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Bank of America: “Bitcoin non sente il mercato bear”

In un recente rapporto della Bank of America, si spiega come Bitcoin regga bene ai colpi di questo mercato in fase bearish.

Bitcoin sembra essere resiliente al crollo secondo Bank of America

L’interesse degli investitori in crypto, soprattutto in Bitcoin, non registra perdite significative, anzi tiene bene. In un report, infatti, Bank of America spiega che, avendo intervistato 160 investitori, questi non hanno paura e ritengono che:

“Gli asset digitali e la blockchain sono qui per restare”.

Alcuni intervistati avrebbero anche spiegato che molti dei progetti più interessanti del settore sarebbero nati durante periodi di mercato Orso e che in ogni caso si tratta di qualcosa di “sano per lo sviluppo dell’ecosistema nel lungo termine”.

Il report di Glassnode 

bitcoin bear market
Nonostante il crollo del prezzo, gli investitori non perdono interesse nel Bitcoin

In un altro rapporto, tuttavia, stilato da Glassnode, precisa come Bitcoin e le crypto abbiano perso quasi 600 miliardi di capitalizzazione riattestandosi a quota un trilione.

Secondo il rapporto, Bitcoin è in una fase di più grande deflusso di capitali da quando è nato ad oggi. 

Un significativo numero di valute digitali ha perso più della metà del proprio valore in dollari da novembre ad oggi e Bitcoin è in calo del 70% dal massimo storico dello scorso anno.

Il fondo del barile è lungi dall’essere raggiunto secondo Glassnode e c’è ancora del margine sul quale qualcuno speculerà. 

Secondo l’analisi si legge:

“Quando i prezzi vengono scambiati al di sotto della 200DMA, è spesso considerato un mercato ribassista mentre quando i prezzi vengono scambiati al di sopra della 200DMA, è spesso considerato un mercato rialzista. Il cambio di posizione di 30 giorni del cap realizzato (Z-Score) ci consente di visualizzare il relativo afflusso/deflusso di capitale mensile nell’asset BTC su base statistica. 

Con questa misura, bitcoin sta attualmente vivendo il più grande evento di deflusso di capitali della storia, colpendo -2,73 deviazioni standard (SD) dalla media. Questo è un intero SD più grande dei prossimi eventi più grandi, che si verificano alla fine del mercato ribassista del 2018 e di nuovo nel sell-off di marzo 2020.”

La continua crescita in termini di capitalizzazione, interesse e soprattutto attenzione da parte di soggetti istituzionali ha portato dei cambiamenti.

 Nel report si spiega: 

“Man mano che il mercato dei bitcoin matura nel tempo, l’entità delle potenziali perdite (o profitti) denominate in USD aumenterà naturalmente insieme alla crescita della rete, tuttavia, anche su base relativa, ciò non riduce al minimo la gravità di questa perdita netta di oltre 4 miliardi di dollari”.

Bitcoin non è stato l’unico protagonista di questa attenzione posta dalla società. Anche Ethereum si è rivelato essere un protagonista:  

“I prezzi di Ethereum hanno trascorso il 37,5% della sua vita commerciale in un regime simile sotto il prezzo realizzato, un netto confronto con bitcoin al 13,9%. Questo è probabilmente un riflesso della sovraperformance storica di BTC durante i mercati ribassisti, poiché gli investitori attirano il capitale più in alto della curva di rischio, portando a periodi più lunghi di negoziazione di ETH al di sotto delle basi di costo degli investitori”.

Il rapporto, infine, si conclude traendo la conclusione che, vista la mole di miliardi di perdite del settore, della sua durata nel tempo e delle variazioni percentuali, questo sia il crollo più importante di questo asset di sempre. 

Binance nel mondo NFT con Ronaldo

Di fronte a segnali così negativi, però, il settore rimane oggetto di interesse e anzi, di forti investimenti. È di questi giorni la notizia che Binance abbia realizzato una collaborazione plurimiliardaria con il calciatore Cristiano Ronaldo che riguarda gli NFT. La popolarità e la fanbase dello sportivo allargherà notevolmente la base degli investitori nell’asset. 

Un altro segnale importante è l’apertura del mercato russo alle criptovalute con una nuova legge sulla tassazione di queste che lo pone tra i paesi più filo-crypto al mondo ma c’è dell’altro. 

La progressiva apertura dei mercati a pagamenti in BTC e valute digitali in generale ha portato svariati marchi soprattutto nel mondo del lusso (moda, macchine, residenze, ecc…) a una forte apertura a questi. 

I brand di lusso che entrano nel mondo NFT e crypto

L’ultimo in ordine di tempo è il caso di Breitling, la società Svizzera di orologi di lusso che ha iniziato a dare la possibilità sul proprio sito di effettuare pagamenti in BTC ai propri clienti. 

Il fornitore di servizi di pagamento in criptovaluta BitPay si occuperà di fornire la possibilità ai clienti che ad oggi hanno uno strumento in più per accedere alle proprie opere d’arte del tempo. 

L’apertura di Breitling non è nuova in questo settore che ha già dato questa possibilità con brand come Tag Heuer e Hublot, ma anche nella moda c’è chi accetta Bitcoin. 

L’e-commerce Farfetch, Balenciaga, Gucci sono tutti esempi di brand BTC-friendly. 

Per quanto riguarda il settore automotive oltre alla famosa Tesla si può acquistare un auto online con crypto anche per la Post Oak Motor Cars con prestiti garantiti in Bitcoin.

La diffusione di queste possibilità soprattutto online non fa altro che ben sperare per il futuro, normalizzano un tipo di pagamento da sempre visto con sospetto ed è curioso il caso che la normalizzazione venga dal mondo del lusso e non parte dal basso, questa è la prima rivoluzione economica che parte dall’alto verrebbe da dire. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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