Il team di Nimbus ha lanciato il suo client mobile per Ethereum 2.0 e i test sono partiti ieri.
La versione può essere scaricata su dispositivo Android attraverso la sandbox Linux per Android, è possibile anche far girare la versione 1.0 di Ethereum.
Il team di Nimbus è nato nel marzo del 2018 grazie al lavoro partito con il successo di Status Network, ICO che ha raccolto più di 100 milioni di dollari in 24 ore.
La fondazione Ethereum ha deciso di supportare questi sviluppatori, capaci ed ambiziosi, attraverso la concessione di un finanziamento di 650.000$.
L’obiettivo è di sviluppare un client alternativo a Mist e Parity e sperimentare l’utilizzo in mobile.
Scelta intelligente, specialmente ora che il Parity Team legato a Gavin Woods ha compiuto la difficile scelta di lasciare Ethereum dirigendosi verso Polkadot.
Gli sviluppi del client Parity di Ethereum verranno gestiti da una DAO costituita ad Hoc per non vanificare il lavoro svolto fino ad oggi.
Il gruppo di lavoro di Nimbus è attualmente a Bruxelles è sta testando il nuovo client su cui si basa uno dei futuri possibili di Ethereum 2.0
The #ethnimbus team is currently meeting in Brussels, playing with the first mobile #Eth2 testnet pic.twitter.com/X4wYql3WEZ
— Mamy Ratsimbazafy 🦇🔊 (@m_ratsim) February 4, 2020
Secondo Ratsimbazafy – colonna portante del progetto – il mondo sta andando nella direzione degli Smartphone, la comunità globale che si affaccerà ad Ethereum lo farà in mobile, così dichiara:
“Se vogliamo raggiungere quelle comunità, la blockchain deve essere mobile , questo sarà ancora più importante in quelle parti del mondo dove spesso c’è sfiducia nei servizi e attori centralizzati.”
e ancora:
“Le priorità del team per il 2020 sono consegnare e partecipare a una testnet multiclient con nodi sia desktop che mobili, per controllare e proteggere il client, per iniziare a implementare la fase 1 e la fase 2 di Ethereum 2.”
Nodi Ethereum su Smartphone?
Come ben sappiamo, il futuro di Ethereum sarà la proof of stake. Per mettere in sicurezza il network dovranno esserci nodi disponibili online con quote importanti di ETH in stake a garanzia che il sistema possa validare le transazioni richieste.
Le punizioni dettate dal codice dipendono da quanti stakers finiscono offline accidentalmente o volontariamente.
Avere la possibilità di far girare un nodo in mobile potrebbe mitigare i rischi per gli attori attivi del network.
La sperimentazione è quindi utile e funzionale agli sviluppi futuri del protocollo, ma le difficoltà sono ancora molte:
- Consumi delle batterie;
- Gestione dello spazio di storage;
- Gestione di un alto numero di peer;
- Sovraccarico di rete;
- Consumo dati.
Queste ricerche possono essere estremamente interessanti per gli sviluppi delle dApp mobile di Ethereum che saranno ottimizzati grazie a Nimbus. I wallet e tutto l’ecosistema potrebbe trarne vantaggio.
Il 30 luglio sembra essere la nuova data prevista per il genesis block di Ethereum 2.0, le aspettative sono tante. Justin Drake – sviluppatore core di ETH 2.0 – vede al 95% le possibilità che il blocco possa uscire entro l’anno.