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Grayscale lancia un fondo di investimento spin-off “Bitcoin Mini Trust” con il ticker BTC e offre una fee competitiva dello 0,15%

Il 12 marzo 2024 Grayscale Investment LLC registrava presso la Securities and Exchcange Commission il suo nuovo ETF spot “Bitcoin Mini Trust” sotto il ticker “BTC”, attraverso il modulo S-1.

Secondo le ultime documentazioni finanziarie emerse,  questo fondo, che rappresenta uno spin-off di GBTC, verrà quotato a breve al NYSE Arca con una fee dello 0,15%.

Si tratta della commissione più bassa del mercato dei Bitcoin ETFs, che si contrappone all’1,5% richiesto da Grayscale per scambiare il fondo principale GBTC.

Tutti i dettagli di seguito.

Grayscale e il nuovo ETF spot “Bitcoin Mini Trust” (BTC): fee dello 0,15% contro l’1,5% di GBTC

Secondo quanto riportato nell’ultimo documento presentato alla SEC, Grayscale inaugurerà a breve il nuovo fondo ETF “Bitcoin Mini Trust” sulla borsa NYSE Arca sotto il ticker BTC, offrendo ai propri investitori una commissione record dello 0,15%.

Questo nuovo prodotto si stacca da GBTC come spin-off, prendendo il custodia parte dei suoi BTC detenuti, pur rimanendo sotto la gestione di Grayscale Investment.

In particolare si prevede che al lancio Bitcoin Mini Trust utilizzerà 63.620 BTC come sottostante, ovvero il 10% della quota detenuta da GBTC ad inizio anno, ora più che dimezzata a causa del continuo outflow da parte degli azionisti.

La scelta di creare un fondo parallelo da parte di Grayscale, è motivata proprio dalla recente fuga di clienti da GBTC per abbracciare fondi competitor come IBIT, FBTC e ARKB che offrono fee di gestione nettamente più basse.

Ora, tralasciando sconti sulle commissioni e incentivi di vario tipo offerti dai diversi Fund Manager durante i  primi mesi di contrattazione dal lancio a gennaio, il nuovo fondo “BTC” di Grayscale diventerà il più economico del settore grazie alla fee competitiva dello 0,15%.

Attualmente Franklin Bitcoin ETF (EZBC) allo 0,19% è l’ETF spot bitcoin con il costo più basso, mentre GBTC con un onorario dell’1,5%  è quello con il costo più alto.

Da notare come gli investitori che vorranno spostarsi proprio da GBTC verso il nuovo fondo BTC, non incorreranno in un evento imponibile, dunque a tali investitori non sarà richiesto di pagare l’imposta sulle plusvalenze per il passaggio.

Questo dettaglio potrebbe spingere molti clienti di GBTC che vogliono esporsi con costi minori, di rimanere all’interno del portfolio gestito da Grayscale, poiché passando ad altri competitori pagherebbero una tassa come evento imponibile.

Secondo quanto riportato nel documento registrato alla SEC, le azioni verranno distribuite automaticamente ai detentori a partire dalla record date, che deve ancora essere rivelata.

Attualmente GBTC rappresenta ancora il fondo con più Bitcoin in custodia, pari a 304.335 unità pari a 19,2 miliardi di dollari. Al secondo posto troviamo IBIT di BlackRock con 273.607 monete digitali per un controvalore di 17,3 miliardi di dollari, mentre a chiudere il podio vi è FBTC di Fidelity con 153.318 BTC per 9,7 miliardi di dollari.

Se Bitcoin Mini Trust venisse creato oggi, Bitcoin Mini Trust con l’allocazione predefinita, sarebbe quotato direttamente al quarto posto nella classifica dei fondi con più AUM davanti ad Ark, Bitwise, VanEck e Walkyrie.

Fonte: https://heyapollo.com/bitcoin-etf

Analisi di mercato post halving da parte di Grayscale: questa volta è diverso

Pochi giorni fa Grayscale Research ha pubblicato un approfondimento sull’outlook di mercato post-halving, andando ad analizzare come questa volta l’evento di dimezzamento della nuova offerta di Bitcoin possa andare ad influenzare il prezzo della moneta BTC.

Grayscale parte offrendo una visione che tiene conto dell’importanza degli eventi macroeconomici e dei suoi effetti sui mercati speculativi, ricordando che in tutti e 3 i precedenti halving c’è stato sempre qualcosa a sospingere l’apprezzamento della criptovaluta.

Nel 2012 la crisi del debito europeo ha evidenziato il potenziale di Bitcoin come riserva di valore alternativa.

Nel 2016 il boom delle offerte ICO sul panorama altcoin ha influenzato positivamente anche BTC facendo entrare 5,6 miliardi di dollari sul mercato.

Infine nel 2020, la pandemia di COVID-19 del 2020 e le misure di stimolo espansivo da parte delle banche centrali hanno spinto potenzialmente nuovi acquisti verso Bitcoin come copertura.

Secondo Grayscale è importante capire che l’aumento del prezzo post-halving non è scontato, altrimenti non spiegherebbe come gli investitori più razionali non acquistino in anticipo l’asset prima che avvenga il dimezzamento.

Ad ogni modo è interessante osservare come alcuni dettagli,staccati dalle logiche macroeconomiche, suggeriscono una potenziale crescita esponenziale del prezzo anche in questo frangente.

Innanzitutto la crescita senza sosta dell’hashrate e la situazione finanziaria positiva dei miners, i quali si sono preparati in anticipo per l’halving liquidando parte delle loro riserve on-chain, fa ben sperare per il futuro dell’asset crittografico.

Fonte: https://studio.glassnode.com/home

Inoltre è da notare come l’innovazione delli iscrizioni Ordinals, ed il recentissimo lancio dei Runes, abbiano conferito una dimensione di utilità aggiuntiva a Bitcoin, che passa da oro digitale a qualcosa di più grande ancora inesplorato.

Sin dalla nascita di questa pratica innovativa, sono stati generati più di 59 milioni di asset sopra Bitcoin, facendo entrare più di 200 milioni di dollari di commissioni al network.

Grayscale trust bitcoin btc
Fonte: https://studio.glassnode.com/home

Infine Grayscale osserva come il lancio degli ETF spot a gennaio sia stato un evento particolarmente rilevante per il prezzo di BTC.

Grazie all’introduzione di questo nuovo set di strumenti di investimento, la pressione di vendita su Bitcoin si è ridotta notevolmente in questi primi mesi, spingendo verso l’alto  il controvalore dell’asset in contesto parallelo di crescita della domanda.

Il dimezzamento dell’offerta di nuovi BTC, che passando da un emissione per blocco di 6,25 monete  a 3,125, toglierà 7 miliardi di dollari di vendite dal mercato, unendosi alla presenza degli ETF spot potrebbe conferire a Bitcoin quella grinta necessaria che gli permetterà di affrontare la sfida post halving.

Fonte: https://www.grayscale.com/
Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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