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Ultime crypto news: ZeroSync sviluppa un light client basato su prove ZK per facilitare la convalida dello stato di rete su Bitcoin

Le ultime crypto news parlano dell’organizzazione no-profit svizzera ZeroSync che ha implementato ufficialmente un light client ZK basato su prove STARK dedicato a Bitcoin.

Si tratta di un sistema incentrato sulle prove crittografiche a conoscenza zero che consentirà agli utenti dell’ecosistema Bitcoin di convalidare efficacemente lo stato della rete senza dover scaricare l’intera blockchain.

Considerando che attualmente il peso di quest’ultima supera i 515 GB, possiamo facilmente intuire che questa innovazione facilita il lavoro di molti sviluppatori e sostenitori del network, oltre che a fornire maggiore privacy e scalabilità.

La mission di ZeroSync nel lungo periodo va oltre tutto questo ed è incentrata sul portare un nuovo protocollo layer-2  su Bitcoin che possa supportare fino a 100 transazioni per secondo.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

Ultime news: ZeroSync implementa un client zk dedicato a Bitcoin

Le ultime crypto news vedono come protagonista principale l’organizzazione svizzera no-profit ZeroSync (da non confondere con la rete L2 di Ethereum ZkSync) e lo sviluppo di un light client basato su prove crittografiche a conoscenza zero per la rete Bitcoin.

Queste prove, che poggiano le loro basi sul noto linguaggio di programmazione Cairo, permettono agli utenti di convalidare facilmente lo stato della rete senza dover necessariamente scaricare l’intera blockchain, che attualmente pesa oltre 515GB.

Così facendo chiunque può utilizzare un semplice prova di lavoro ( più precsiamente prova di pagamento SPV) incentrata su STARK, che tra l’altro rappresenta lo stesso modello di prove zk utilizzato da ZkSync, per verificare le intestazioni dei blocchi, la prova del lavoro e gli aggiustamenti della difficoltà su Bitcoin.

Questo genere di prove a conoscenza zero, generalmente applicate all’interno dell’ecosistema Ethereum ed ora sperimentate per la prima volta su Bitcoin, consentono di portare maggiore privacy e scalabilità alla chain.

Infatti, se da un lato questa tecnologia permette di verificare l’autenticità di un dato su blockchain senza dover rivelare informazioni sul mittente, dall’altro l’applicazione di questi concetti in una sidechain layer-2 potrebbe accelerare in modo importante la mole di transazioni gestibili dalla rete.

Sul mero fronte del light client, l’approdo di ZeroSync rappresenta un notevole passo in avanti in quanto permette di verificare l’inclusione delle transazioni su Bitcoin memorizzando solo una parte della catena ed evitando scoccianti problemi di memoria.

Altri esempi di light client (che tuttavia non utilizzano prove zk) sono Electrum e Multibit.
In merito all’importante news di ZeroSync, il co-fondatore del progetto Robin Linus ha commentato con queste parole facendo intendere l’immenso potenziale che c’è dietro:

“Ciò abbassa le barriere d’ingresso per partecipare come cittadino di prima classe alla rete Bitcoin di ordini di grandezza. A lungo termine, speriamo di portare scalabilità di massa su Bitcoin utilizzando Stark Proofs”

La mission di ZeroSync

Il lavoro dell’associazione ZeroSync, situata fisicamente nel canton svizzero Zugo, prende ispirazione principalmente dal forte sviluppo che i sistemi basati su prove ZK hanno riscontrato negli ultimi anni sull’ecosistema di Ethereum, con l’intento di replicare lo stesso successo su Bitcoin.

Si tratta, infatti, del primo progetto ad utilizzare prove ZK sviluppate dalla società di sviluppo software StarkWare al di fuori di Ethereum.

Su Bitcoin questo cambio di paradigma sul fronte tecnologico promette molto bene: dimostrate continuamente centinaia di gigabyte sulla chain rappresenta un’attività molto costosa a livello computazionale, ma questo genere di compressioni permette di sincronizzarsi istantaneamente in modo indipendente dalla dimensione crescente dalla catena.

Inoltre, questi sistemi di prova consentono di aumentare la struttura della rete con dati aggiuntivi, come un impegno di set UTXO, senza richiedere alcuna modifica di consenso e senza modificare i principi su cui è stato costruito il protocollo.

Chiunque può decidere di utilizzare questa tecnologia firmata STARK in modo autonomo, essendo il progetto completamente open source e con una libreria di codice disponibile su GitHub.

Ora, sebbene la riduzione del lavoro computazionale per la sincronizzazione della rete su Bitcoin sembra già di per sé un’incredibile innovazione, dobbiamo considerare che ZeroSync punta a fare molto meglio.

La mission dell’associazione è quello di esplorare una nuova gamma di applicazioni su Bitcoin portando maggiore privacy e scalabilità alla rete, cercando di imitare lo sviluppo che sta avvenendo su Ethereum

Di fatti il progetto sta puntando di implementare un protocollo layer-2 che possa consentire innalzare il numero massimo di transazioni gestibili (TP/s) dalle attuali 7 fino ad oltre 100.

Chissà che in un non-lontano futuro potremmo assistere ad una vasta gamma di layer-2 di Bitcoin che pongono le loro basi sui sistemi crittografici a conoscenza zero e che arrivino a competere con il noto Lightning Network, che ad oggi risulta essere la side-chain di Bitcoin dominante.

Robin Linus è ottimista sul futuro di ZeroSync e crede che gli ultimi lavori siano stati fondamentali  per poter perseguire l’obiettivo ultimo di migliroare l’ecosistema Bitcoin.

Queste le sue parole:

“ZeroSync ha progettato e sta attualmente implementando un protocollo Layer 2 che ha notevoli proprietà di privacy e scalabilità, consentendo a Bitcoin di elaborare più di 100 transazioni token al secondo. Questa potrebbe essere un’impresa importante nel portare Bitcoin verso la scalabilità di cui ha bisogno.”

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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