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La visione super ottimistica di Frax Finance: TVL da 100 miliardi di dollari entro il 2026 per il layer-2 Fraxtal

Ieri, Frax Finance, uno dei progetti DeFi più innovativi del web3, ha pubblicato la fase iniziale della sua roadmap “Frax Singularity”, che vedrà l’inclusione di 23 appchain o L3 alla propria infrastruttura crittografica nei prossimi 365 giorni.

Tra gli obiettivi prefissati dal team di Frax c’è anche quello del  raggiungimento di un TVL da 100 miliardi di dollari entro il 2026 per il layer-2 Fraxtal che alimenterà la miriade di catene indipendenti interconnesse.

Si tratta di una roadmap molto ambiziosa, che presuppone una crescita generale del mercato nei prossimi anni.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

La roadmap di Frax Finance prevede un TVL da 100 miliardi di dollari entro il 2026 per il L2 Fraxtal

Ieri, Sam Kazemian, fondatore del protocollo di finanza decentralizzata Frax Finance, ha pubblicato insieme ad altri collaboratori della comunità la roadmap del progetto nella sua prima fase post-singolarità all’interno della sezione dedicata alle decisioni di governance.

Parliamo di un documento molto importante che presenta gli obiettivi e le ambizioni dell’ecosistema crittografico nei prossimi mesi/ anni, ora che le entrate annuali si Frax permettono al progetto di automantenersi senza il bisogno di finanziamenti esterni.

Tra i dettagli più interessanti da riportare, notiamo subito la volontà di lanciare ben 23 reti layer-3 differenti nei prossimi 365 giorni, che si appoggeranno alla soluzione di ridimensionamento Fraxtal, appoggiata alla blockchain di Ethereum.

Questi nuovi network forniscono una base di sviluppo altamente personalizzabile in base alle esigenze dell’infrastruttura, e allo stesso tempo interoperabile con il resto del settore crittografico.

Parallelamente all’occupazione dei 23 slot per i progetti indipendenti e al lancio di questi layer-3, il team di Frax Finance intende inaugurare una serie di nuove risorse come risorse come frxNEAR, frxTIA e frxMETIS.

Altri asset già esistenti come FRAX, sFRAX, frxETH (token LST) saranno emessi su Fraxtal nell’immediato futuro, allargando le potenziali  opportunità e connessioni della blockchain.

Da notare inoltre che tra le sfide imposte, ci sia quella del raggiungimento di un TVL da ben 100 miliardi di dollari entro il 2026 per il layer-2 Fraxtal.

Si tratta di un obiettivo altamente ambizioso visto e considerando che attualmente la rete  di tipo Optimium presenta un valore totale di fondi bloccati pari a solo 17,6 milioni di dollari.

frax finance
Fonte: L2Beat

Secondo quanto descritto sulla roadmap, Frax Finance intende spingere molto anche sull’adozione mondiale della propria stablecoin FRAX, con l’obiettivo di renderla una delle 10 principale criptovalute ancora al dollaro aumentando parallelamente i rendimenti in staking (sFRAX)

Analisi del token Frax Share (FXS): possibile apprezzamento futur

La proposta di governance avanzata dalla comunità di Frax Finance, vede anche l’introduzione di un meccanismo di condivisione delle entrate del protocollo con gli staker dei suoi token nativi.

In particolare l’intento è quello di creare maggiore utilità ed incentivi attorno al token di governance FXS, che è stato molto svantaggiato nella fase di sviluppo iniziale del progetto.

Come possiamo infatti leggere nel documento della roadmap:

“Per arrivare fin qui, Frax ha generato oltre 45 milioni di dollari per raggiungere effettivamente il 100% di CR. Si è trattato di uno sforzo enorme da parte di tutti, incluso un sacrificio significativo da parte dei possessori di FXS per migliorare la salute generale di Frax. Ora la situazione può cambiare completamente.”

La nuova proposta, avanzata dal fondatore.Kazemian vede l’utilizzo del 50% delle commissioni generate dal protocollo per andare ad acquistare spot il token FXS ed altri asset Frax da accoppiare nel FXS Liquidity Engine (FLE).

L’altro 50% verrà confluito come rendimento sotto forma  veFXS ( token offerto come rendita ai titolari dello stake di FXS) per incentivare i partecipanti a bloccare le proprie monete nell’applicazione.

In questo modo Frax continuerà ad aumentare significativamente la propria liquidità mano a mano che il protocollo guadagna commissioni, spingendo parallelamente la pressione della domanda per la risorsa FXS.

Graficamente la criptovaluta in questione registra una price action deludente ormai da diversi anni, ma ora potremmo assistere ad una fase di rinascità.

Se la nuova proposta dovesse andare a segno, molto probabilmente FXS tornerebbe ad essere appetibile per gli speculatori, che spingerebbero il prezzo nel breve termine al di sopra della resistenza degli 11,5 dollari.

Nel medio/lungo periodo poi, ipotizzando che il progetto cresca e che il layer-2 Fraxtal raggiunga gli obiettivi prefissati, è possibile che la valuta superi il suo precedente massimo storico a 45,9 dollari andando in fase di price discovery.

É arrivato il momento di rivalutare token come FXS, togliendo denaro da progetti inutili come le memecoin e fornendo valore economico a quelle infrastrutture che veramente fanno la differenza nel mondo DeFi.

Estremamente bullish sul futuro di Frax Finance e dei suoi token.

Grafico settimanale del prezzo di Frax Finance (FXS/USDT), Binance market
Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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