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Craig Wright pronto a presentare 6.000 brevetti blockchain

Craig Wright ha intenzione di presentare richiesta per almeno 6.000 brevetti blockchain e ne ha già ottenuti circa 200. Il suo obiettivo è quello di prendere il controllo di tutti i fork e le altcoin.  

Secondo quanto riportato da Micky, l’obiettivo dell’autoproclamato Satoshi Nakamoto è quello di fermare il diffondersi di scam che sfruttano la blockchain:

“Fondamentalmente è venuto fuori che voglio formare tutte le divisioni, i fork e le altcoin scam che stanno spuntando con la pretesa di essere blockchain. L’unico modo in cui potevo farlo era presentando brevetti”. 

Al momento le domande presentate sarebbero circa 800. Ma in totale potrebbe arrivare a ben 6.000. Questi brevetti andranno persino a intaccare la tecnologia su cui si basa Lightning Network, il second layer di Bitcoin. Insomma, come dice lui stesso, avrà i brevetti per far funzionare Bitcoin e renderlo scalabile.

Wright, almeno a parole, non intende andare contro Bitcoin Core. Anche il presidente di nChain, la compagnia fondata da Wright, Jimmy Nguyen, ha sostenuto questa tesi aggiungendo che non c’è nessuna intenzione al momento di avviare iniziative legali contro Bitcoin Core o Bitcoin Cash.

In questa guerra legale per la paternità di Bitcoin, Craig Wright ha già mosso un significativo passo importante registrando il whitepaper di Bitcoin. Lo ha fatto solo nel 2019, ben 10 anni dopo la creazione di Bitcoin, cosa che apparentemente ha poco senso. Ma, anche per giustificare questa mossa Wright ha una risposta: non voleva perdere l’anonimato. 

Tuttavia si tratta dell’ennesima contraddizione visto che Craig Wright è stato accostato per la prima volta all’identità del creatore di Bitcoin già nel al 2015. Ad ogni modo Wright non esclude che la registrazione del whitepaper e i brevetti possano avere delle “azioni di controllo”.

“Aspettate e vedete”.

Craig Wright conferma la sua abilità nel far parlare di sé. Nei giorni scorsi aveva lasciato intendere di avere le chiavi del Tulip Trust, una serie di indirizzi che conterrebbe una fortuna in Bitcoin. Tuttavia nei giorni successivi ha smentito di aver fornito quelle stesse chiavi. Nel frattempo il prezzo di Bitcoin Satoshi Vision era lievitato

Resta da vedere se anche questa dei brevetti blockchain sia un’altra trovata mediatica o se veramente finirà ad imprimere una svolta all’intero settore. 

Nel frattempo Craig Wright potrà vantarsi di avere un browser interamente dedicato: Maxthon infatti ha annunciato che sta progettando il primo browser basato sulla blockchain di BSV. L’azienda è infatti convinta che Bitcoin Satoshi Vision rafforzerà la prossima generazione di internet. Questo perché BSV segue il protocollo originale di Bitcoin e la sua blockchain è scalabile, dunque permette di gestire una quantità maggiore di dati, con elevati volumi di microtransazioni a costi bassi. Un endorsement a tutti gli effetti.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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