Nelle ultime ore il leader della blockchain di Ethereum, Vitalik Buterin, ha condiviso con gli utenti la sua visione futura sul progetto e gli sviluppi che porteranno alla transizione da ETH 1 a ETH 2, stilando una roadmap che potrebbe impiegare anche 10 anni per essere completata.
This is my approximate view of what the next ~5-10 years of eth2 and beyond might look like.
Roadmap below reflects my own views, others (including future versions of me) may have different perspectives! Details may of course change as we discover new info or new tech. pic.twitter.com/wynMVC04Ag
— vitalik.eth (@VitalikButerin) March 18, 2020
Dal grafico condiviso da Buterin su Twitter possiamo vedere come lo sviluppo non sia semplice come lo si era immaginato o come aveva fatto credere diversi mesi fa il team di Ethereum che aveva previsto la fine dei lavori per gennaio.
ETH 2 come il mostro di Frankenstein
Nei tweet Vitalik fa anche una riflessione riguardo alle possibilità e ai limiti della PoS (Proof of Stake) con chiaro riferimento a quanto è successo con la vicenda di Steem e di come si stia considerando la soluzione proposta dagli zk-SNARKS di Zcash, già abbracciata anche da altre blockchain come quelle di Tron (TRX) e Tezos (XTZ).
We know much more about the capabilities and limits of proof of stake, security models of sharding, etc etc. Thanks to the hard work of many, moon math like ZK-SNARKs is looking increasingly down-to-earth.
(PS: the moon is made of Havarti, not Gouda; we checked)
— vitalik.eth (@VitalikButerin) March 18, 2020
La preoccupazione maggiore di Buterin sembra essere la complessità del progetto e il timore di trasformare la blockchain di Ethereum in qualcosa che difficilmente potrebbe reggere: tentare di imitare quanto fatto dal dottor Frankenstein con il suo mostro e creare una blockchain con pezzi di altre blockchain, convinto che sia la strada migliore da percorrere invece di forkare il progetto.
L’ultimo messaggio condiviso lascia però un po’ di positività negli utenti, che possono leggere come gli sforzi immani per risolvere la complessità di questo progetto stanno avendo dei frutti, anche se lo sviluppo ormai si sta protraendo da troppo tempo.
Infine non dimentichiamo che, anche se ipoteticamente Ethereum dovesse riuscire a sviluppare ETH 2 e quindi dover riuscire a passare ad una forma di consenso basato sulla Proof of Stake, nello stesso lasso di tempo le altre blockchain andranno avanti segnando nuovi record, come quelli per esempio della blockchain di EOS.