La blockchain Open Source di Iota sta cercando di sfarzi spazio all’interno dell’industria dei “Real World Asset” (RWA) agganciando la propria rete compatibile ShimmerEVM con il fornitore di servizi di custodia per crypto Fireblocks.
La mossa arriva a seguito di numerosi test e dopo due mesi dal primo smart contract rilasciato su ShimmerEVM, che funge da infrastruttura di staging per Iota.
Il mercato della tokenizzazione di asset come azioni, bond, treasuries sta diventando sempre più appetibile per investitori e compagnie private, con diversi asset manager come VanEck e 21.co che prevedono un futuro brillante per questa nicchia.
Già oggi questo settore vale 342 miliardi di dollari ma si parla di quotazioni multi bilionarie entro il 20230.
Vediamo tutto nei dettagli di seguito.
Summary
Iota vuole espandersi nel settore dei RWA e sceglie Fireblocks come partner per la custodia delle crypto su ShimmerEVM
Iota sta esplorando varie possibilità per espandere la propria offerta nel settore dei “Real World Asset” (RWA) ed ha integrato la sua rete compatibile ShimmerEVM con il provider di soluzioni di custodia per crypto Fireblocks.
Con il termine RWA si intende il trasferimento su blockchain di una risorsa materiale o immateriale appartenente al mondo finanziario tradizionale, come obbligazioni, azioni, materie prime e immobili.
Questa pratica offre una serie di vantaggi come l’aumento della liquidità sui mercati, una maggiore accessibilità ad un pubblico ampio, costi di intermediazione ridotti e una trasparenza impeccabile delle operazioni.
Shimmer è una blockchain EVM compatibile che funge da infrastruttura per testare nuove applicazioni ed offre la possibilità di sviluppare contratti intelligenti su ambienti come quello di Iota dove non è possibile eseguire la funzione in maniera nativa.
La partnership con Fireblocks, come evidenziato dal co-fondatore di Iota Dominik Schiener, aiuterà il suo crypto ecosistema ad emergere in un mercato RWA così in competizione, potendo contare su uno dei servizi di custodia più sicuri e ampiamente adottati che supportino la tokenizzazione di asset.
Ricordiamo che quest’ultima fornisce servizi ad oltre 1.800 clienti, tra cui emergono grandi istituzioni finanziarie come BNY Mellon e BNP Paribas.
Nel dettaglio l’integrazione consentirà a tutti i clienti del custode di detenere crypto asset sul network ShimmerEVM e avviare transazioni direttamente dalla console e dall’API Fireblocks, senza doversi interfacciare con ulteriori infrastrutture.
Ciò permette di migliorare l’offerta di Iota nella tokenizzazione di risorse reali con un focus sulla sicurezza e sulla semplicità di tali processi.
Si tratta di enorme passo in avanti per Iota visto e considerando che solo 2 mesi fa avveniva il rilascio del primo smart contract (ISC) sulla rete open source grazie al supporto degli sviluppatori Shimmer.
La strada verso l’adozione mainstream dei RWA per Iota e il suo crypto ecosistema è tuttavia ancora molto lunga Ethereum rimane la soluzione dominante nell’ampio mondo blockchain, anche per questo settore di nicchia.
Pensate che per quello che riguarda il solo mercato della tokenizzazione di “Treasury Products”, che vale attualmente 770 milioni di dollari (in crescita del 700% da gennaio) Ethereum da sola gestisce oltre la metà di questi assets.
Fonte: rwa.xyz
Ad ogni modo Iota sta crescendo in maniera organica: a novembre la sua fondazioni DLT è sbarcata in Medio Oriente dove è stata registrata ed approvata dagli Emirati Arabi Uniti, nell’obiettivo di promuovere una crescita accelerata di tecnologie innovative ed asset tokenizzati.
Tutte queste iniziative posizionando Iota sulla buona strada per migliorare ed ampliare i propri servizi ed ottenere un posto di merito tra i migliori fornitori di soluzione RWA
Mercato in espansione per la tokenizzazione degli asset reali
Gli sforzi di Iota e del suo intero crypto ecosistema sono motivati dal forte mercato, sempre più in crescita, della tokenizzazione di asset reali.
Il suo cofondatore, Schiener, ha ribadito l’impegno del gruppo nel costruire un’infrastruttura che possa affrontare la crescente domanda di tokenizzazione di risorse nel mondo.
Queste le sue parole in una recente intervista:
“Possiamo aspettarci che molti grandi investitori istituzionali e istituzioni finanziarie diano il loro sostegno pubblico agli asset digitali nel 2024. Con normative chiare e ritrovato sostegno pubblico attraverso queste istituzioni e gli imminenti ETF, siamo sulla buona strada per rendere gli investitori istituzionali il mercato dominante. partecipanti”
Non è solo Iota a pensare che questo sia un settore in forte espansione: anche il famoso asset manager VanEck attraverso il suo apparato di ricerca ha evidenziato come nonostante la situazione complessa del mercato delle criptovalute ad inizio 2023, la nicchia dei RWA.
Pensate che secondo una ricerca di settembre, l’intera industria vale oggi già più di 342 miliardi di dollari ma sono ulteriori capitali in arrivo entro i prossimi anni.
Anche il digital asset manager 21.co è bullish sulla tokenizzazione di bond, azioni, materie prime e treasury: le sue previsioni indicano che il mercato potrebbe raggiungere la quotazione record di 10 bilioni di dollari (circa 29x i valori attuali) entro il 2030 nel caso si verifichi una fase particolarmente rialzista.
Anche nel peggiore dei casi però, le aspettative sono molto alte con una previsione di almeno 3,5 bilioni di dollari (10x i valori attuali).
Questo sentiment è motivato dalla crescente fama per la TradFi stessa, che unisce in un solo ambiente tecnologie disruptive ed assets riconosciuti finanziariamente a livello globale.
Tra le altre istituzioni che vedono un futuro roseo per questa industria crittografica troviamo Bank of America che in passato ha affermato come la tokenizzazione possa stravolgere l’attuale infrastruttura finanziaria esistente visti i vantaggi in termini di costi e di efficienza del capitale.
Infine anche la multinazionale statunitense di consulenza strategica Boston Consulting Group crede fortemente in questa narrativa.
Le sue previsione vanno per una quotazioni di 16 bilioni di dollari già per il prossimo anno (x 46 dai valori attuali).