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Brendan Blumer elogia Bitcoin su EOS

In un tweet di ieri Brendan Blumer, CEO di Block.one, azienda dietro lo sviluppo di EOS, ha elogiato i Bitcoin sintetici che si trovano sulla blockchain di EOS, facendo notare tutti gli aspetti positivi di una blockchain diversa per il suo utilizzo.

In particolare questi sono stati i punti che Blumer ha sottolineato nell’elogiare questo tipo di progetti:

  • Transazioni affidabili in meno di 1 secondo;
  •  Poca potenza computazionale;
  • Elevato throughput:
  • Migliore programmabilità attraverso dei linguaggi standard;
  • È sempre  Bitcoin ma sviluppato su un sistema complementare;
  • Meno rischi di “reorg” per la DeFi.

Ricordiamo che per migliorare la scalabilità di Bitcoin nel corso del tempo si sono susseguite diverse soluzioni, tra chi voleva aumentare il blocco – cosa che ha portato alla nascita di Bitcoin Cash (BCH) -, chi voleva migliorare la gestione della transazioni e quindi spingere su Segwit (Segregated Witness), chi ha creato un layer di secondo livello come Lightning Network (LN) e chi invece ha emulato la supply su altre blockchain, prima fra tutte quella di Ethereum (ETH), con una marea di token che seguono il prezzo di BTC.

Negli ultimi tempi, invece, vediamo che ci si è concentrati anche su altre blockchain.

In questo caso parliamo dei token sintetici di Bitcoin basati sulla blockchain di EOS.

I Bitcoin su EOS con pTokens

Infatti il team di Provable Things ha sviluppato pTokens, uno smart contract che permette di emulare la supply di Bitcoin sulla blockchain di EOS.

Questi token prendono il nome di pBTC e si possono utilizzare su EOS, con tutti i vantaggi che ne conseguono.

Se controlliamo i dati relativi al token in questione, ci accorgiamo che ci sono quasi 8 di BTC su EOS grazie a questo sistema.

I pBTC hanno già un seguito di poco meno di 300 account.

Non dimentichiamo che di recente è stata anche data la possibilità di minare Bitcoin (BTC) direttamente con un account EOS e quindi recuperare BTC in maniera gratuita sfruttando la CPU prima di tutto.

Così, Brendan Blumer ha indirettamente elogiato pTokens e pBTC, anche se nel suo tweet non troviamo nessun riferimento a questo progetto e token, forse per non influenzare il giudizio degli utenti.

Oppure Blumer si riferiva all’azienda, Northern Data, che ad inizio mese ha rivelato di essere stata finanziata proprio da Block.one per aumentare la propria capacità di MW portandola fino a 300 MW e con 180 MW proprio per Block.one.

In quella occasione il CEO aveva parlato di come EOSio sia in grado di scalare la tecnologia e fornire una soluzione proprio grazie ad una piattaforma basata sul relativo software:

“L’attenzione di Block.one a sfruttare EOSIO per portare maggiore scalabilità e trasparenza all’industria delle catene di blocco ci ha portato a Northern Data e al suo posizionamento strategico sul mercato e alla sua forte leadership. Siamo entusiasti di collaborare con loro per introdurre soluzioni di mining di Bitcoin senza precedenti, alimentate da EOSIO”.

Quindi a questo punto potrebbe esserci un secondo progetto volto al mining di Bitcoin (BTC), ma con un sistema innovativo che sfrutta la blockchain di EOS, cosa che potrebbe cambiare le carte in tavola ed aumentare l’offerta per gli utenti di questa blockchain.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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