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Intervista esclusiva con il Global Token Architect di Consensys

Durante l’evento francese EthCC tenutosi a Parigi qualche settimana fa, abbiamo avuto la possibilità di parlare con Ejaaz Ahamadeen, Global Token Architect di ConsenSys, per commentare i progetti di Ethereum e in particolare la versione 2.0. della blockchain che porterà la nuova forma di consenso della Proof of Stake.

Stiamo assistendo a un pericoloso fenomeno di manipolazione del voto sugli exchange, simile al caso Steem. I grandi exchange usano le criptovalute dei loro utenti per votare sui protocolli Proof of Stake. Ritieni che questo possa essere un problema per il futuro di ETH 2.0? Come dovrebbe procedere l’industria in merito?

Il caso Steem è interessante in quanto mostra come il Delegated Proof of Stake (DPoS) e il coin-voting possono essere acquisiti da un exchange centralizzato, nel caso specifico, Binance. 

Tuttavia, Ethereum 2.0 utilizzerà un modello di consenso Proof of Stake, non Delegated Proof of Stake (DPOS). La differenza è sottile ma importante. Con il Delegated Proof of Stake è necessario delegare i propri voti a un validatore. Con il Proof of Stake, è possibile fare staking da soli, senza bisogno di delegare a candidati eletti. Per il momento non è previsto il coin-voting sugli aggiornamenti del software di Ethereum 2.0.

Un esempio è quello di confrontare il meccanismo di consenso Delegated Proof of Stake di EOS con il meccanismo Proof of Stake di Ethereum 2.0. Con EOS è possibile delegare i token solo a un sottoinsieme di validatori eletti. Su Ethereum, chiunque può essere un validatore; non è necessario delegare i propri token. La finalità è quella di rendere i nodi di Ethereum 2.0 molto leggeri, il che significa che chiunque può gestire un nodo validatore. Più sono accessibili, e meno sono in grado di essere gestiti da grandi entità centralizzate. 

Codefi Activate permette agli utenti di delegare i propri token ai fornitori di servizi di staking, o di fare staking per conto proprio.  

Un altro punto importante nel caso Steem è che molti dei token degli utenti erano custoditi da Binance, il che ricorda il detto “not your keys, not your coins”. Questo significa che Binance può scegliere di votare per conto degli utenti in base al proprio interesse, non necessariamente nell’interesse degli utenti. 

Proof of Work è un modello che collega il mondo fisico dell’hardware con il mondo virtuale del software. Cosa ne pensi della Proof of Stake come sistema socio-economico?

Proof of Stake garantisce una maggiore partecipazione alla validazione delle transazioni attraverso la rete ed è meno dispendioso in termini di energia rispetto a Proof of Work

Secondo alcune stime, la quantità di energia necessaria per alimentare una transazione bitcoin è equivalente alla quantità media di energia utilizzata in una famiglia del Regno Unito per 2 mesi. Inoltre, il modello di Proof of Stake mira a garantire la sicurezza a lungo termine. Se un nodo della rete cerca di fare double spending, il suo stake viene “tagliato”, il che disincentiva notevolmente gli attacchi alla rete.  

DeFi ha stimolato fortemente Ethereum dopo un periodo di perdite. Un nuovo entusiasmo è fondamentale, ma che cosa si può salvare dai precedenti progetti basati su Ethereum? Quale applicazione al di fuori di quella finanziaria può essere considerata, a tuo avviso, di successo e pronta per un’adozione di massa?

La tokenizzazione delle security. Molti asset tradizionali stanno traendo vantaggio dalla possibilità di emettere security globalmente su Ethereum. L’esempio più recente che ha avuto successo è stato un’iniezione di capitale da 40 milioni di dollari. Forse la cosa più impressionante è che questa è la prima volta che DBRS Morningstar ha riconosciuto le security emesse su una blockchain. 

Una tendenza emergente quest’anno è rappresentata dai social token. Le persone possono emettere i propri token come “influencer” e distribuirli tra la loro comunità di fan/supporter, che potranno così utilizzarli per interagire meglio con i loro influencer preferiti. Gli utenti potranno fare staking con questi token, per esempio, per partecipare a un’intervista o per andare a un evento. 

Il gaming su Ethereum è un altro settore che sta iniziando a trovare la propria collocazione sul mercato. L’anno scorso MyCrypto Heroes e Gods Unchained hanno entrambi superato il tasso di transazioni raggiunto da CryptoKitties alla fine del 2017, senza alcun impatto notevole sulla potenza di elaborazione di Ethereum. Piattaforme di scambio come OpenSea stanno alimentando il futuro del trading di oggetti in-game su diverse piattaforme di gioco. Inoltre, giochi come Axie Infinity sono pionieri nell’integrazione di DeFi, come dimostrano le recenti funzionalità di KyberSwap. 

ConsenSys ha dovuto effettuare tagli al personale, quali sono le previsioni finanziarie dell’azienda e quali sono i maggiori ricavi su cui concentrarsi in futuro?

Siamo un’azienda privata e quindi preferiamo non divulgare i nostri dati finanziari. Tuttavia, siamo entusiasti dell’esplosione dell’adozione della tecnologia blockchain nel 2020. 

Attraverso i nostri prodotti principali, Codefi, Infura, MetaMask e PegaSys, ConsenSys si sta occupando dell’ecosistema degli early adopter, sia che si tratti di sviluppatori, sia che si tratti di appassionati di finanza decentralizzata, così come di grandi imprese nel settore dei servizi finanziari, del trading globale di materie prime, della logistica e della supply chain. 

 

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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