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In ripresa la market cap delle stablecoin: USDC e USDT guidano il rally delle criptovalute

Il mercato delle stablecoin è in forte recupero negli ultimi mesi: la market cap di questo settore è tornata finalmente al di sopra dei 140 miliardi di dollari per la prima volta da dicembre 2022.

In particolare sembra che siano USDC e USDT a guidare la ripresa, spingendo la corsa al rialzo dei prezzi di Bitcoin, Ether ed il resto del comparto altcoin.

Da notare come nell’ultimo mese la moneta di Circle sia cresciuta di più rispetto a quella di Tether, la quale è stata leader indiscussa dell’industria stablecoin nel 2023.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

Market cap delle stablecoin a 140 miliardi di dollari per la prima volta dopo il crash del 2022

I primi due mesi del 2024 si rivelano molto positivi per il settore delle stablecoin crittografiche, che ha da poco superato la soglia dei 140 miliardi di dollari, alimentano la fomo su Bitcoin ed Ethereum.

È importante sottolineare come queste tipologie di monete rappresentano la benzina dei mercati delle criptovalute, in quanto consentono di eseguire scambi  rapidi ed economici tra più risorse digitali, fungendo da principale strumento di “on-ramp fiat”.

Osservando i dati passati, vediamo come dal crollo registrato nel 2022 a seguito di eventi catastrofici come il collasso dell’ecosistema Terra/Luna e la bancarotta di FTX, le stablecoin con peg USD hanno complessivamente diminuito la propria presenza on-chain fino a metà ottobre 2023.

Da ottobre in poi la capitalizzazione di mercato delle stesse ha registrato solo rialzi passando dai 129,5 miliardi di dollari agli attuali 145,7 miliardi di dollari, raggiungendo un livello che non veniva più toccato da dicembre 2022 secondo i dati offerti da DeFiLlama e The Block.

In totale sono stati aggiunti circa 16,2 miliardi di dollari,  per un incremento di 12 punti percentuali, di cui oltre 10  miliardi da inizio anno.

USDT, USDC e DAI continuano ad dominare completamente questo mercato, lasciando poco spazio a concorrenti esterni.

market cap stablecoin

Monitorare l’andamento della capitalizzazione di mercato delle stable è fondamentale se si vuole avere un quadro complessivo del flusso dei capitali da e verso il settore crypto.

Infatti, quando questa metrica cresce, solitamente le monete crittografiche maggiori aumentano di valore in quanto le stablecoin sono state utilizzate per supportarne la domanda.

Quando invece la capitalizzazione è in discesa, significa che gli investitori stanno vendendo i propri “risky asset”, eseguendo redeem per valute fiat.

A tal proposito, come sottolineato da un rapporto di Vetle Lunde, analista senior di K33 Research:

“I cambiamenti nell’offerta di stablecoin sono un termometro per stabilire se il denaro fluisce dentro o fuori l’ecosistema crittografico” 

USDC e USDT sostengono il rally di Bitcoin ed Ether: la stablecoin di Circle guida questo mese

In un contesto di ripresa per la market cap complessiva dell’industria stablecoin è da sottolineare il ruolo chiave di USDC, moneta emessa e gestita da Circle, e di USDT, emessa e gestita da Tether.

Da sole infatti le due valute rappresentano oltre il 90% delle quote di mercato di questa nicchia, con DAI che chiude la fila controllando il 3%.

Nel dettaglio possiamo osservare come  la supply circolante (e dunque anche la capitalizzazione) di USDT abbia registrato un recupero sin dagli albori del 2023 arrivando poi a segnare un nuovo massimo storico ad agosto, mentre tutte le restanti stablecoin segnavano pesanti deflussi.

USDC invece, una delle più colpite dalla mattanza del 2022-2023, ha iniziato a riprendersi negli ultimi 4 mesi, aggiungendo 16 miliardi di dollari alla sua valutazione.

Come puntualizza David Shuttleworth, partner di ricerca di Anagram, solo nell’ultimo mese USDC ha incrementato la propria capitalizzazione di 2,5 miliardi di dollari, sorpassano addirittura le performance della moneta di Tether.
Ecco quanto riportato in un suo post su X:

“Più liquidità e più utenti stanno entrando costantemente nello spazio, e l’USDC sta gradualmente recuperando quote di mercato”

Molti analisi hanno mostrato scetticismo del fatto che USDC abbia guidato l’ultimo rally di Bitcoin ed Ethereum, visto e considerando i progressi finanziari di Tether, che di recente ha stupito tutti i propri stakeholders a seguito delle news sui profitti delle trimestrali del Q4 2023.

In realtà l’avanzata della stablecoin di Circle, a discapito della crescita di USDT, è giustificata dalla recente ondata di domanda nel mercato crypto proveniente dagli Stati Uniti, dove sono stati approvati da gennaio gli ETF spot Bitcoin.

Infatti è importante ricordate che USDC rappresenta la valuta crittografica ancorata al dollaro più utilizzata in USA, sostenuta dagli exchange Coinbase e Bitfinex, mentre dall’altra parte USDT figura come la più adoperata in Asia, Africa e America Latina, con sostegno da parte dell’exchange Binance.

Anche l’uso e il contesto di riferimento per entrambe le monete cambia: USDC è maggiormente utilizzata in DeFi mentre USDT viene adoperata di più per gli scambi off-shore.

Anche da un punto di vista prettamente on-chain, cambia la destinazione delle due risorse: Tron è la blockchain prediletta per USDT,  mentre Ethereum lo è per USDC.

Per rendere l’idea della differenza sostanziale tra le due, sottolineiamo come Circle abbia da poco rimosso il proprio supporto da Tron citando problemi di sicurezza.

USDC emerge dunque come protagonista nell’ultimo mese,  in una situazione complessiva polarizzata dal contendente Tether,  arrivando addirittura a segnare un forte aumento della propria quota di mercato nel volume di scambi su CEX.

USDC dominance
Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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