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Tether: il report del Q4 2023 mostra profitti stellari

Tether, la società che emette e gestisce la stablecoin USDT, ha pubblicato ieri il suo report di garanzia per il quarto trimestre del 2023 con cui viene analizzata la solidità dell’azienda in termini di performance finanziarie, andando a ripartire le attività detenute dal gruppo al 31 dicembre.

Il report, fornito dalla società di revisione indipendente BDO, tende a riaffermare l’accuratezza del Consolidated Reserves Report (CRR) di Tether condotto a marzo 2023.

In totale il Gruppo governato da Paolo Ardoino e Giancarlo Devasini ha prodotto utili per 2,9 miliardi di dollari nello scorso trimestre, e 6,2 miliardi in tutto l’anno, affermandosi ancora una volta come una vera e propria istituzione nel settore delle criptovalute.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

Il report di Tether del Q4 2023: profitti per 2,85 miliardi di dollari e riserve in eccesso

Il report di attestazione del quarto trimestre 2023, pubblicato ieri dall’emittente di stablecoin Tether,  mostra una società in perfette condizioni di solidità finanziaria con profitti e riserve in costante crescita.

Nello specifico, Tether nel Q4 dello scorso anno ha registrato un utile netto di 2,85 miliardi di dollari, di cui 1 miliardo in profitti operativi netti derivanti dagli interessi sui titoli del tesoro USA, ed  la restante fetta proveniente dall’apprezzamento di asset come Bitcoin e gold.

Le riserve in eccesso mantenute dall’azienda con sede operativa ad Hong Kong e sede legale nelle Isole Vergini Britanniche, hanno visto un aumento record di 2,2 miliardi di dollari arrivando ad un totale di 5,4 miliardi di dollari.

Quest’ultime sono salite così tanto da arrivare a coprire interamente un prestito sovra collateralizzato (già di per sé garantito dalle riserve dei token)  assunto in passato da 4,8 miliardi di dollari, su cui la propria community aveva espresso pareri negativi a riguardo. 

Le riserve di Tether eccedono dunque di 600 milioni di dollari rispetto ai “secured loans” che fanno parte delle passività.

Il Gruppo detiene anche una partecipazione strategica di 640 milioni di dollari in vari progetti che riguardano il mining di Bitcoin, infrastrutture AI, telecomunicazioni P2P ed altri business.

Nel report non sono state incluse delle riserve che sono state consolidate nel braccio VC di Tether, che opera in maniera completamente slegata dall’attività di minting di USDT.

Dopo che l’attestazione finanziaria dell’azienda è stata diffusa pubblicamente negli ambienti crittografici, in molti hanno fatto notare che nel Q4 2023 Tether ha registrato più profitti rispetto a quelli del colosso bancario statunitense Goldman Sachs (2,85 miliardi contro 2,01 miliardi).

La cosa curiosa di tutto ciò è che Tether gestisce appena 60 dipendenti, mentre Goldman Sachs conta un organico di oltre 40.000 persone nel proprio team.

Facendo un recap della situazione patrimoniale e finanziaria dell’emittente della stablecoin USDT a fine 2023, possiamo concludere che durante l’anno sono stati prodotti complessivamente 6,2 miliardi di dollari in utili, di cui 4 miliardi generati dai titoli del tesoro statunitense, dai fondi monetari e dai Reverse Repo, mentre il resto generato tramite performance di altri asset.

Il gruppo ha accumulato grandi quantità di oro e bitcoin, insieme ad altri investimenti, raggiungendo nuovi massimi storici sulle proprietà dirette ed indirette del comparto obbligazionario USA.

Per tutto l’anno Tether ha emesso stablecoins garantite da contanti ed equivalenti per un impressionante quota del 90%, rimarcando la propria dedizione al mantenimento della liquidità nel proprio ecosistema finanziario.

Il totale attivo dell’azienda al 31 dicembre 2023  è di 97 miliardi di dollari contro le passività che ammontano a 91,5 miliardi di dollari. L’AUM è di 98,47 miliardi di dollari.

tether report 2023

La crescita inarrestabile dell’emittente di stablecoin 

Come abbiamo potuto osservare dal report sulla situazione finanziaria di Tether dello scorso anno, la società si conferma come un punto saldo del settore crittografico, capace di trainare un’intera industria con le sue performance.

Il CEO di Tether, Paolo Ardoino, in questo momento così positivo ha sottolineato ai propri stakeholders quelli che sono i valori che guidano la propria azienda nel raggiungimento di nuovi obiettivi:

L’attestato del quarto trimestre di Tether sottolinea il nostro impegno per la trasparenza, la stabilità e la gestione finanziaria responsabile. Il raggiungimento della più alta percentuale di riserve in liquidità e mezzi equivalenti riflette la nostra dedizione alla liquidità e alla stabilità. I ​​sostanziali profitti netti generati non solo nell’ultimo trimestre dell’anno ma durante tutto l’anno, per un importo di 6,2 miliardi di dollari, dimostra la nostra forza finanziaria. Inoltre, i nostri investimenti in energia sostenibile, mining di Bitcoin, dati, infrastrutture AI e tecnologia di telecomunicazioni P2P illustrano il nostro impegno per una maggiore futuro finanziario sostenibile e inclusivo.”

Il gestore di stablecoin non sembra volersi fermare neanche dopo un trimestre da urlo sul fronte dei profitti: due giorni fa è arrivata infatti la notizia che il Gruppo ha stampato un altro miliardo di USDT, aggiungendo altra marketcap alla propria moneta crittografica punta di diamante.

Come sottolineato a Bloomberg dal famoso imprenditore ed investitore Anthony Pompliano, Tether è cresciuta così tanto negli ultimi anni da diventare il 16° maggiore detentore di titoli del Tesoro USA.

La società si stacca così dal mero riconoscimento come punto cardine del mercato crypto, affermandosi come parte essenziale dell’intera economia finanziaria statunitense.

La cosa più incredibile di tutto ciò è che Tether si è affermata in pochissimi anni, muovendosi in un settore del tutto nuovo ed in completa evoluzione, con uno staff estremamente ridotto, ed essendo stata attaccata e criticata più e più volte da numerosi detrattori.

Nel report è stata pubblicata una grafica che illustra in modo esaustivo quella che è stata l’evoluzione finanziaria della società partendo dal Q4 2022, dimostrando numeri in costante crescita.

Rispetto a fine 2022 i titoli del tesoro USA detenuti da Tether sono ora maggiori di 31.9 miliardi di dollari, gli equivalenti in cash sono maggiori di 26,96 miliardi di dollari e i tokens USDT sono maggiori di 25,5 miliardi di unità.

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Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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