Sei senatori degli Stati Uniti sono consapevoli che tutti i social network di Meta rappresentano un terreno fertile per i crypto scam.
Summary
Facebook, Instagram e Whatsapp sotto la lente d’ingrandimento dei senatori USA a causa dei crypto scam
Considerati gli eventi passati, Facebook, Instagram e Whatsapp sono stati i principali mezzi utilizzati dai truffatori per diffondere numerosi scam nel mondo crypto.
A causa della diffusa disinformazione che ancora caratterizza il settore delle criptovalute, molti truffatori si sono ingegnati per ingannare quante più persone possibile.
Il più delle volte si tratta di hacker e di esperti che, sempre più spesso, sanno come nascondere la frode dietro una bella interfaccia grafica, un linguaggio tecnico e accattivante e promesse che fanno sognare ad occhi aperti chi le legge.
Comprendono le debolezze psicologiche dell’essere umano e fanno leva su queste per poter attirare il povero malcapitato senza che questo se ne accorga.
Diventa tutto un’illusione, un sentiero magico di breve durata che guida chi ci si imbatte fino al suo risveglio, momento in cui si apprende di essere stati appena truffati.
Inoltre, è un ecosistema di per sé molto tecnico, fattore dovuto alla complessità che si nasconde dietro il funzionamento della tecnologia blockchain. Di conseguenza, unendo tutti i pezzi del puzzle, nella maggior parte dei casi sono i truffatori ad avere la meglio.
In relazione agli scam degli ultimi anni, si può notare come i principali mezzi di promozione e divulgazione sfruttati sono stati Facebook, Instagram e Whatsapp.
Le tre piattaforme di social media fanno tutte parte della grande casa Meta e sono da considerare tra le più utilizzate al mondo. Negli ultimi anni, sono state spesso attribuite ad una cattiva gestione ed un’intenzionata manipolazione delle fake news, come nel famoso caso di Cambridge Analytica.
Questa volta, però, si tratta dei risparmi degli utenti che ogni giorno alimentano la dispendiosa macchina di Meta, e proprio per questo, è stata richiamata l’attenzione di Mark Zuckerberg.
I senatori chiedono risposte a Mark Zuckerberg sulla diffusione dei crypto scam
Mark Zuckerberg, CEO di Meta, nonché il più giovane miliardario al mondo, è in qualche modo responsabile di ciò che accade sulle piattaforme di sua proprietà.
I sei senatori americani in questione sono Robert Menendez, Sherrod Brown, Elizabeth Warren, Dianne Feinstein, Bernard Sanders e Cory A. Booker.
Giovedì scorso, i legislatori hanno inviato una lettera a Zuckerberg dove esprimono la loro preoccupazione e chiedono delucidazioni circa la politica di gestione dei crypto scam e il modo in cui la compagnia si sforza per combatterli.
Il contenuto della lettera
Basandosi anche sui dati pubblicati recentemente dalla Federal Trade Commission (FTC), i senatori scrivono:
“Siamo preoccupati che Meta fornisca un terreno fertile per le frodi di criptovalute che causano danni significativi ai consumatori.
Mentre i crypto scam sono prevalenti sui social media, molti dei siti web di Meta sono terreni di caccia particolarmente popolari per i truffatori. Tra i consumatori che hanno affermato di essere stati vittima di crypto scam sui social network, il 32% proviene da Instagram, il 26% da Facebook e il 9% da Whatsapp”.
Inoltre, i legislatori hanno posto specificatamente sette domande all’interno della lettera e richiedono una risposta dettagliata entro il 24 ottobre.
Per ognuna delle tre piattaforme considerate, appartenenti a Meta, le domande includono:
- in che modo la compagnia identifica i truffatori crypto;
- come intende rimuovere gli scam una volta trovati;
- in che modo educano e mettono in guardia gli utenti riguardo i crypto scam;
- come intendono assistere le vittime di schemi crypto fraudolenti;
- come distinguono la pubblicità dei progetti scam da quelli legit;
- quali licenze regolamentari sono richieste per fare attività di promozione sulle sue piattaforme;
- in che misura Meta collabora con le forze dell’ordine per rintracciare i truffatori.
In riferimento all’ultimo punto dell’elenco, anche le autorità di vigilanza dei mercati e della Borsa statunitensi stanno lavorando al fine di tutelare l’investitore da questi tristi casi, che purtroppo, frenano l’innovazione del settore stesso.
Tra gli schemi più ricorrenti utilizzati dagli scammer, è stato identificato quello che sfrutta la cosiddetta “Fear Of Missing Out (FOMO)”. Il fattore critico di questa strategia è il tempo limitato che si ha per cogliere un’occasione imperdibile. In questo modo si diffonde un senso di fretta e confusione nella testa dell’utente, che finisce per agire senza ragionare.