallo delle 18.30 UTC, ha visto un forte calo che sembra essere attribuito allo scandalo Plus Token, con il riciclaggio delle crypto rubate con lo schema Ponzi perpetrato in territorio asiatico. 

A ridosso della serata di ieri si sono registrati forti movimenti al ribasso che in una manciata di minuti hanno visto scendere Bitcoin del 6%. Più grave l’affondo di Ethereum che si è spinto oltre l’8% e continua a perdere il 6-7% anche in queste ore, proseguendo nella scia della forte debolezza che ormai attanaglia ETH dallo scorso fine giugno. 

Così, la perdita su base settimanale va oltre il 10%, con prezzi che in queste ore si spingono sotto i minimi di fine novembre aggiornando il livello più basso dallo scorso marzo in area 130 dollari.

Per Ethereum la situazione diventa ancora più critica, proprio perché ormai sono sei mesi che i prezzi non danno nessun segnale di reazione al rialzo per la prima delle altcoin. Ciò avviene nonostante il recente hard fork di Istanbul che, programmato nella tabella di marcia dello sviluppo della rete Ethereum, sembra essere andato a buon fine, ma assolutamente non è stato scontato in modo positivo da parte del mercato. 

Grafico XRP by Tradingview

È un contesto decisamente negativo anche per Ripple che addirittura si spinge sotto i 20 centesimi di dollaro. Con l’affondo avvenuto durante queste ultime ore, il prezzo di Ripple si spinge a testare i 19 centesimi con un ribasso di oltre l’8% e prezzi che vanno a rivedere i livelli di novembre 2017. Vengono spazzati via oltre due anni di rialzi per Ripple, che è in seria difficoltà per quanto riguarda la struttura in ottica di lungo periodo.

Fonte: COIN360.com

Il contesto generale vede oggi il 90% delle crypto in territorio negativo. L’unico segno positivo è quello di Tezos (XTZ)  che continua a saldare la sua 10° posizione dopo aver scalzato Stellar, distante 200 milioni di dollari. Tezos sale del 5% e mantiene i prezzi vicino ai massimi storici assoluti ma sembra trovare difficoltà nel rompere la soglia di 1,80 dollari, soglia violata venerdì scorso e subito respinta dalle prese di beneficio. 

Tezos e Cosmos (ATOM), su base settimanale, sono gli unici due segni positivi tra le prime 30. Oggi, tuttavia; Cosmos su base giornaliera perde oltre il 5%, mentre Tezos è l’unico positivo tra le prime 20 insieme a Leo (LEO) che prova ad oscillare sopra la parità, 0,3% su base giornaliera. Leo è in una tendenza decisamente ribassista, scivolando sotto gli 87 centesimi di dollaro.

In ambito generale questa debolezza grava sul market cap che scende a 185 miliardi di dollari, livello più basso degli ultimi 5 mesi che non si registrava dallo scorso maggio, È una situazione molto delicata. 

Nonostante le grosse difficoltà a livello generale Bitcoin recupera dominance e si riporta sopra il 67% a maggiore conferma che sono le altcoin e il resto del settore a provare disagio con i ribassi di queste ore. Le dominance di Ethereum crolla al 7,7% e quella di Ripple sprofonda al 4,5%, livelli minimi degli ultimi due mesi. 

I volumi sono saliti con scambi superiori al 20% che confermano la tensione di queste ore.

Grafico Bitcoin by Tradingview

Prezzo Bitcoin (BTC)

Bitcoin rompe nuovamente la trendline rialzista che sostiene il trend dai minimi di un anno fa del 15 dicembre 2018. A differenza della rottura avvenuta a fine novembre e recuperata nei giorni successivi, al momento i prezzi stazionano sotto la trendline rialzata in area 6.900 dollari a un passo dal test dei minimi di fine novembre in area 6.600 dollari. 

Per Bitcoin è importante non estendere ulteriormente i ribassi in queste ultime ore, con volumi che sono saliti ma vedono prevalere le vendite. È necessario frenare questo movimento e non spingersi sotto i 6.900 dollari per non subire un’ulteriore aggressione ribassista da parte degli Orsi.

Grafico Ethereum by Tradingview

Prezzo Ethereum (ETH)

Per Ethereum la situazione già delicata nei giorni scorsi vede ora i prezzi scendere ancora andando a rivedere i livelli di marzo, 9 mesi fa. Un passo indietro che per ETH non fa che sottolineare la difficoltà che continua ormai da fine giugno e che non trova nessuno spunto e nessun indizio di svolta rialzista. 

Prosegue pertanto la tendenza al ribasso. Sarà necessario non estendere le perdite sotto i 125 dollari, minimi relativi di inizio marzo 2019. 

Federico Izzi
Federico Izzi
Analista finanziario e trader indipendente – Socio S.I.A.T. & Assob.it. Opera attivamente sui mercati azionari e dei derivati (futures ed opzioni) dal 1997. Precursore dell’analisi ciclica-volumetrica è noto per aver individuato i più importanti movimenti al rialzo ed al ribasso sui mercati finanziari degli ultimi anni. Partecipa annualmente come relatore all’ ITForum di Rimini dall’edizione del 2010 ed InvestingRoma e Napoli dalla prima edizione del 2015. Interviene come ospite ed esperto dei mercati durante le trasmissioni “Trading Room” e “Market Driver” di Class CNBC, Borsa Diretta.tv e nel TG serale di Traderlink. Da luglio 2017 è ospite fisso su LeFonti.TV nell’unico spazio nazionale settimanale dedicato alle criptovalute insieme ai più importanti esperti internazionali del settore. Periodicamente pubblica articoli su ITForum News, Sole24Ore, TrendOnLine, Wall Street Italia. E’ stato intervistato in qualità di esperto di criptovalute per: Forbes Italia, Panorama, StartupItalia, DonnaModerna. E’ stato riconosciuto come primo analista tecnico italiano ad aver pubblicato la prima analisi ciclica secolare sul Bitcoin. Federico Izzi è… Zio Romolo
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