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Goldman Sachs studia la sua criptovaluta

Goldman Sachs sta esaminando la possibilità di creare una propria criptovaluta. 

Lo ha rivelato il nuovo responsabile globale degli asset digitali della società, Mathew McDermott, durante un’intervista alla CNBC.

McDermott è un veterano dei mercati finanziari tradizionali, ma nonostante ciò crede che in futuro tutti gli asset finanziari potrebbero essere gestiti su registri elettronici, ed i loro processi di emissione e gestione potrebbe essere in gran parte automatizzati. 

Anzi, a CNBC ha dichiarato: 

“Nei prossimi cinque o dieci anni, potremmo vedere un sistema finanziario in cui tutte le attività e le passività sono native di una blockchain, con tutte le transazioni che avvengono in modo nativo sulla catena. Quindi, quello che stiamo facendo oggi nel mondo fisico, lo faremo solo digitalmente, creando enormi efficienze. E ciò può essere l’emissione di debito, la cartolarizzazione, la creazione di prestiti; essenzialmente avrai un ecosistema dei mercati finanziari digitali in cui le opzioni sono piuttosto vaste”. 

McDermott ha anche deciso di espandere la sua squadra in Goldman Sachs, raddoppiando l’organico con assunzioni in Asia ed Europa, assumendo anche Oli Harris, l’ormai ex responsabile della strategia patrimoniale digitale di JPMorgan Chase. 

Da JPM Coin alla criptovaluta di Goldman Sachs

Proprio Harris fu coinvolto nello sviluppo di JPM Coin, la stablecoin di JPMorgan, tanto che in passato è stato anche vicepresidente di Quorum, la piattaforma blockchain basata su Ethereum su cui si basa JPM Coin.

La squadra di McDermott sta studiando come la tecnologia dei registri distribuiti possa essere utilizzata nel mercato del credito e dei mutui, ma sostiene che questa tecnologia decollerà solo quando raccoglierà una massa critica di utenti in tutto il mondo della finanza tradizionale. 

Per questo motivo il nuovo responsabile globale degli asset digitali di Goldman Sachs rivela che sta passando molto tempo a discutere con altre società, tra cui anche JPMorgan e Facebook. 

Uno dei punti di contatto è proprio lo sviluppo di una stablecoin, ovvero un progetto simile a JPM Coin o Libra

A tal proposito McDermott ha dichiarato: “Stiamo esplorando la fattibilità commerciale della creazione del nostro token digitale fiat, ma è presto perché continuiamo a lavorare sui potenziali casi d’uso”. 

In altre parole anche Goldman Sachs, in particolare in seguito all’iniziativa di Facebook, sta seguendo le orme di JPMorgan. 

Entrambi i colossi della finanza tradizionale infatti inizialmente si sono espressi in modo molto critico nei confronti di Bitcoin, per poi però accorgersi delle potenzialità molto interessanti della blockchain e delle DLT, per finire a studiare l’emissione di una propria stablecoin. 

JPMorgan l’ha già lanciata, Facebook è in procinto di farlo, ed a questo punto è immaginabile che prima o poi lo faccia anche Goldman Sachs. 

Tra l’altro JPMorgan ormai sembra decisamente lanciata nel mondo crypto, e non è impossibile che alla fine anche Goldman Sachs faccia un percorso simile.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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