HomeCriptovalute11 class action contro le società crypto

11 class action contro le società crypto

Recentemente sono state avviate 11 class action contro 42 società crypto in 16 paesi per la vendita di criptovalute non registrate. 

La notizia è stata resa nota da OffshoreAlert, che ha svelato che il 3 aprile queste denunce sono depositate presso il tribunale federale di Manhattan, rivolte contro nomi del calibro di Binance, Bitmex, Tron, Block.One, Civic, Kucoin, Kyber Network, Status, Bibox, Quantstamp ed altri. 

Queste azioni legali sono promosse dalla “litigation boutique” Roche Cyrulnik Freedman, ovvero lo stesso studio legale che sta anche rappresentando gli eredi di Dave Kleiman nella causa contro Craig Wright, per conto di persone come tra cui Chase Williams, Alexander Clifford, Eric Lee, e William Zhang, ma come class action valgono anche “per conto di tutte le altre persone nella stessa situazione”.

L’accusa è quella di aver venduto ad investitori statunitensi token crypto che in realtà erano security non registrate.

In particolare ad esempio nella denuncia contro Binance si legge

“Binance e gli emittenti si sono impegnati ingiustamente in milioni di transazioni, tra cui la sollecitazione, l’offerta e la vendita di titoli, senza registrare i token come titoli e senza che Binance si sia registrato presso la SEC come borsa valori o broker-dealer. Di conseguenza, gli investitori non sono stati informati dei rischi significativi insiti in questi investimenti, come richiesto dalle leggi federali e statali sui titoli”. 

Non è noto nello specifico quali siano tutti i token coinvolti, ma uno di questi è sicuramente quello emesso durante la colossale ICO di Block.One, che nel 2018 raccolse oltre 4 miliardi di dollari. Già a settembre del 2019 la società fu costretta a pagare una sanzione di 24 milioni di dollari proprio per aver condotto la vendita di questi token rivelatisi essere poi delle security non registrate. 

Visti i precedenti, pare proprio che i querelanti abbiano qualcosa su cui sperare. 

A tal proposito nella denuncia si legge: 

“La creazione di token EOS è quindi avvenuta attraverso un processo centralizzato, in contrasto con Bitcoin ed Ethereum. Tuttavia questo non risultava essere evidente al momento dell’emissione del token per un investitore razionale. Piuttosto, è stato solo dopo il passare del tempo e la divulgazione di ulteriori informazioni sull’intenzione, il processo di gestione e il successo dell’emittente nel consentire il decentramento, che gli acquirenti razionali hanno potuto rendersi conto di aver acquisito un titolo”. 

Esiste la concreta possibilità che il tribunale possa accogliere queste denunce ed aprire un caso, ma la vicenda si annuncia lunga e macchinosa.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS

GoldBrick