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Melon Protocol: tutto quello che c’è da sapere

Melon Protocol è in sintesi uno strumento di gestione di fondi di investimenti basato sugli smart contract, che si occupa di fornire strumenti e infrastrutture per la gestione decentralizzata di asset on-chain.

Melon Protocol e i problemi che risolve

Qualche volta sarete andati in banca, o dal vostro consulente finanziario di fiducia, e avrete ricevuto la proposta di sottoscrivere un tal fondo di investimento che negli anni scorsi ha performato molto bene, e promette di avere buoni rendimenti anche in futuro. 

Pur essendo consapevoli che i rendimenti passati non sono una garanzia per quelli futuri, avete deciso di sottoscrivere il fondo ma una voce dentro di voi ha improvvisamente fatto suonare un campanello di allarme.

Le spese di gestione di un fondo

Il vostro consulente di fiducia ha appena omesso di dirvi quali sono le commissioni di sottoscrizione e/o uscita, le eventuali commissioni di collocamento, le spese correnti (commissioni di gestione), le commissioni di performance, ecc… 

Questo nonostante la normativa europea Mifid 2 richieda trasparenza sulle commissioni e sulle condizioni di sottoscrizione nei confronti degli investitori retail come voi.

Le commissioni di gestione di un fondo possono arrivare al 2% annue a seconda dell’aggressività del fondo, e commissioni fino al 20% dell’over performance rispetto ai benchmark di mercato. Poi ci sono anche le spese di rimborso, che possono arrivare al 2,00% a seconda di quanto tempo rimanete investiti.

Vi siete mai chiesti perché le spese di gestione di un fondo sono così alte?

Anche se siamo nel 2020 e abbiamo a disposizione i più avanzati strumenti tecnologici, i fondi sono ancora gestiti in maniera manuale. 

La realtà è che la creazione di un fondo è incredibilmente difficile, dovuto principalmente alle inefficienze nella finanza tradizionale e ai cavilli burocratici da rispettare. Sono necessari una complicata rete di intermediari finanziari per le operazioni di compliance, audit, amministrazione, custodia e supervisione.

Il che significa che la costituzione e la gestione di un fondo è estremamente costosa, inefficiente e priva di trasparenza. Quante firme dovete fare per accettare tutte le condizioni e dichiarare di essere consapevoli della tal direttiva? 

E non sapete nemmeno quanti passaggi faranno quei documenti che avete appena firmato. Inoltre un ente terzo verificherà che i vostri soldi siano gestiti esattamente come dichiarato nel prospetto di quel fondo, aggiungendo altri costi di gestione.

Melon protocol

Un altro ente verificherà il P&L quotidiano del fondo, qualcun’altro certificherà che nel paniere del fondo siano effettivamente presenti quelle azioni/obbligazioni che sono appena state scambiate, etc. etc. Per non parlare del calcolo del rendimento che è quasi sempre affidato a fogli di Excel riempiti a mano – e verificati manualmente da enti terzi.

Come funziona Melon Protocol

Da trader esperta Mona El Isa si è ritrovata a lavorare alla creazione e alla gestione di fondi di investimento per istituzioni del calibro di Goldman Sachs. 

Si è resa conto in prima persona di come la gestione amministrativa occupasse la maggior parte del tempo della gestione di un fondo, piuttosto che la gestione della composizione del fondo, l’attività che porta beneficio diretto ai suoi investitori. 

Scontratosi con queste difficoltà, Mona El Isa ha dovuto ammettere il suo fallimento: la creazione e la gestione di un fondo di investimento erano qualcosa di più grande di lei. 

Poi, durante una pausa, ebbe modo di conoscere Bitcoin ed Ethereum ed ebbe un’illuminazione: perché non migliorare il processo dietro alla creazione e alla gestione di un fondo di investimento attraverso la tecnologia della blockchain e l’automazione degli smart contract? 

Questa fu la sua intuizione geniale che diede inizio a Melon Protocol.

Consente a persone o entità di gestire la propria ricchezza e quella altrui all’interno di un ambiente personalizzabile e sicuro, abbattendo le barriere d’ingresso. Melon ha un design altamente automatizzato e consente a chiunque di impostare, gestire e investire in fondi di investimento on-chain personalizzati.

Grazie a Melon, il costo di costituzione del fondo è inferiore a 50$ e richiede pochi minuti. Ai gestori di fondi viene richiesto di definire le regole e i parametri chiave del fondo, che a loro volta vengono implementati attraverso gli smart contract sulla blockchain, eliminando la necessità degli amministratori di fondi. Tutte le transazioni vengono registrate sulla blockchain di Ethereum, rendendo gli audit e la visualizzazione dei rendimenti estremamente semplice.

Al contrario di un tradizionale fondo di investimento, tutti i beni restano sotto la custodia degli investitori stessi e possono essere rimborsati in qualsiasi momento. Grazie alla velocità delle transazioni su blockchain, non sono necessari servizi di compensazione. Per quanto riguarda le commissioni di sottoscrizione e gestione possono essere chiaramente visualizzate per ogni fondo gestito su Melon. 

Come oracolo dei prezzi viene utilizzato Kyber Network, che è completamente on-chain e decentralizzato.

Inoltre, fattore fondamentale e vincente per l’adozione di Melon, la natura trustless della blockchain riduce drasticamente la capacità dei gestori di fondi di agire in modo fraudolento o malevolo. Ricordiamo come nel 2008 Lehman Brothers avesse sfruttato le falle del sistema per condurre una frode che portò al crollo delle borse mondiali.

Per interagire con Melon basta utilizzare il Melon Terminal costruito da Avantgarde Finance, dove è possibile impostare e gestire il proprio fondo e navigare o investire in fondi esistenti.

Il futuro

Melon Protocol è aperto a tutti, ma gli asset che permette di gestire sono per ora limitati a una dozzina di token ERC20

In una visione di lungo periodo Melon è pronta per poter gestire anche i prodotti della finanza tradizionale (commodities, equities, azioni, obbligazioni, real estate, etc etc.) in una forma tokenizzata. 

Melon non si occupa direttamente di risolvere questo problema, ma una volta che avremo una versione tokenizzata degli asset disponibili Melon sarà alla portata di tutti per poter creare o sottoscrivere fondi di investimento. Ad esempio Synthetix sta già lavorando per tokenizzare le azioni di Tesla e Apple.

Potranno così essere sfruttati a pieno i vantaggi offerti dalla tokenizzazione degli asset, che possiamo riassumere in maggiore liquidità, frazionabilità, sicurezza (nessun double spend), tracciamento della storia e rimozione dei mediatori.

Gli smart contract di Melon possono integrarsi perfettamente con molti altri protocolli di DeFi. Attualmente è integrato Kyber Network, Uniswap, 0x e Oasis, ma sono previste molte altre integrazioni in futuro.

Dopo la release della versione v1.0 di Melon nel Febbraio 2019, Melonport AG si è sciolta come promesso e ha reso completamente decentralizzata la governance del progetto. Il Melon Council DAO è gestito tramite aragonOS in una sua versione custom per poter interagire con il protocollo di Melon. I membri del Melon Council possono così gestire gli aggiornamenti del protocollo, l’allocazione delle risorse e i parametri di rete.

Melon sta inoltre valutando come poter sfruttare la nascente interoperabilità delle blockchain. L’idea è che una volta che Melon si trova su una blockchain in grado di interagire con altre blockchain come Polkadot o Cosmos, si potrà avere accesso a un mondo completamente nuovo di asset non ERC 20.

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