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Bitcoin si conferma come criptovaluta più detenuta dagli investitori della piattaforma eToro

L’interesse per Bitcoin si mantiene forte in tutto il mondo: su eToro la criptovaluta si conferma come moneta crittografica più detenuta nel secondo trimestre 2023.

Anche su Google Trends possiamo vedere un aumento delle ricerche del termine “bitcoin” nel mese di Giugno, grazie soprattutto alla news dell’applicazione di BlackRock per un ETF spot della crypto.

Approfondiamo il discorso in questo articolo

Bitcoin consolida la prima posizione come crypto più detenuta su eToro

La piattaforma di trading eToro ha pubblicato poco fa i suoi dati trimestrali relativi al comparto crypto, in cui emerge che Bitcoin ha mantenuto il primo posto nella classifica delle valute digitali più detenute all’interno dei portafogli dei clienti.

A seguito del recente rally dei prezzi che ha spinto la principale criptovaluta del mercato a superare quota 30 mila dollari, gli investitori del broker multi-asset hanno consolidato l’egemonia dell’oro digitale.

Rimangono invariate le preferenze del pubblico di eToro, visto che anche nel primo trimestre 2023 Bitcoin si posizionava come crypto più “holdata”.

I rialzi maggiori si sono osservati nelle monete crittografiche minori come Arbitrum che ha incrementato il numero di possessori del 180%.

Anche Cartesi (45%), Amp (12%), Orchid (12%), Band Protocol (10%) e Fetch.ai (10%) si sono mosse positivamente in questo contesto.

Per quanto riguarda la classifica delle top 20 crypto più detenute, le due che hanno registrato crescite maggiori sono state Terra 2.0 (3%) e Polygon (2%).

Il crypto Market Analyst di eToro, Simon Peters, ha commentato con queste parole i dati che sono emersi con la pubblicazione del report del secondo trimestre:

“La performance del mercato delle criptovalute ha subito alcuni cambiamenti significativi negli ultimi tre mesi, ma il bitcoin si è dimostrato ancora una volta il più consistente dei grandi asset, consolidando la sua posizione come il più grande asset al mondo. criptovaluta. La performance di mercato per bitcoin è stata ampiamente positiva, mentre altri importanti cripto-asset hanno fatto acqua.”

Ricordiamo che eToro rappresenta una delle piattaforme preferite dai boomer, che non sono pratici del mondo web3 e che preferiscono investire tramite broker di terze parti regolamentati.  

Solitamente chi compra criptovalute su eToro è quell’individuo di classe media che non è in grado di operare in autonomia.

Quando si compra una criptovaluta su eToro non si sta comprando realmente il sottostante, ma un CFD.

Un CFD è un contratto che riprende tecnicamente il prezzo dell’asset in questione.

Analizzare il sentiment e le mosse degli investitori su eToro può essere utile per comprendere come il parco buoi della finanza si sta muovendo.

Interesse  mondiale per Bitcoin e crypto in aumento nell’ultimo mese su Google Trend

Mentre Bitcoin si conferma come top crypto detenuta sulla piattaforma di investimenti eToro, possiamo constatare che anche l’interesse nel motore di ricerca Google per la criptovaluta è in aumento.

La notizia di BlackRock che ha applicato una richiesta formale alla SEC per poter avviare un ETF spot di Bitcoin, ha spinto la moneta a compiere un rialzo dei prezzi non indifferente, attirando molto l’attenzione del pubblico esterno.

La società di investimento con sede a New York, è il fondo più grande al mondo in termini di asset gestiti, con un patrimonio totale di oltre 10 trilioni di dollari.

Un Interesse nel mondo crypto da parte di entità istituzionali  di questo tipo aiuta molto  il settore ad emergere e a farsi notare anche da soggetti esterni al mondo della finanza.

In particolare possiamo notare come su “Goolge Trends”, il termine “Bitcoin” ha visto un’impennata delle ricerche proprio nel periodo in cui è stata annunciata la mossa strategica di BlackRock.

L’interesse più alto per questa query si è registrato nei Paesi di El Salvador, Nigeria e Brasile, dove manca una valuta centrale forte in grado di far fronte alle necessità della popolazione.

Bitcoin infatti sembra essere sempre più appetibile in quei paesi in via di sviluppo in cui c’è un’elevata inflazione e corruzione dei governi.

L’oro digitale è vista dagli abitanti di queste regioni come una soluzione alternativa alla svalutazione della moneta locale, tale da permettere il risparmio per le famiglie e la conservazione della ricchezza.

A differenza di come è stato introdotto da Satoshi Nakamoto nel whitepaper del 2008, Bitcoin non funziona ancora bene come valuta di scambio, ma piuttosto si è ritagliato un ruolo concreto e funzionale come asset store of value, in grado di fungere da bene rifugio per tutta la popolazione mondiale.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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