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Il CEO di Chainalysis condivide la sua visione in merito al futuro dell’industria crypto e Web3

Questa mattina, Michael Gronager, CEO della società di analisi on-chain Chainalysis, ha dato il via al tanto atteso evento “Links NYC 2024” presentando uno speech in cui discute delle proprie prospettive in merito allo stato attuale e al futuro del settore crypto e Web3.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

CEO di Chainalysis: lo stato del settore crypto e Web3

Oggi Michael Gronager, co-fondatore e CEO di Chainalysis, una delle società di analisi on-chain più conosciute e rispettate al mondo, ha inaugurato l’evento “Links NYC 2024” facendo un recap di come la propria società sia evoluta negli ultimi anni e presentando le proprie prospettive per il futuro del mercato crypto e Web3.

In 10 anni di attività, Chainalysis è passata da un organico di 3 persone ad espandersi fino a toccare quota 750 soggetti tra dipendenti e contributori, vista la necessità di coprire ambito del settore web3 sempre più vasti e densi di nuovi player di mercato.

La curva dell’adozione delle tecnologia blockchain e delle criptovaluta, che viene calcolata prendendo come riferimento la crescita della capitalizzazione totale del mercato e il controvalore di asset trasferiti on-chain, mostra un outlook generale estremamente positivo con i numeri che crescono costantemente nonostante gli anni di bear market.

In particolare sembra che l’adozione premi maggiormente il lato delle transazioni effettuate piuttosto che la capitalizzazione dei capitali immagazzinati in crypto, con gli utenti che sembrano sempre più inclini a spostare grandi quantità di asset su reti crittografiche.

Chainalysis crypto web3

Secondo il CEO di Chainalysis gli ultimi mesi del 2023 e l’inizio del 2024 sono stati particolarmenti entusiasmanti per l’intera industria delle criptovalute, con la maggioranza dell’ attenzione del mercato che è stata indirizzata verso la narrativa degli ETF Bitcoin spot negli Stati Uniti.

A distanza di 5 mesi dall’approvazione di questi nuovi strumenti di investimento regolamentati, possiamo osservare la crescita più veloce in tutta la storia degli ETF per l’asset class Bitcoin.

Già a marzo potevamo contare un inflow di capitali pari a 12 miliardi di dollari, una cifra estremamente elevata se pensiamo ai capitali raccolti dagli ETF sull’oro nei primi mesi di negoziazioni nel 2014.

Chainalysis crypto web3

Gronager si è focalizzato poi sulla crescita incontrastata delle stablecoin rispetto ad altre tipologie di gettoni crittografici, che recentemente hanno dominato lo spazio delle transazioni su blockchain.

Dagli studi di Chainalysis è emerso che le stablecoin rappresentano il 60% circa di tutte le Txns che prendo come riferimento un ammontare scambiato compreso tra i 1000 e i 100.000 dollari.

Questo rappresenta un forte indicatore della crescita degli scambi in stablecoin e della crescita di un caso d’uso diventando ormai dominante all’interno di questa industria.

È importante sottolineare come secondo il co-fondatore di Chainalysis questo trend aumenterà sempre di più nel tempo, con le stable che diventeranno l’asset class crittografica più scambiata on-chain, mentre Bitcoin assumerà sempre di più le sembianze di asset store of value.

Chainalysis crypto web3

Prospettive di crescita future ed evoluzione del settore web3

Dallo speech di Michael Gronager emerge un forte ottimismo per il futuro del settore web3.

Sebbene il mondo crypto fino a pochi anni fa rappresentava un settore di nicchia partecipato per lo più da esperti del settore e speculatori occasionali, ora sembra rientrare maggiormente nel campo della finanza reale.

Investitori, market makers, società di vario tipo da tutto il mondo, investitori al dettaglio, istituzionali, regolatori, advisor e influencers moderni contribuiscono assieme a formare un  industria del tutto nuova rispetto a quella che potevamo osservare recentemente.

Ad aggiungersi a tutto ciò  possiamo constatare un’insieme di tecnologie in continuo miglioramento, ed un ambiente DeFi decisamente più tecnico e arricchito rispetto ai suoi albori nel 2021.

Uno dei fattori che più mostrano l’evoluzione e la crescita dell’industria web3 è la metrica del TVL del mercato della finanza decentralizzata che nel 2021 segnava una somma di capitali bloccati pari a  24 miliardi di dollari, di cui il 96% era immagazzinato all’interno della blockchain di Ethereum.

A gennaio 2024 invece, potevamo contate ben 98 miliardi di dollari di TVL, di cui solo il 57% compreso all’interno di Ethereum, mentre il restante 43% diviso tra oltre 5000 token su più di 60 EVM chains, a dimostrazione di come il panorama più ampio delle blockchain sia in forte crescita e riesca ad attirare nuovi capitali da investimento.

La crescita della “ricchezza” generale degli ambienti crittografici ha portato inesorabilmente purtroppo anche ad un’espansione delle attività illecite svolte in questo campo, sebbene ora compongono una piccola fetta di tutte le transazioni regolari avviate grazie alla tecnologia blockchain.

Fino al 2014, nei primi anni di popolarità delle criptovalute, la somma totale degli scambi in asset digitali era drasticamente più ridotta, ma i casi d’uso principali erano rivolti verso attività di scambio su darknet.

Oggi invece la situazione sembra essere decisamente variata: secondo il “Crypto Crime Report” di Chainalysis nel 2024 sono state individuate attività illecite per un totale di  circa 24,2 miliardi di dollari, che rappresentano lo 0,34% di tutte le attività crittografiche.

A mutare, oltre al peso complessivo rispetto alle attività lecite, è stato il tipo di”crimine crittografico” ad essere emerso negli ultimi anni.

Oggi le tipologia di illeciti più diffusi nel mondo crypto secondo Chainalysis sono rappresentati da gioco d’azzardo illegale, crimini violenti, CSAM, finanziamento al terrosismo, favoreggiamento allo spaccio di stupefacenti, shopping fraudolento.

Il duro lavoro svolto da Chainalysis nello scorso anno, composto da aggiornamenti continui in merito al perfezionamento dei crimini digitali e da analisi on-chain sempre più dettagliate, ha permesso alla società di analisi di aiutare le forze dell’ordine internazionali  a sequestrare crypto per un controvalore di oltre 10 miliardi di dollari.

Tra le operazioni più degni di nota possiamo sottolineare il sequestro di 3,36 miliardi dall’ ’hacker di Silk Road e lo stop dei flussi di denaro incentivati a favorire il terrorismo iraniano e ad aggirare le sanzioni economiche a Russia e Palestina.

Questo traguardo evidenzia l’impegno di Chainalysis nel ripulire il web3 da attori scorretti, puntando ad un ambiente in cui regna la legalità e l’innovazione tecnologica.

Questi risultati sono merito di un avanzamento delle tecniche di ricerca che hanno permesso di raddoppiare il numero delle entità del mondo reale identificate su blockchain con 7 trilioni di dollari in più di attività associate.

In particolare Chainalysis controlla circa 63.000 entità del mondo reale che operano su blockchain per un valore scambiato totale pari a 29 trilioni di dollari.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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