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Analisi del prezzo di Bitcoin: previsioni positive, nonostante la correzione

Nonostante la correzione in corso, molte previsioni sul prezzo di Bitcoin rimangono positive. 

Per ora infatti non sembra che la correzione abbia compromesso il trend di medio periodo, ovvero quello che porta fino all’halving di metà aprile. 

La correzione in atto e le previsioni sul prezzo di Bitcoin per il 2025

Ieri, il prezzo di Bitcoin aveva fatto registrare il suo nuovo massimo storico ad oltre 73.800$. 

Come già avvenuto altre volte nel recente passato, dopo il raggiungimento del nuovo massimo storico il prezzo è sceso. 

Ad esempio il 5 marzo dopo aver toccato i 69.300$, abbattendo il precedente record di novembre 2021, il prezzo di Bitcoin in poche ore scese persino sotto i 60.000$. In seguito però si riportò sopra i 63.000$, e il giorno dopo era già anche tornato sopra i 67.000$.

La correzione in atto è simile, ma per certi versi differente. 

Infatti la discesa è avvenuta in tre momenti, distanti diverse ore l’uno dall’altro. 

Prima è sceso a 68.500$, poi a 66.700$ ed infine oggi è sceso anche a 65.500$.

Quindi il calo è stato più lento e meno pronunciato, in un primo momento. Non c’è ancora stato però un secco rimbalzo, cosa che fa presumere che potrebbe continuare. 

I livelli minimi toccati oggi corrispondono più o meno a quelli del 7 marzo, quindi sembrerebbe possibile anche un’eventuale discesa poco sotto i 60.000$, come fece il giorno prima. 

Comunque fino ai 62.000$ si tratterebbe solo di un ritorno ai livelli di due settimane fa, quindi nulla di particolarmente pericoloso.

La situazione attuale del mercato

Ma la cosa più interessante successa ieri è un’altra. 

Infatti non sembra che la discesa sia scattata a causa di un incremento di vendite, ma di una forte flessione degli acquisti. 

Nei giorni scorsi infatti c’era vera e propria FOMO, che manteneva la pressione di acquisto su livelli davvero molto alti. Ieri la FOMO sembra essersi dissolta, riportando tutto alla normalità. 

Il ritorno alla normalità significa anche necessariamente il ritorno ad una pressione di acquisto più normale, molto al di sotto dei livelli decisamente alti dei giorni scorsi. 

C’è in particolare un dato che fa presumere che il trend di medio periodo potrebbe non essere stato compromesso. 

Il numero di BTC in deposito sugli exchange sta continuando a scendere. Si tratta di una discesa iniziata esattamente una settimana fa, continua ed ancora in corso. 

Quindi sono più coloro che prelevano Bitcoin dagli exchange di quelli che li depositano per venderli. 

Questo scenario sembra avere l’aspetto di un periodo di accumulo, probabilmente in vista di cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane, prima dell’halving, o nei prossimi mesi, dopo l’halving

Le previsioni ottimistiche, nonostante la correzione del prezzo di Bitcoin 

Un quadro tale giustifica l’esistenza e la diffusione di previsioni ancora ottimistiche, nonostante il prezzo in calo. 

Non va dimenticato che poco più di due settimane fa il prezzo di Bitcoin era ancora sotto i 55.000$, quindi a meno che non si scenda sotto questa cifra si tratta solamente della fine della FOMO. La FOMO è pura emotività, quindi può tornare con la stessa velocità con cui si è dissolta ieri. 

Ieri gli analisti di Alliance Bernstein ad esempio hanno ribadito di ritenere che il trend in atto porterà il prezzo di BTC a circa 150.000$ entro l’anno prossimo. 

Gli analisti Gautam Chhugani e Mahika Sapra sottolineano che nel 2024 ci sono due fattori che spingono il prezzo di Bitcoin verso l’alto, ovvero l’halving ed i nuovi ETF sulle borse USA. 

Inoltre affermano che siamo ancora solo agli inizi dell’integrazione di BTC nei portafogli degli asset tradizionali. 

Da notare che Chhugani e Sapra già a novembre 2023 avevano previsto che il prezzo di Bitcoin sarebbe potuto salire a 150.000$ nel 2025, quindi non hanno fatto altro che ribadire che la situazione attuale conferma questo ipotetico trend. 

La loro ipotesi era che nel corso del 2024 sarebbero arrivati 10 miliardi di dollari di afflussi netti sugli ETF su Bitcoin, mentre ne sono già arrivati 11 miliardi in poco più di due mesi. Inoltre stimavano gli afflussi per il 2025 a 60 miliardi.

La situazione attuale quindi è anche migliore delle loro previsioni di novembre, ma nonostante ciò confermano il target dei 150.000$. Qualora il prezzo di BTC arrivasse ad un tale picco avrebbe fatto registrare un +100% dal picco storico di ieri. 

Cosa faranno i miner di BTC?

Dato che negli ultimi giorni i prezzi in borsa delle azioni delle società che si occupano di mining di Bitcoin sono in netto calo, gli analisti di Bernstein sostengono che potrebbero riprendersi presto dopo l’halving. 

In particolare ipotizzano che l’interesse istituzionale per le azioni legate a Bitcoin sia destinato a crescere, e che le aziende di mining saranno le maggiori beneficiarie di questo trend. 

Sebbene l’halving dimezzerà di colpo da un momento all’altro il premio incassato dai miner di BTC, è un evento ampiamente previsto, quindi in teoria dovrebbero già essersi attrezzati per uscirne indenni. 

Inoltre ci sono anche altri analisti che sostengono che l’impatto dei nuovi ETF continuerà ancora per mesi ad influenzare positivamente il prezzo di Bitcoin, e di conseguenza anche quello delle azioni dei miner quotati in borsa. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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