Tra le crypto news di oggi, non può mancare l’annuncio della nuova piattaforma repubblicana ufficiale di Trump che difende il mining di Bitcoin. Non solo, se da un lato si vuole garantire la libertà alle transazioni in criptovaluta, i repubblicani seguono con il loro impegno di opporsi ad una CBDC.
Summary
Crypto News: la piattaforma repubblicana ufficiale di Trump che difende il mining di Bitcoin
Il Republican National Committee ha annunciato di aver introdotto una nuova piattaforma ufficiale che mira a sostenere le crypto e a promuovere l’innovazione degli asset digitali.
In pratica, il partito repubblicano dell’ex presidente Donald Trump sta adottando una piattaforma per fermare in primis il “giro di vite” sulle criptovalute.
Nello specifico, la piattaforma vuole difendere il diritto del mining di Bitcoin e della libertà delle transazioni crypto e impegnarsi a opporsi all’emissione di una CBDC (Central Bank Digital Currency).
Ecco come cita il documento pubblicato ieri:
“i repubblicani porranno fine al giro di vite illegale e antiamericano dei democratici sulle criptovalute e si opporranno alla creazione di una banca centrale per le valute digitali. Difenderemo il diritto di mining di Bitcoin e garantiremo a tutti gli americani il diritto di custodire autonomamente i propri asset digitali e di effettuare transazioni libere dalla sorveglianza e dal controllo del governo”.
L’annuncio ha elencato 20 delle principali “promesse” politiche del partito senza includere la voce crypto, ma gli asset digitali hanno fatto la loro comparsa nella sezione economia, tra le iniziative di innovazione.
Crypto news: Trump e i repubblicani difendono il diritto di mining di Bitcoin e la libertà delle transazioni
La nuova piattaforma politica del Comitato Nazionale Repubblicano include un’iniziativa a favore delle criptovalute.
Che siano solo promesse, l’idea però è di supportare il settore crypto, difendendo il mining di Bitcoin e la libertà di eseguire transazioni in criptovaluta non sorvegliate o controllate dal governo.
Tale iniziativa fa parte di un cambio di posizione di Trump nei confronti di Bitcoin e crypto, che già da mesi sta diventando sempre più evidente.
A metà giugno, infatti, è emerso che da diversi discorsi e interviste del candidato alla Presidenza degli USA, pare proprio che Trump stia riconoscendo il potenziale strategico di Bitcoin sia come valuta digitale che come risorsa tecnologica e finanziaria.
Nello specifico, Trump avrebbe evidenziato come proprio Bitcoin e crypto possono diventare l’opportunità per rafforzare l’economia degli USA e garantire la competitività a livello globale.
A confermare questo suo status pro-crypto, ci ha pensato la strategia di accettare le donazioni crypto per la sua campagna elettorale.
E di fatto, i gemelli Winklevoss, co-founders del crypto-exchange Gemini, hanno donato 1 milione di dollari in BTC a testa a Trump. Anche Jesse Powell di Kraken ha fatto la sua donazione in crypto da 1 milione di dollari.
L’opposizione alle CBDC
Nello stesso tempo, la piattaforma repubblicana ufficiale di Trump si è impegnata anche ad opporsi alle Central Bank Digital Currency (CBDC).
In realtà, in questo periodo di campagna elettorale, Trump aveva già dichiarato pubblicamente che sostenere il mining di Bitcoin sarebbe stata l’ultima barriera contro le CBDC.
Ad ogni modo, l’argomento CBDC è già stato discusso anche prima della campagna elettorale. E infatti, lo scorso febbraio, i senatori repubblicani Ted Cruz, Bill Hagerty, Rick Scott, Ted Budd e Mike Braun avevano presentato la proposta di legge “The CBDC Anti-Surveillance State Act”.
L’idea era già quella di vietare le CBDC negli USA, affermando anche che il dollaro digitale potesse interferire con la privacy delle persone.
A maggio 2024, poi, la Camera dei deputati del Congresso USA ha votato a favore del ban nei confronti della Fed, per l’emissione di una CBDC.