Phil Spencer, capo del brand Xbox e CEO del reparto gaming di Microsoft, si è dichiarato scettico per quanto riguarda il metaverso e soprattutto contro i giochi basati sul concetto di play to earn.
Per quanto riguarda il metaverso, Spencer ha spiegato che non si tratta di nulla di nuovo e che la tecnologia esiste da oltre 30 anni. Di conseguenza, si potrebbe dire che Spencer non veda nulla di innovativo, ma che al massimo si tratti di un ritorno di moda.
Spencer ha così spiegato il proprio punto di vista sul tema ai microfoni di Bloomberg:
“Il mio punto di vista sul metaverso è che i giocatori sono nel metaverso da 30 anni. Quando si gioca a questi mondi condivisi in 3D in cui le persone giocano da anni e anni, penso che quello che abbiamo scoperto è che c’è più connessione perché abbiamo uno scopo condiviso”.
Quello di cui ha paura Spencer è che i giocatori possano essere confusi dal concetto di metaverso perché giocare all’interno di questo nuovo mondo virtuale non vuol certo dire abitare in un videogioco.
Summary
Microsoft e Xbox sono già nel metaverso
Nonostante lo scetticismo di Spencer e anche di Bill Gates – quest’ultimo di recente si era dichiarato contro NFT e criptovalute – Microsoft e anche Xbox in realtà stanno lavorando con metaversi e Non-Fungible Token.
Nel gennaio scorso, infatti, Microsoft aveva comprato l’azienda di videogiochi Activision Blizzard per circa 69 miliardi di dollari, e in quell’occasione Microsoft aveva dichiarato che l’acquisizione avrebbe aiutato ad accelerare la creazione di un metaverso.
Inoltre, solo qualche mese fa Microsoft ha investito nel gioco basato su blockchain e per farlo ha sovvenzionato Share Heroes, gioco sparatutto ambientato nello spazio e soprattutto che sfrutta il modello play to earn.
Spencer di Xbox contro il Play-to-Earn
Soprattutto, quello su cui è scettico il capo di Xbox è il funzionamento del play to earn, che andrebbe contro il concetto di gioco:
“Il play-to-earn è qualcosa su cui sono cauto. Crea una forza lavoro tra i giocatori e permette a certi giocatori di monetizzare. Penso che a volte queste tecnologie siano un martello in cerca di un chiodo”.
In ogni caso, sempre durante l’intervista con Bloomberg, Spencer ha affermato che in futuro queste tecnologie potrebbero riservare delle sorprese interessanti.
Il gaming su blockchain
L’industria dei videogiochi è la più grande in termini di entrate in tutto il mondo, anche rispetto alle industrie cinematografiche e televisive messe insieme.
E secondo gli ultimi dati a disposizione, il mercato del gaming basato su blockchain già nel 2021 valeva 3 miliardi di dollari.
Le previsioni parlano di una crescita fino 39,5 miliardi di dollari entro il 2025. Oltre 1,6 milioni di giocatori in tutto il mondo si cimentano in qualche gioco su blockchain, come il famoso play to earn Axie Infinity.
Secondo un rapporto di DappRadar, a gennaio 2022 esistevano già 398 giochi su blockchain, con una crescita del 92% rispetto all’anno precedente.