HomeCriptovaluteMiningIran: chiuse oltre 1000 Bitcoin farm

Iran: chiuse oltre 1000 Bitcoin farm

Come ha riportato un media locale, il governo iraniano, tramite il Power Generation, Distribution and Transmission Company (Tavanir), ha chiuso ben 1100 Bitcoin farm che operavano in maniera illecita in Iran, e che quindi non avevano le licenze necessarie per lavorare nel settore.

Lo stesso funzionario Mostafa Rajabi Mashhadi ha affermato:

“Alcuni miner installano attrezzature presso unità industriali e agricole che sono già operanti e utilizzano elevati livelli di energia elettrica sovvenzionata, pertanto il monitoraggio di Tavanir non rivela alcun cambiamento significativo nei consumi di questa particolare categoria”.

 All’inizio di quest’anno il Ministero dell’Industria aveva concesso oltre 1000 licenze per operare nel settore del mining delle varie crypto, così da non dover interferire troppo pur continuando ad avere il controllo anche sul consumo dell’energia del Paese.

 Il mining in Iran ha comportato un aumento del prezzo dell’energia elettrica nel corso del tempo fino ad arrivare vicino ai 0,05 dollari per kWh.

L’Iran contro le mining farm non autorizzate

Nel caso della chiusura di 1000 Bitcoin farm, parliamo di attività illegali senza licenza, che sono state smascherate grazie all’aiuto di coloro che segnalavano eventuali impianti abusivi.

 Infatti, l’Iran aveva messo una vera e propria taglia di circa 480 dollari per coloro che aiutavano le autorità ad identificare i centri non autorizzati.

Per i funzionari è difficile individuare una struttura illegale dedita al mining, perché spesso gli autori sfruttano strutture agricole che richiedono molta energia e quindi riescono a sfuggire al controllo del consumo di elettricità.

Comunque, di tutte le licenze che sono state chieste, solo 624 mining farm hanno ottenuto il permesso di operare sul territorio e sono tracciate, quindi è possibile identificarle.

Non dimentichiamo che di recente è stata anche approvata la più grande mining farm dell’Iran, che svilupperà una potenza di oltre 96mila TH/s ed oltre 6000 macchine: parliamo di un investimento di oltre 7 milioni di dollari.

Nonostante sia avvenuto da poco l’ultimo halving di bitcoin, questo non ha fermato i miner che, grazie all’aumento del prezzo, riescono ad ottenere un margine importante: infatti, per ogni blocco che viene minato si ottengono ben 6,26 BTC che al prezzo attuale sono oltre 70mila dollari.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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