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La capitalizzazione di USDT scende dell’1% nell’ultima settimana sotto l’influenza del MiCA in Europa: il calo più grande dal crollo di FTX

Durante l’ultima settimana la stablecoin Tether (USDT) ha segnato la sua perdita di capitalizzazione maggiore dal crollo di FTX nel novembre del 2022.

Il motivo scatenante di questa discesa pare essere il delisting della moneta su Coinbase, assieme alle varie complicazioni normative del Mica in Europa.

Cosa significa tutto ciò per i mercati crypto? vediamo tutto nei dettagli di seguito.

Tether (USDT) perde terreno sul mercato: la normativa MiCA spinge la stablecoin al ribasso dell’1%

Tether (USDT), la maggiore stablecoin del mercato crypto, ha registrato una perdita di capitalizzazione dell’1% nell’ultima settimana sulla scia degli effetti del MiCA.

Parliamo di un calo di 1,46 miliardi di dollari, che arriva in seguito ad altre due settimane negative, portando un calo totale di 2,9 miliardi di dollari dal picco del 21 dicembre.

Gli investitori sembrano spaventati dall’avvento della nuova regolamentazione Europea “Market in Crypto Assets” (MiCa) e preferiscono parcheggiare altrove la propria liquidità.

Alcuni exchange con sede nell’Unione Europea stanno scegliendo di rimuovere USDT dalle proprie borse, a causa dei problemi di conformità con la normativa.

Ad esempio, la storica piattaforma Coinbase ha scelto di recente di delistare la risorsa, causando la diffusione di un forte FUD sulla stablecoin.

Nelle ultime 3 settimane perde complessivamente il 2,3% della propria market-cap, pur rimanendo perfettamente agganciate al peg di 1 dollaro.

La regolamentazione MiCa, entrata ufficialmente in vigore dal 30 dicembre 2024, richiede agli emittenti di crypto assets di avere una licenza apposita per offrire o negoziare pubblicamente token ART o EMT.

Un ART è una moneta che cerca di mantenere un valore stabile in riferimento a un altro asset come oro o valute fiat. Gli ERT replicano invece il valore di una singola valuta nazionale, proprio come fa USDT.

Il MiCa specifica a tal proposito che solo banche e intermediari finanziari autorizzati possono commerciare token ERT ai clienti europei.

In particolare è necessario che questi token come USDT, sia supervisionati dall’Autorità bancaria europea (ABE) e che presentino un deposito di asset collaterali presso un istituto di credito con sede in EU.

Con il MiCA la stablecoin USDT diventa di fatto fuorilegge all’interno dell’area Euro, anche se la maggior parte dei suoi volumi di scambio avviene altrove.

L’analista di criptovalute Bitblaze ha affermato che l’Asia rappresenta la quota di mercato maggiore, minimizzando l’impatto delle cancellazioni effettuate dalla nuova normativa.

L’impatto negativo sui mercati di Tether potrebbe essere solo parte di un FUD temporaneo destinato a scomparire.

USDT registra il calo maggiore dal crollo dell’exchange FTX: che significa per i mercati?

Come accennato, il calo di USDT rappresenta la perdita maggiore da novembre 2022, periodo in cui si osservava il crollo dell’exchange FTX.

In quell’occasione la criptovaluta perse in una sola settimana il 4,32% della propria capitalizzazione, che all’epoca corrispondeva ad un’uscita di 3 miliardi di dollari.

Un’altra situazione simile in cui USDT ha segnato un grave drawdown è stata quella di maggio 2022, nel pieno della bolla Terra-Luna.

In entrambi i casi il calo della stablecoin coincideva con un evento che si è dimostrato catalizzatore di un importante movimento.

A maggio 2022 mentre USDT perdeva terreno si è manifestato l’arrivo del mercato ribassiste su Bitcoin e sull’intero settore crypto.

A novembre dello stesso anno, è stata avviata invece l’ultima fase ribassista del ciclo di Bitcoin, anticipando il bull market seguente.

Fonte: https://it.tradingview.com/chart/1hwwyywT/?symbol=CRYPTOCAP%3AUSDT.D

Questa volta però le difficoltà di USDT potrebbero non avere un impatto rilevante come nelle ultime occasioni. 

L’outlook di mercato è notevolmente diverso rispetto a quello di 3 anni fa, così la capitalizzazione di Tether appare molto più grande.

Difficilmente tale discesa di USDT rappresenterà il preludio di un nuovo mercato ribassista, visti i tanti fattori positivi del mercato.

Allo stesso tempo non possiamo affermare di trovarci di fronte ad un nuovo mercato toro, essendo ancora nel pieno di un ciclo rialzista avviato da diversi mesi.

Quello che è successo ad USDT appare con un calo di capitalizzazione atipico nello scenario attuale, innescatto dal FUD della normativa MiCA e dall’incertezza degli investitori verso un fantomatico ban in Europa.

Ad ogni modo, nulla di preoccupante, né tanto meno eccitante, per il futuro a breve termine dei mercati speculativi crypto.

Lo scenario mutevole del settore stablecoin: il MiCA favorisce USDC

Se USDT sembra essere danneggiato dalla normativa MiCa, c’è un altra stablecoin che sta guadagnando trazione positiva, ovvero USDC.

Quest’ultima appare come una moneta “MiCa compliant” in quanto rispetta tutti i vincoli della nuova regolamentazione, come il deposito di almeno il 60% delle riserve presso idonei istituti bancari europei.

Nelle ultime 3 settimane USDC ha registrato un trend opposto rispetto alla stablecoin competitor, aggiungendo 1,7 miliardi di dollari di capitalizzazione.

A dire il vero la moneta di Circle cresce ormai dall’inizio del 2024, quando già si parlava dei potenziali effetti del MiCa, anche se nello stesso periodo anche USDT è salita parecchio.

Ora è possibile che l’euforia per USDC vada scemando, riportando i capitali sulla più quotata USDT.

Fonte: https://it.tradingview.com/chart/1hwwyywT/?symbol=CRYPTOCAP%3AUSDT.D

Ricordiamo che USDT rappresenta la maggiore stablecoin dell’intero comparto crypto, con un valore delle partecipazioni pari a 137,3 miliardi di dollari.

USDC in confronto detiene un market cap di “soli” 43,7 miliardi di dollari, meno di un terzo della prima classificata.

Sulla blockchain di Ethereum la stablecoin di Paolo Ardoino (CEO di Tether) appare dominante per il 62%, contro il 25% della rivale di Circle.

Ad ogni modo è quantomeno evidente che insieme le due monete rappresentano la fetta più grande del mercato stablecoin.

Altre monete come USDe, DAI e FDUSD ricoprono quote marginali.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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