In questo articolo andiamo ad esaminare la situazione on-chain di Bitcoin cercando di fornire previsioni sul prezzo futuro.
Bilanci della criptovaluta sugli exchange, MVRV Z Score ed altri indicatori ci invitano ad essere ottimisti per i prossimi mesi.
L’analisi tecnica tuttavia rimane più incerta e tendente alla lateralità-distribuzione.
Siamo dunque in regime di bull market o c’è ancora da attendere che gli orsi facciano il loro corso prima di poter cantare vittoria?
Tutti i dettagli di seguito.
Summary
Previsioni Bitcoin: bilancio della criptovaluta sugli exchange
Iniziamo subito analizzando i dati on-chain di Bitcoin per ottenere un quadro generale della situazione e poter effettuare una previsione dei prezzi futuri adeguata.
Innanzitutto osserviamo la situazione degli exchange centralizzati, una delle principali entità del mercato crypto, i cui bilanci in BTC sono rappresentativi del momentum del mercato.
Attualmente sulle top piattaforme di scambio possiamo trovare circa 2,27 milioni di BTC, i cui player principali sono Binance con 650 mila BTC, Coinbase con 439 mila BTC e Bitfinex con 320 mila BTC.
La cosa che spicca più all’occhio è il trend ribassista di questa metrica che vede ora raggiungere il minimo pluriennale che non veniva toccato da febbraio 2018.
Complessivamente un numero “basso” di monete sugli exchange è positivo perché ci fa capire che gli holders stanno accumulando e portando via man mano i propri Bitcoin dagli exchange.
Parallelamente una riserva limitata di BTC sui mercati potrebbe portare ad un supply shock se solo la domanda iniziasse a farsi sentire.
Molto interessante osservare questo dato con la lente d’ingrandimento e focalizzarsi solo sull’exchange Bitfinex, i cui saldi in Bitcoin sono stati molto utili in passato per fare previsioni future sul prezzo della coin e decifrare i top ed i bottom del mercato.
Al culmine del bear market del 2018 possiamo osservare come il bilancio di Bitfinex abbia subito un rapido ridimensionamento, passando da 370k a 240k in poche settimane ed aprendo le danze ad un recupero della moneta crittografica.
In questo momento una discesa del numero di Bitcoin detenuti da questo exchange potrebbe segnare la fine ufficiale del mercato ribassista, come successo nel 2018 ed inaugurare l’avvento rialzista.
Monitoreremo con molta attenzione questa metrica nelle prossime settimane.
Altri indicatori on-chain segnalano bull market imminente
L’analisi del bilancio degli exchange di criptovalute non è l’unico modo per previsioni sull’andamento di Bitcoin. Esistono svariati indicatori on-chain che possono aiutarci ad analizzare con maggior chiarezza il quadro complessivo del mercato per poter comprendere in quale fase ci troviamo ora.
Uno dei più utilizzati dagli analisti è sicuramente il “MVRV Z Score” che identifica quando il prezzo di un asset si trova vicino o distante dal suo “fair value”.
L’indicatore ci fornisce un punteggio in base a 3 dati distinti: la capitalizzazione di mercato in dollari, il valore realizzato (prodotto del numero di monete in circolazione e prezzo medio con cui la moneta è stata spostata l’ultima volta) e deviazione standard che estrae gli estremi nei dati precedenti.
Quando l’MVRV Z Score è nella zona verde, in prossimità del valore nominale 0, significa che ci troviamo in un livello che storicamente si è rivelato essere ottimi per fare acquisti.
Quando invece la metrica si trova nella zona rossa, con un punteggio superiore al 7, significa che siamo vicini ai massimi del mercato ed è più conveniente vendere.
In questo momento il punteggio è di 0,67 e con una previsione ottimistica per i prossimi mesi di Bitcoin, segnalando che ci troviamo all’inizio del mercato rialzista.
Un’altro indicatore molto interessante da osservare è il “Rainbow chart” che utilizza una curva di crescita logaritmica per prevedere la potenziale direzione futura del prezzo di Bitcoin.
Secondo i dati di LookintoBitcoin, in questo momento ci troviamo in una fase di svendita dell’asset, paragonabile ai livelli più bassi mai registrati durante la fine dei mercati ribassisti del 2015 e 2019. Un valore simile a quello attuale è stato toccato anche durante lo scoppio della pandemia COVID-19, che ha fatto capitolare tutti i mercati finanziari per poi vedere una ripresa immediata.
Osservando questi dati, non possiamo che prevedere un rialzo per i prossimi mesi ed essere ottimisti sul lungo periodo.
Analisi tecnica del prezzo di Bitcoin: previsioni incerte a breve termine
Passando ora invece ad un’analisi prettamente di tipo tecnico, possiamo vedere come il grafico dei prezzi non sia così sorridente come quello dei dati on-chain.
Bitcoin sta attaccando proprio in queste ore il livello dei 29 mila dollari, cercando di romperlo a ribasso e continuando il suo trend di breve ribassista.
Dal 14 luglio in poi, dopo la brutta candela rossa registrata che ha annullato i guadagni del giorni precedente, BTC è rimasto sempre sotto alla media mobile esponenziale a 10 periodi su time frame daily, facendo intendere che sono gli orsi a mantenere il controllo.
Al momento i supporti più vicini su cui possiamo fare affidamento sono i 27mila dollari e i 25 mila dollari.
D’altro canto un inversione e un recupero dei 31mila dollari potrebbe innescare una ripartenza bull, anche se per ora questa ipotesi non sembra essere quella più plausibile.
A spaventare, inoltre, è l’indicatore RSI che mostra una divergenza ribassista tra i valori registrati ad inizio anno e quelli attuali.
Sebbene infatti a gennaio i prezzi di Bitcoin erano decisamente inferiori a quelli registrati in questo momento, l’indicatore Relative Strenght Index mostrava livelli decisamente più alti.
A massimi decrescenti dell’RSI abbiamo accompagnato massimi crescenti per il prezzo della criptovaluta: non proprio bene!
Da sottolineare poi come da fine marzo in poi i volumi sugli exchange sono stati quasi inesistenti, alimentando le paure dei traders che temono un forte ribasso in questi giorni.
Generalmente quando ci sono pochi scambi nell’aria, i movimenti di prezzo assumono un livello di affidabilità relativamente basso, visto e considerando che possono essere annullati in breve tempo e con capitali ridotti.
In tal senso, la positività innescata nel Q2 2023 tramite l’avvento degli hedge fund come BlackRock nel settore, potrebbe non aver portato gli effetti desiderati, ed al contrario potrebbe aver manipolato il sentiment degli investitori in quadro che sarebbe dovuto essere ribassista e che verrà scontato nelle prossime settimane.
In questo momento di incertezza meglio non esporsi al trading in leva ed operare solo nello spot market.
In ultimo, ma non per ordine di importanza, fate sempre le vostre ricerche e considerazioni trader!
